Napoli, il centro antico, san Gregorio Armeno si preparano all’invasione delle migliaia di persone che, come di consueto, si recheranno nella “via dei presepi” per acquistare qualche statuina, qualche pezzo per il presepe o semplicemente per ammirare l’antica arte tradizionale partenopea, in mezzo ad una folla oceanica.
In realtà fra quelle bancarelle sarà difficile individuare un vero presepe napoletano tradizionale. Sono altri i luoghi e spesso le botteghe degli artisti non si trovano nei punti dove la folla è maggiore. Pur sapendo che buona parte del turismo prenatalizio è un turismo “mordi e fuggi”, con decine e decine di bus che arrivano la domenica mattina per ripartire nel tardo pomeriggio, secondo me chi vuole realmente ammirare un presepe napoletano dovrebbe cercarlo in altri luoghi.
I presepi napoletani per eccellenza sono quelli custoditi al museo di San Martino, il più celebre è ovviamente il meraviglioso presepe Cuciniello (XIX secolo). Da vedere ed ammirare ci sono sicuramente i presepi tradizionali di San Nicola alla Carità, quello di Santa Maria la Nova, quello di sant’Anna dei Lombardi, giusto per citarne alcuni e senza dimenticare quello del banco di Napoli.
Esistono poi le mostre presepiali (ancora non sono pubblici i programmi) e le associazioni dedite all’arte presepiale. Ecco, chi ha voglia di capire cosa possa significar arte presepiale a Napoli e quanto sia importante per alcuni napoletani perpetuare la tradizione del presepe, potrebbe far visita ad una delle associazioni presepiali (ce ne son diverse) e guardare all’opera quanti riescono, con grande dedizione, a tramandare nel corso dei secoli una passione che diventa arte. Le foto dei pastori e dei presepi che riporto qui sono state scattate all’interno del laboratorio dell’associazione liberi artisti napoletani (ALAN ), associazione nata da poco che si riunisce ed organizza corsi di arte presepiale (anche di cestineria e vestitura) nella pittoresca cornice della cappella dei Caprettai adiacente a San Demetrio e Bonifacio in piazza Teodoro Monticelli (banchi nuovi).