
Napoli, 30 marzo 2016
Non è facile scrivere della villa comunale di Napoli. Non è facile perché qualsiasi cosa che esce sui media, sui blog, sui social riguardante la villa deve essere negativo, deve trasmettere un senso di degrado, abbandono, incuria, altrimenti non va bene. E’ così da anni… Un articolo apparso sul CorMez a firma di Vincenzo Esposito descriveva un mese fa la villa comunale in totale abbandono e degrado, quasi come se si fosse nel 1943, in attesa dell’intervento salvifico di Bassolino (erano i giorni precedenti le poi discusse primarie Pd ). Un intervento che conteneva non pochi errori, come ad esempio sui giochi per bambini (non bassoliniani quelli vandalizzati ma del 2012).
A un mese di distanza dalla pubblicazione di quell’articolo, questa mattina, sul presto, mi sono intrattenuto a passeggiare in villa comunale e le sensazioni che ho provato son del tutto differenti rispetto a quanto descritto dal giornalista. I cantieri della linea 6 sono ingombranti (ma un prezzo basso da pagare rispetto al servizio che verrà fornito), la casina del boschetto è davvero in stato di abbandono… ma per il resto? Le fotografie che ho scattato mostrano una realtà ben differente da quella descritta dal Corriere del Mezzogiorno… eppure si trattava di girarsi a fotografare le cose, i luoghi, le statue accanto a quelle riportate e descritte… non negare le criticità ma evidenziare anche i passi avanti fatti… mostrare il bello e non solo il brutto…
Il giornalista ha raccontato che sono stati tagliati alcuni alberi, senza soffermarsi sul se fossero malati o meno e soprattutto ha dimenticato di menzionare che ne sono stati piantati a decine e decine, a occhio quasi un centinaio fra lecci, magnolie, palme ed altre piante piantumate negli ultimi mesi. Va poi ricordato che il vicesindaco del Giudice più volte ha dichiarato che si sta lavorando per tutelare il patrimonio verde della villa con interventi mirati.

L’area giochi per bambini sta rinascendo per l’ennesima volta (con qualche ritardo) dopo le vandalizzazioni e le distruzioni da parte di incivili ed una volta terminati i lavori potrà essere nuovamente accessibile. In più, questa mattina mi sono imbattuto in diversi lavoratori intenti a tagliare l’erba dei prati ed eliminare le erbacce dai viali laterali. La casina pompeiana ospiterà l’archivio storico della canzone napoletana e la cassa armonica è stata finalmente riportata agli antichi splendori, con il restauro quasi ultimato a quasi 30 anni dall’ultimo, nonostante i ritardi per le indecisioni della Soprintendenza sui colori della corolla laterale. I viali e le statue poi figurano in buona parte tenuti in modo più che discreto, in alcuni casi meglio, in altri peggio… sicuramente la realtà è ben diversa da quanto troppo spesso descritto in tono volutamente negativo dai media. Del resto… le fotografie i commentano da sole….