Napoli, 12 giugno 2017
Da oggi 12 giugno scattano le nuove tariffe per bus, metro, funicolari e treni in tutta la Campania. Si tratta della prima variazione dalla nuova tariffazione del trasporto pubblico regionale campano entrata in vigore con l’inizio del 2015.
Tutte le tariffe urbane hanno subito un aumento di 0,1 euro.
Non solo ANM (i cui biglietti singoli restano i più economici a Napoli) ma anche EAV, trenitalia e tutte le altre società che aderiscono allo schema tariffario di UnicoCampania hanno da oggi nuove tariffe. L’aumento riguarda i biglietti di singola corsa, il biglietto integrato TIC (che passa da 1,5 a 1,6 euro) e i biglietti settimanali, mentre non riguarda gli abbonamenti.
Per quanto riguarda le corse suburbane, per le varie fasce il confronto 2015 – 2017 mostra un aumento dei biglietti di corsa semplice ed un decremento di quello di corsa integrata.
Il problema rimane sempre lo stesso. Premesso che le tariffe, tranne in alcuni casi, non sono esose. Far pagare tutti per pagare meno.
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Un tempo c’era il “bigliettaio”, che i senza biglietto non faceva neppure salire .Una specie di contabile-controllore-aiuto autista (quando “scappava il trolley” dei trams e dei filobus) che guardava anche le spalle del guidatore, in caso di passeggeri violenti e quelle dei passeggeri (perché conosceva a memoria tutti i borseggiatori). I biglietti si compravano a bordo (quindi,l’ATAN non pagava commissioni a punti-vendita ): quel tuttofare dava il resto e aveva persino un pezzetto di marmo fissato sul banco, per battere le 500 lire d’ argento (prova del “suono”).Valuti ,il Comune, con un pool di suoi ingegneri gestionali e ragionieri, i costi e i benefici (anche versus la ” percezione” della città da parte dei forestieri) fra situazione attuale contro convenzione-provvisoria e sperimentale- con un migliaio di guardie giurate itineranti sui mezzi , con più assiduità su quelli con guidatrice (lì , i vigliacchi danno il peggio di sé). Aumentando il ticket di 50 cent.
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