• Chi è Fabrizio Reale
  • Immagini di Napoli
  • Info
  • Informativa sui cookie – blog di Fabrizio Reale

Diario napoletano

~ vivere, sopravvivere, descrivere e raccontare Napoli

Diario napoletano

Archivi tag: Sanità

Napoli, Sanità: di nuovo operativa la videosorveglianza

12 mercoledì Set 2018

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, sicurezza

≈ Lascia un commento

Tag

s, Sanità, sicurezza a Napoli, telecamere alla Sanità, videosorveglianza Sanità

la sanità contro le stese

Napoli, 12 settembre 2018

Ricevo e volentieri pubblico il comunicato stampa relativo alla ripresa, dopo un disguido burocratico durato alcuni giorni, del pieno funzionamento dell’impianto di videosorveglianza alla Sanità. Trovo che il post di un consigliere regionale che aveva reso pubblico questo fatto sia stato poco opportuno, avendo esposto i residenti della Sanità a pericoli, quando il problema era già in via di soluzione.

( La fotografia utilizzata è stata scattata durante una manifestazione alla Sanità contro le stese di camorra).

Torna a funzionare l’impianto di videosorveglianza alla Sanità.

Sono attive infatti da stamattina 44 delle 49 telecamere di videosorveglianza e le ulteriori 5 saranno accese in serata a seguito di intervento tecnico da parte dell’ENEL.

Non vi è mai stato alcun problema di bollette non pagate dal Comune perché semplicemente non c’erano bollette da pagare dato che la ditta che aveva realizzato l’impianto di videosorveglianza aveva disdetto il contratto.

Appena ricevuta dall’ENEL la comunicazione che la richiesta di “voltura” era stata bocciata in mancanza di un contratto da “volturare”, l’Amministrazione Comunale ha presentato immediatamente richiesta di “subentro”, subito accettata da ENEL.

Il contratto stipulato dal Comune di Napoli il 6 settembre, inoltre, prevede la “non disalimentabilità” degli impianti ovvero l’impossibilità di interruzione della fornitura elettrica per motivi di ordine pubblico.

Pubblicità

Le catacombe di San Gennaro (galleria fotografica)

20 lunedì Nov 2017

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli

≈ 1 Commento

Tag

archeologia a Napoli, area archeologica, Capodimonte, catacombe, catacombe di San Gennaro, fotografie di Napoli, immagini di Napoli, Sanità

catacombe di san gennaro affresco Theotecnus, Ilaritas e Nonnosa.
catacombe di san gennaro con affresco fisheye
catacombe di san gennaro fisheye
catacombe di san gennaro4
catacombe di san gennar3

Napoli, 18 novembre 2017

Non ero mai entrato all’interno delle Catacombe di San Gennaro, un tempo aperte solo sporadicamente ma negli ultimi 10 anni sempre più al centro dei percorsi turistico-culturali partenopei grazie all’intraprendenza dei giovani napoletani della cooperativa sociale La Paranza. Stando a quanto si apprende dal sito delle catacombe di Napoli (oltre a quella di San Gennaro la cooperativa gestisce anche quella di San Gaudioso, accessibile dall’interno della basilica di Santa Maria della Sanità) le catacombe di San Gennaro sono passate dai 5000 visitatori del 2006 agli 80.000 del 2016, con il 2017 che chiuderà con il nuovo record di visite.  Il percorso è di grandissimo interesse e viene percorso – per chi accede dall’ingresso principale situato lungo via Capodimonte (a pochi metri dalla basilica di santa Maria Maggiore del Buon Consiglio) a ritroso nel tempo dalla zona più “nuova”, risalente al VI secolo d.C. scendendo per altri due livelli giù fino al nucleo originario, a partire da una tomba pagana romana.   Sono diversi gli elementi che attirano l’attenzione, al di là dell’enorme quantitativo di tombe di ogni tipo, scavate nel tufo di lato o a terra.  Fra questi balza all’occhio l’affresco raffigurante una famiglia defunta: padre, madre e figlia, Theotecnus, Ilaritas e Nonnosa.  Guardando attentamente si possono notare tre strati differenti di affresco, come se fosse stato rifatto aggiungendo di volta in volta una persona della famiglia, a partire dalla prima defunta, la piccola Nonnosa.

catacombe di san gennaro6
catacombe di san gennaro 5
tomba di san gennaro catacombe napoli
catacombe di san gennaro basilica e cripta vescovi
catacombe di san gennaro2

Addentrandosi per il percorso si attraversa una prima, maestosa, basilica ipogea (VI sec) scavata nel tufo,  dalla quale si accede attraverso tre grandi archi,  cui segue una seconda basilica nota come la cripta dei Vescovi (V sec) anche a causa delle raffigurazioni dei primi 14 vescovi napoletani. In questa zona vi è, ad un livello inferiore, la tomba di San Gennaro (uno dei diversi luoghi, il più famoso probabilmente, in cui trovarono sepoltura nei secoli i resti del santo patrono di Napoli).  Scendendo verso il livello più basso si passa per una zona i cui affreschi sono ancora ben riconoscibili.

catacombe di san gennaro affresco3
catacombe di san gennaro affresco2
catacombe di san gennaro affresco1

Scendendo ulteriormente, dopo il passaggio obbligato all’interno della basilica di San Gennaro extra-moenia (oramai si è in piena Sanità, all’interno dell’Ospedale San Gennaro), si può ammirare il primo livello delle catacombe, il più antico, risalente al II secolo d.C.   Al suo interno vi è la basilica di Sant’Agrippino, sesto vescovo di Napoli e fra i primi patroni della città, con un altare paleocristiano.  Accanto dal vestibolo che conserva ancora ampie tracce della struttura originaria romana, con affreschi, si diramano le gallerie del percorso iniziale delle catacombe: un enorme tunnel le cui diramazioni sono piene di tombe, diverse delle quali ancora affrescate.

tomba paleocristiana catacombe di san gennaro
catacombe di san gennaro livello inferiore
catacombe di san gennaro1
catacombe di san gennaro primo livello
basilica di sant'agrippino catacombe di san gennaro

Anche se già presente nel percorso partenopeo del “grand tour”, una prima guida delle catacombe di San Gennaro fu realizzata nel 1839, Guida delle catacombe di SAn Gennaro del canonico Andrea de Jorio (1839)  

Napoli: il borgo dei Vergini ed un pezzetto di Sanità, il barocco napoletano ed il palazzo dello Spagnuolo

18 giovedì Feb 2016

Posted by Fabrizio Reale in immagini di Napoli, luoghi da fotografare a Napoli, Napoli, turismo a Napoli

≈ 1 Commento

Tag

archeologia nascosta a Napoli, barocco napoletano, borgo dei Vergini, monumenti di Napoli, palazzi di Napoli, Sanità

napoli palazzo dello spagnuolo ai verginiNapoli, 18 febbraio 2016

Ho deciso di riproporre e riorganizzare in maniera organica alcuni percorsi alla (ri)scoperta di Napoli proposti su altri miei blog (laboratorionapoletano.com ma anche Wonder of Naples).  Prima tappa il borgo dei Vergini e un pezzetto del rione Sanità.

Quando si vuole descrivere con un esempio la profonda stratificazione culturale, artistica e sociale che caratterizza la città di Napoli,  si può citare il borgo dei Vergini.   Nell’antichità questa zona, situata appena fuori la cinta muraria greca (parte dell’ attuale via Foria), fu adibita a luogo di sepoltura, dato che qui fu costruita la necropoli della Neapolis greca, fin dal IV-III secolo a.C. come mostrano le testimonianze archeologiche.  Per poter ammirare gli ipogei ellenistici si può contattare l’associazione culturale Celanapoli che organizza interessantissime visite guidate, durante le quali, fra l’altro,  sarà possibile entrare dall’alto, passando per un basso, in una delle antiche tombe.

ipogeo-ellenistico-napoli-bassorilievoA causa del fenomeno delle “lave”, veri e propri torrenti generati in massima parte dalle acque piovane che copiosamente scendevano dalle colline, nel corso dei secoli si accumularono metri e metri di terra e materiali rocciosi, facendo perdere le tracce dell’antico utilizzo. Il borgo dei Vergini (il nome stesso deriva da antichi miti ellenici) fu quindi costruito su antichissimi reperti nel corso del Medioevo e  conobbe il massimo splendore in età moderna, fra la fine del XVII secolo ed il XVIII secolo, quando divenne simbolo del barocco napoletano. Accadde infatti che appena fuori le mura della città diversi nobili e patrizi partenopei iniziarono a restaurare o costruire le proprie dimore,  lontano dal caos dei vicoli della città ma comunque a poche centinaia di metri dalle porte di Napoli.  Allo stesso modo furono tante le chiese ad essere costruite o rinnovate.  Con la costruzione della reggia di Capodimonte, poi, la strada che passava fra il borgo dei Vergini e l’attuale rione Sanità divenne per circa mezzo secolo l’unico percorso di collegamento fra i due palazzi reali.  I nobili fecero a gara per realizzare palazzi dall’architettura sempre più spinta e magnificente, vi lavorarono per restaurare palazzi precedenti e costruire nuove chiese architetti del calibro di Ferdinando Sanfelice (che elesse a pochi passi dai Vergini, nel rione Sanità,  la propria dimora) e Luigi Vanvitelli. Il periodo di massimo splendore del borgo non durò però a lungo, perché con la costruzione del ponte della Sanità (il ponte dei francesi) ad opera di Murat a inizio XIX secolo, il tortuoso cammino che portava attraverso i Vergini a Capodimonte divenne sempre meno utilizzato, i sontuosi palazzi divennero proprietà divise fra sempre più persone, cadendo in alcuni casi in situazioni di profondo degrado. Oggi il borgo dei Vergini è un colorato mercato popolare a cielo aperto ed il rione della Sanità di cui fa parte meriterebbe di essere meta principale del turismo per le antichissime radici o per i monumenti presenti piuttosto per fatti di cronaca nera e come esempio di degrado.

palazzo dello spagnuolo a napoli borgo VerginiFra tutti i palazzi e le costruzioni presenti in zona, il più noto è il palazzo dello Spagnuolo (o dello spagnolo),  considerato opera di Ferdinando Sanfelice.  Particolarità di questo capolavoro dell’architettura barocca  è la grande scalinata detta “ad ali di falco”,  adornata con stucchi in stile rococò  , la più celebre fra le tante scalinate a doppia rampa realizzate in quegli anni (altri esempi quella di palazzo Sanfelice,  quella di palazzo Trabucco).  All’interno del palazzo prima o poi verrà inaugurato il museo dedicato al grande Totò.

napoli palazzo dello spagnuolo fish eyeDel resto il grande Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, noto a tutti come Totò ebbe i natali a poca distanza, in via Santa Maria Antesaecula, il 15 febbraio del 1898, come ancora oggi ricorda una lapide allingresso del palazzo.

lapide casa natale di TotòTornando a via Vergini, non si può notare che vi si affacciano numerose chiese, molte delle quali di origine antica, spesso ricostruite su strutture preesistenti ritrovatesi al di sotto del livello stradale a causa del fenomeno delle lave dei Vergini.  Fra queste, oltre a Santa Maria dei Vergini (quasi distrutta a causa dei bombardamenti durante la II guerra mondiale), si segnalano Santa Maria Succurre Miseris, costruita su pianta originaria del trecento nel ‘700 su progetto di Ferdinando Sanfelice nonchè la chiesa delle missioni ai Vergini, progettata da Luigi Vanvitelli.

Chiesa di Santa Maria Succurre Miseris ai Vergininapoli chiesa dei missionari di san vincenzo vergini A poca distanza da via Vergini, all’inizio di via Sanità, tappa d’obbligo è la dimora del grande architettoFernando Sanfelice, architetto autore di riferimento del barocco napoletano.   Dalla costruzione del nuovo edificio e restauro di quel che c’era in origine accanto nacque palazzo Sanfelice, splendido esempio di architettura civile del XVIII secolo, oggi purtroppo in stato di avanzato degrado.

Dall’esterno il palazzo presenta due portali gemelli, ciascuno sormontato da due sirene che mescolano il mito greco (hanno le ali) e quello latino (hanno la coda di pesce), ciascuno con una lapide a ricordare quale palazzo era stato restaurato e quale costruito ex novo, motivando con la salubrità del luogo (EXIMIAM LOCI SALUBRITATEM) appena fuori le mura della città (che arrivavano a via Foria allora come in antichità) la scelta.
All’interno i due cortili sono profondamente differenti, il primo con un “falso” ottagono come base,  dotato di una scalinata a doppia elica tanto bella quanto attualmente in stato di avanzato degrado, il secondo, rettangolare, con l’ampia scalinata ad ali di falco, scenograficamente  esaltante quasi al pari di quella di palazzo dello spagnuolo, che sarebbe stata realizzata alcuni lustri dopo.
Per immaginare quanto dovesse essere grandioso il palazzo, basti pensare che all’interno ospitava affreschi di Solimena e sculture di Sammartino.  Oggi si vede ben poco del fasto antico. Altre fotografie di palazzo Sanfelice su laboratorionapoletano.com

palazzo Sanfelice alla Sanitàpalazzo sanfelice particolare1

L’ultima settimana

  • Allerta meteo: come sopravvivere evitando fake news
  • Contrasto ai cambiamenti climatici: la visione di un ricercatore
  • Napoli, tornano le domeniche ecologiche da aprile a giugno (info, orari, deroghe)
  • Le meraviglie dei campi flegrei: la piscina mirabilis
  • Scuole chiuse a Napoli per allerta meteo (12 marzo 2019)

Le mie foto da Flickr

Emozioni condivise alla baia di IerantoBaia di Ieranto - agosto 2016Grotta di Seiano
Altre foto

I più letti

  • Il sentiero da Marina del Cantone a Recommone: mare blu, resti di torri antiche, scogli, isole e la costiera amalfitana...
  • Il mare non bagna Bagnoli
  • Napoli, ZTL centro antico, dal 2 febbraio i nuovi orari e varchi unificati
  • Santa Chiara: uno spazio per bambini, un presidio dei vigili urbani ed un'altra novità...
  • La tomba di Partenope, la leggenda legata alla lapide in San Giovanni Maggiore

Il calendario del diario

marzo: 2023
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  
« Nov    

Categorie

  • acqua bene comune
  • allerta meteo
  • ambiente
  • art bonus
  • Astroni
  • Auguri di Buon Natale
  • Bagnoli
  • balneabilità golfo di Napoli
  • blog
  • Campi flegrei
  • Capodanno a Napoli
  • Caporanno a Napoli
  • centro antico di Napoli
  • cittadinanza attiva
  • comune di Napoli
  • concerti a Napoli
  • cosa fotografare a Napoli e dintorni
  • cosa visitare a Napoli e dintorni
  • costiera amalfitana
  • decoro urbano
  • degrado a Napoli
  • dissesto idrogeologico
  • elezioni a Napoli 2016
  • elezioni amministrative Napoli 2016
  • elezioni regionali 2015 in Campania
  • emergenza terremoto
  • eventi a Napoli
  • fotografando a Napoli
  • Gestione rifiuti a Napoli
  • giardini e parchi di Napoli
  • il mare di Napoli
  • immagini di Napoli
  • incendi
  • inciviltà a Napoli
  • istruzione a Napoli
  • istruzione scolastica a Napoli
  • La Napoli de I bastardi di Pizzofalcone
  • leggende napoletane
  • luoghi da fotografare a Napoli
  • maltempo a Napoli
  • manifestazioni anticamorra
  • manifesto selvaggio
  • mare
  • meraviglie di Napoli e dintorni
  • Mobilità
  • mobilità sostenibile
  • monumenti di Napoli
  • movida violenta
  • Musei di Napoli
  • Napoli
  • Natale a Napoli
  • no ai botti di Capodanno
  • parchi di Napoli
  • percorsi guidati Napoli
  • politica
  • presepe napoletano
  • restauro monumenti di Napoli
  • ricerca in Italia
  • rifiuti e Napoli
  • rigenerazione urbana
  • Riqualificazione di Bagnoli
  • Riqualificazione Napoli
  • ristoranti a Napoli
  • ristoranti in Campania
  • Scampia
  • scuole di Napoli
  • sicurezza
  • solidarietà a Napoli
  • Sorrento
  • spazi per bambini
  • sport a Napoli
  • street art a Napoli
  • tracce di Napoli antica
  • trasporti a Napoli
  • turismo a Napoli
  • universiadi 2019
  • verde a Napoli
  • Vesuvio e Napoli
  • viabilità
  • ville
  • zoo di Napoli

Blogroll

  • Napoli per bambini
  • laboratorionapoletano.com
  • Immagini di Napoli by laboratorionapoletano.com
  • Wonders of Naples

Ultimi commenti

Giorgio Gragnaniello su Napoli: elevate a 500 euro le…
Napoli, quel divieto… su Napoli: elevate a 500 euro le…
Giorgio Gragnaniello su Unico Campania: validi solo i…
Francesca su Santa Chiara: uno spazio per b…
Giorgio Gragnaniello su Forte esplosione nel centro di…

I più cliccati

  • laboratorionapoletano.com…
  • facebook.com/events/91981…
  • diarionapoletano.files.wo…

Statistiche del blog

  • 478.845 hits

©2014-2016 Fabrizio Reale
I testi e le immagini pubblicati sul sito, salvo dove espressamente indicato, sono di proprietà dell'autore del blog. Tutti i diritti sono riservati.
E' vietato l'utilizzo delle fotografie pubblicate senza esplicita autorizzazione da parte dell'autore.
Per quanto riguarda i contenuti testuali, è possibile l'utilizzo per fini non commerciali a patto di citare correttamente il nome dell'autore e la fonte, con link al post utilizzato.

Il blog non rappresenta una testata giornalistica,
in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai
sensi della legge n°62 del 7/3/2001

Pagine

  • Chi è Fabrizio Reale
  • Immagini di Napoli
  • Info
  • Informativa sui cookie – blog di Fabrizio Reale

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Diario napoletano
    • Segui assieme ad altri 83 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Diario napoletano
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...