Napoli è una città obliqua, non è piana non è verticale, una linea che sale in collina (Edoardo Bennato). Oggi ho avuto la fortuna di seguire insieme agli amici di Conosciamo Napoli e la Campania un percorso che da piazza Vanvitelli porta giù fino al mare, a Chiatamone, attraversando il Petraio, San Carlo alle Mortelle, Monte di Dio e scendendo infine giù da Pizzofalcone attraverso le rampe di Lamont Young. Quella che segue è la prima parte del resoconto fotografico del percorso, della lunghezza di meno di 4 km, vivamente consigliato a chi vuole riscoprire angoli panoramici di Napoli non molto battuti dai turisti e spesso ignoti anche ai residenti. (Qui la seconda parte, da Pizzofalcone a Chiatamone).
Si parte da via Luigia Sanfelice, dalla “Santarella”, ovvero dalla villa di Eduardo Scarpetta che, esempio del liberty partenopeo, spesso dà il nome a questa parte del Vomero, caratterizzata da palazzine liberty.
L’intera zona è piena di belle ville. Interessantissimo l’accesso ad una sorta di ballatoio di servizio interamente sottostante villa Hertha, dal quale si diramano ponticelli sospesi che collegano i tetti di alcuni palazzi della sottostante via Palizzi.
Scendendo per il Petraio si entra in un borgo fatto di contrasti e ricco di spunti fotogrfici. Si tratta di un caratteristico dedalo di gradini e scale che collega la parte liberty del Vomero al centro città. Il Petraio, che ripercorre idealmente uno degli antichi alvei alluvionali del Vomero (il nome ricorda proprio il depositarsi dei ciottoli durante i fenomeni alluvionali), è collegato anche attraverso la funicolare centrale (stazione Petraio). Seguono diverse fotografie scattate fra largo del Petraio e salita del Petraio.
È un percorso che mi manca..
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Ad essere sincero…mancava anche a me…fino ad oggi 😉
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