Napoli, 4 febbraio 2015, #17
+++METRO LINEA 1 limita temporaneamente da Piscinola a Dante. Il servizio riprenderà il prima possibile+++
Istituita navetta 602 sulla tratta Dante-Garibaldi.
Quante volte è apparso questo messaggio nelle ultime settimane sui canali ufficiali dell’ANM? Troppe, decisamente troppe. Ad ogni problema su un singolo treno, la metropolitana di Napoli linea 1 ha subito ritardi o nette riduzioni del percorso, non essendo la società attualmente in grado di garantire la circolazione dei treni con le frequenze previste.
Perché ?
Chi segue discussioni e gruppi sui social network (io consiglio il forum CDN (il Cielo Di Napoli) sa che l’emergenza metropolitana di Napoli è legata al numero di elettromotrici attualmente in circolazione.
La linea 1 è dotata di 90 elettromotrici, ovvero 45 unità di trazione (UDT), costruite poco più di venti anni fa (fonte wikipedia)*. Ogni treno che vedete circolare è composto da due UdT. Buona parte delle UdT necessita di manutenzione e conseguente revisione obbligatoria. Sette UdT sono ritornate dalla revisione con importanti modifiche, ma al momento non è ancora terminato il controllo da parte dell’ Ufficio speciale trasporti a impianti fissi (Ustif), che deve rilasciare il nulla osta per il ritorno in servizio delle unità di trazione. Attualmente sono in esercizio solo 16 UdT (ovvero otto treni), il che fa sì che al primo guasto il numero minimo di treni in esercizio sia tale da NON garantire il rispetto degli orari previsti e che l’ANM, per motivi anche di ordine pubblico, preferisce limitare il servizio alla stazione Dante ed istituire una linea sostitutiva, la 602, da Dante a Garibaldi.
Per sperare che il servizio possa tornare “decente” o quanto meno “sufficiente” come prima (frequenze in orari di punta nominalmente ogni 8 minuti, non male rispetto ad altre linee su ferro partenopee ma nulla a che vedere con le frequenze delle altre metropolitane d’Italia ed Europa), bisognerà probabilmente attendere ancora. Pare che entro fine mese di febbraio le cose miglioreranno.
Se infatti passata la verifica all’Ustif, ANM avrà a disposizione 23 unità di trazione (11 treni e mezzo nella configurazione normalmente utilizzata), bisogna capire quanti delle 16 unità di trazione in circolazione dovrà poi essere fermata per manutenzione e quante delle 22 rimanenti attualmente ferme potranno essere revisionate, modificate e rimesse in esercizio.
Per raggiungere frequenze di 6-7 minuti sarà necessario che i treni normalmente in circolazione siano quanto meno 11-13 (cui vanno aggiunti treni funzionanti ed utilizzabili in deposito). Bisogna quindi sperare di recuperare quanto più “materiale rotabile” possibile delle 90 elettromotrici originarie ed attendere che vengano acquistati i nuovi treni, come annunciato dal sindaco di Napoli de Magistris. E’ chiaro che i treni nuovi non entreranno in servizio prima di qualche anno e che sarà davvero difficile vederli in funzione nel 2015, come erroneamente apparso sui principali canali di comunicazione locali. Solo allora sarà possibile iniziare ad immaginare frequenze della metropolitana di Napoli ogni 4-5 minuti…
fotografia pubblicata su laboratorionapoletano.com
*Augusto Cracco, appassionato ed esperto conoscitore del mondo dei trasporti pubblici, mi ha aggiornato su quali siano le UdT più anziane e quali le più recenti:
Precisiamo che solo dieci UdT sono entrate in servizio all’apertura della linea (1993): sono quelle da 1 a 7, e da 24 a 26. Altre sei nel 1995 (8, 9 e da 27 a 30); poi altre sette nel 1998 (da 10 a 13, 23, 31 e 32); quattro nel 2000 (14, 15, 33 e 34); quattro nel 2001 (da 16 a 18 e la 35); quattro nel 2003 (19, da 36 a 38) quattro nel 2004 (20, da 41 a 43); la 21 e la 44 nel 2005; 40 e 45 nel 2007 e 22 e 39 addirittura nel 2008.