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Napoli, 26 gennaio 2018

Un buon modo per onorare il giorno della memoria: Napoli  presto non avrà più via Vittorio Emanuele III e piazzale Vincenzo Tecchio, due nomi legati alle nefandezze del fascismo che promulgò le leggi razziali .  Al loro posto la toponomastica cittadina ricorderà rispettivamente Salvatore Morelli e Giorgio Ascarelli.   Ad annunciarlo è stato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris da una delle proprie pagine facebook.

Il cambio di nome del  piazzale che ospita lo stadio San Paolo, con il passaggio dal gerarca fascista Tecchio ( rimasto nello stradario in quanto fra gli ideatori della mostra d’Oltremare) a Giorgio Ascarelli, fondatore della SSC Napoli, è di particolare rilievo:  il primo stadio del Napoli fu intitolato nel 1930 a furor di popolo al fondatore pochi giorni dopo la sua improvvisa morte, ma i gerarchi fascisti imposero il cambio del nome in “stadio partenopeo”, a valle dei lavori di ristrutturazione per ospitare le partite dei mondiali del 1934, a causa delle origini ebree di Ascarelli.