Napoli, 16 giugno 2017
Se le condizioni meteo non cambieranno, se non arriverà, abbondante, la pioggia, la Campania e più in generale il Sud Italia si appresta ad affrontare una delle più importanti emergenze idriche degli ultimi due/tre lustri (problemi già emersi in Cilento, a Ischia e nella zona Flegrea ma anche in altre zone della Campania).
Per quanto riguarda la città metropolitana di Napoli, già da diverse settimane la giunta regionale della Campania ( nota prot. 0376093/2017 ) ha comunicato ai comuni di Afragola, Arzano, Casavatore, Cardito, Casoria, Bacoli, Calvizzano, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Qualiano, Quarto e Villaricca che sarebbe stato necessario procedere con una riduzione della portata volumetrica d’acqua del 20- 30% nelle ore notturne. Già da diverse settimane i comuni dell’isola d’Ischia affrontano le problematiche relative ad una riduzione notevole della portata d’acqua in corrispondenza dell’inizio della stagione balneare (e quindi dell’incremento di popolazione sull’isola).
Alle condizioni climatiche che hanno portato ad una riduzione delle portate disponibili alle sorgenti e fonti utilizzate dal sistema idrico campano, si aggiungono problemi strutturali e gestionali che non sono stati affrontati per anni.
Se infatti Napoli è esempio virtuoso grazie alle eccellenze storicamente riconosciute dell’azienda pubblica ABC sia per quanto riguarda la percentuale di perdite (leggermente al di sotto della media nazionale) che per quanto riguarda il sistema di controllo e gestione delle risorse idriche (oltre che per la qualità stessa dell’acqua fornita alla popolazione), altrove non è così: esistono troppe realtà con perdite della rete idrica fra il 50 e il 60%, esistono troppe realtà con un numero impensabile di allacci abusivi, esistono soprattutto comuni anche con decine e decine di migliaia di abitanti che non hanno un proprio serbatoio.
Ora è il caso di gestire l’emergenza e Napoli, pur non essendo ancora in emergenza grazie all’efficienza della propria rete, sta facendo la propria parte (il solo acquedotto campano ha ridotto la portata per Napoli di 200 l/s, a cui vanno aggiunte le riduzioni legate all’acquedotto del Serino) … considerando che le condotte sottomarine possono portare a Ischia 330 l/s è chiaro quanto la città di Partenope stia contribuendo per minimizzare l’emergenza.
Sarà importante far comprendere a tutti i cittadini che l’acqua è un bene prezioso e che va preservata in modo semplice ma efficace, riducendo gli sprechi.
Riprendo in tal senso un decalogo del risparmio idrico presente sul sito della Regione Emilia Romagna (che vale SEMPRE e non per l’emergenza, che impone misure più drastiche come il divieto di utilizzare acqua potabile per innaffiare giardini ed aiuole appena varato dal comune di Quarto):
1. Quando ti lavi i denti usa un bicchiere, ma soprattutto apri il rubinetto esclusivamente per bagnare e sciacquare lo spazzolino: consumerai solo 2 1itri d’acqua. Non lasciare scorrere l’acqua, ne consumeresti almeno 9 litri.
2. Chiudi il rubinetto quando ti insaponi. Non aprire completamente il rubinetto quando lavi le mani: basta un filo d’acqua. Quando il tuo papà si rade la barba digli di riempire una bacinella: in questo modo consumerà solo 4 litri d’ acqua.
3. Installa gli aeratori ai rubinetti. Si tratta di dispositivi che riducono della metà il flusso dell’acqua. Incredibilmente, sebbene il flusso sia ridotto, il getto sembrerà più forte poiché l’ aria viene mescolata con l’ acqua in uscita. Si potranno ridurre fino a oltre 1.000 litri al mese i consumi di una famiglia composta da 4 persone. Un aeratore a basso flusso costa poco (circa 3 – 4 euro) e si può trovare in qualsiasi negozio di ferramenta o materiale idraulico.
4. Non stare sotto la doccia a lungo e non riempire troppo la vasca da bagno. Per la doccia si consumano in media 30-50 litri, mentre per il bagno quasi 150 litri. Nella doccia sarebbe opportuno installare un aeratore.
5. Attenzione ai rubinetti che gocciolano: falli riparare subito, altrimenti sprecherai 5 litri di acqua al giorno.
6. Non lavare la frutta sotto l’acqua corrente: basta riempire una bacinella Non aprire a lungo il rubinetto per avere l’ acqua più fresca: basta tenere due bottiglie in frigorifero.
7. I piatti e le stoviglie possono essere lavati riempiendo un catino: si consumeranno solo circa 20 litri d’acqua, risparmiando 90 litri. Ricordati che anche l’acqua di cottura della pasta va benissimo per lavare i piatti.
8. Fai funzionare gli elettrodomestici, lavatrice e lavastoviglie, solo a pieno carico, scegli il programma “economico”; non usare il prelavaggio per i programmi a 90° C e ricorda: la lavatrice impiega da 90 a 160 litri per ogni ciclo di lavaggio.
9. Se hai un giardino ricorda che in estate è bene irrigare le piante al mattino presto o di sera: così eviti che l’acqua evapori prima di raggiungere le radici. I fiori vanno bagnati con gli innaffiatoi e non con il tubo di gomma. Per arbusti e piante si possono utilizzare gli impianti a doccia: si immettono piccole quantità d’acqua, ma con ritmo costante. Evita di innaffiare oltre misura, ma solo quando ce n’è bisogno. Lascia le foglie tagliate sul terreno, in modo da prevenire, nei periodi di siccità, l’inaridimento del prato. Questo accorgimento diminuirà l’impiego di acqua per irrigarlo.
10. È meglio lavare le automobili in una stazione self-service, perché si risparmia molta acqua. Lavandola con un tubo di gomma si consumano più di 400 litri.
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In fotografia acqua che sgorga dalle fonti del Gari all’interno del territorio comunale di Cassino, una delle fonti di approvvigionamento del sistema idrico campano.