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Archivi tag: Riqualificazione ambientale

Monte Echia: riqualificazione del belvedere e ascensore nella variazione di bilancio del comune di Napoli

18 martedì Ott 2016

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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Monte Echia, Pizzofalcone, Riqualificazione ambientale

Belvedere di Napoli da monte Echia
Belvedere di Napoli da monte Echia
Reperti archeologici nel tufo di Monte Echia
Reperti archeologici nel tufo di Monte Echia

Napoli, 18 Ottobre 2016

Una buona notizia per Monte Echia e l’intera collina di Pizzofalcone: nella variazione di bilancio approvata dalla giunta qualche giorno fa vi è anche la voce “riqualificazione del belvedere del Monte Echia e realizzazione di un impianto elevatore” come riportato anche sulla pagina facebook dell’assessorato all’urbanistica del comune di Napoli.

Riprendere (finalmente) i lavori per l’ascensore che dovrà collegare via Santa Lucia con il belvedere di Monte Echia e riqualificare l’intera zona può costituire un punto di svolta per una parte della città tanto meravigliosa e ricca di storia quanto dimenticata e spesso lasciata all’incuria.  Qui sorgeva l’antica Palepoli e proprio a pochi passi dal cantiere dell’ascensore vi sono parte dei resti dell’enorme villa romana di Lucullo (che aveva parte del corpo principale sull’isolotto di Megaride). A pochi passi dal belvedere Lamont Young vi costruì la propria dimora.

La speranza è che non vi siano ulteriori intoppi in una vicenda, quella dell’impianto elevatore, che va avanti dal 2005.

 

 

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Napoli: lavori parco della Marinella, il consiglio di Stato accoglie in parte il ricorso della ditta aggiudicataria

29 martedì Mar 2016

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, Riqualificazione Napoli

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parco della marinella, Riqualificazione ambientale

lavori parco marinella progetto 2013Napoli, 29 marzo 2016

Prima o poi inizieranno i lavori al parco della Marinella.. lo scrivevo poche ore fa…  mentre il comune di Napoli è impegnato in un’ulteriore bonifica dei luoghi,è notizia di oggi la pubblicazione del testo della sentenza  (non definitiva) che accoglie in parte il ricorso al Consiglio di Stato da parte dell’azienda aggiudicataria. I bene informati ricorderanno che il bando per la riqualificazione dell’area e la realizzazione del parco della marinella risale al 2013 (da qui lo screenshot a corredo del testo ) e che dall’aggiudicazione dei lavori nel 2014 non è stato ancora possibile iniziare a causa di una serie di ricorsi (e controricorsi) a TAR e consiglio di Stato da parte delle ditte che avevano partecipato al bando.

Un breve riepilogo della vicenda a partire dall’aggiudicazione dei lavori ad oggi:

Nel settembre 2014 il Comune di Napoli aggiudica l’appalto per la progettazione esecutiva e i lavori di realizzazione del parco della Marinella alla ditta RE.AM Srl.
Lande Srl, capofila dell’ATI (Associazione temporanea di Imprese) classificatasi seconda, ricorre al TAR per chiedere l’annullamento dell’aggiudicazione e subentro nell’appalto ritenendo inammissibile l’offerta economica presentata dalla prima.
Il TAR accoglie il ricorso e ritiene doverosa l’esclusione dalla gara della prima classificata, la quale rifiuta la decisione e ricorre per questo al Consiglio di Stato, fornendo adeguata documentazione a propria difesa.
Il Consiglio di Stato rigetta in parte la decisione del giudice di I grado e accoglie in parte il ricorso della prima classificata, con sentenza non definitiva, rimandando all’Adunanza Plenaria giudizio sul principio di diritto di alcuni punti.
Adesso occorre di conoscere, nei tempi previsti a norma di legge, come deciderà di pronunciarsi l’Adunanza Plenaria per sapere se la sentenza diverrà definitiva (e potranno così iniziare i lavori), oppure no.

(si ringrazia l’ing. Mario Battistelli per la divulgazione)

Santa Chiara: uno spazio per bambini, un presidio dei vigili urbani ed un’altra novità…

25 lunedì Mag 2015

Posted by Fabrizio Reale in centro antico di Napoli, giardini e parchi di Napoli, spazi per bambini, turismo a Napoli

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recupero monumenti, Riqualificazione ambientale, Santa Chiara a Napoli, verde a Napoli

giardinetti santa chiara inaugurazioneNapoli, 25 Maggio 2015 Tre buone notizie in una sola mattinata:

1) Santa Chiara ha i suoi giardinetti.  Nonostante le bizze del tempo, sono stati inaugurati oggi i giardinetti all’interno del cortile di Santa Chiara, realizzati dalla Seconda Municipalità di Napoli. Uno spazio dedicato ai bambini piccoli, in età prescolare, con scivoli, altalene e giochi vari, con sentieri che nel progetto saranno circondati da un verde prato (da poco seminato) ed una fontanina su cui ABC ha affisso un “si può bere”.  Sarà importante vigilare affinché questo spazio verde venga preservato e non violato, che possa restare appannaggio dei bambini del quartiere. I giardinetti sono stati in passato intitolati ad un clochard morto una sera d’estate proprio in prossimità di dove ora sono le giostre.  Ne parlerò con maggior dovizia di particolari nel blog NapoliPerBambini

2) E’ stato riaperto l’accesso diretto al cortile di Santa Chiara da piazza del Gesù, che penso sarà molto apprezzato dai turisti.

3) Proprio all’interno del varco di accesso, accanto all’ex Info point turistico, è stato inaugurato un presidio dei vigili urbani, che garantirà maggiore sicurezza sia in piazza del Gesù che all’interno del cortile di Santa Chiara.

Ad inaugurare il tutto il presidente della seconda municipalità Francesco Chirico, che si è anche soffermato molto sull’importanza di restaurare il campanile di Santa Chiara, in modo tale che possa diventare una risorsa per il turismo partenopeo.  Presenti anche i tecnici della municipalità impegnati in prima persona per la riqualificazione di quest’area verde (in primis l’architetto Filly Smiraglia), consiglieri ed assessori della municipalità 2 di Napoli ed il vicesindaco Sodano.  Erano presenti all’inaugurazione anche i membri della commissione che sta valutando i progetti per la realizzazione di una scala esterna di accesso al campanile di Santa Chiara, progetto che dovrà essere integrato all’interno dei giardinetti (in un’area attualmente recintata) e permettere l’ingresso alla porticina laterale del campanile, unico ingresso dell’antica torre campanaria.

giardinetti santa chiara dal campanile

I giardinetti visti dal campanile di Santa Chiara (presto altre foto dal campanile su http://www.laboratorionapoletano.com

presidio vigili urbani a piazza del Gesù

Uno spazio per bambini a Santa Chiara, nel centro antico di Napoli – si inaugura il 25 maggio

20 mercoledì Mag 2015

Posted by Fabrizio Reale in centro antico di Napoli, giardini e parchi di Napoli, spazi per bambini

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giochi per bambini, Riqualificazione ambientale, Santa Chiara, Santa Chiara a Napoli, Seconda municipalità di Napoli

giardinetti santa chiara con giochi per bambini napoliNapoli, 20 maggio 2015

Uno spazio per bambini nel centro antico di Napoli, una chimera, qualcosa di utopistico per molti, eppure lunedì 25 maggio alle ore 11,00 verranno inaugurati i giardinetti per l’infanzia all’interno del cortile di Santa Chiara. Il recupero dei giardinetti è stato finanziato dalla Municipalità 2 di Napoli che ha fatto propria un’idea del comitato centro storico, come ha ricordato il presidente della municipalità Francesco Chirico in un post di questa mattina sul suo profilo facebook (sue anche le fotografie dei giochi per bambini in corso d’installazione).

Riqualificare il cortile di Santa Chiara, noto da troppo tempo solo per il degrado in cui si trova a causa dei continui atti vandalici (scritte anche volgari che deturpano l’ingresso laterale della chiesa gotica e graffiti anche all’interno della chiesa), era del resto un impegno preso poco più di un anno fa dalla Seconda Municipalità di Napoli e fra qualche mese la riqualificazione di questo pezzetto di centro antico sarà completa con la riapertura ai visitatori del campanile di Santa Chiara.

Complimenti alla seconda municipalità per aver realizzato questo piccolo ma indispensabile spazio per i bambini di questa parte del centro antico, in particolare al presidente Francesco Chirico e, come ha ricordato stamane su facebook il consigliere Pino de Stasio (sempre attento a quel accade a santa Chiara), all’arch.  Filly Smiraglia che ha seguito il complesso iter burocratico.

Sarà ora compito di tutti noi cittadini (non solo dei vigili urbani che avranno un presidio in piazza del Gesù con accesso interno a santa Chiara) vigilare affinché pochi stupidi non possano rovinare i giochi appena installati.

 

Città della scienza e la spiaggia…

24 sabato Gen 2015

Posted by Fabrizio Reale in Bagnoli, Napoli

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Bagnoli, Città della Scienza, Riqualificazione ambientale

incendio città della scienzaNapoli, 24 gennaio 2015 #12

Città della Scienza continua a dividere esperti ed opinione pubblica, a quasi due anni dall’incendio doloso che distrusse gran parte del discusso Science Centre. Il bando di concorso per la ricostruzione si è chiuso qualche giorno fa, con la partecipazione di poco meno di un centinaio di studi di architettura, ma le polemiche sul “DOVE” si debba ricostruire e sull’opportunità di destinare prima fondi alla ricostruzione (si parla di circa 50 milioni di euro fra fondi pubblici e quel che fu racimolato con le donazioni private) che alla bonifica fioccano ancora in abbondanza.

La questione è nota ai più: il 4 marzo 2013 un rogo doloso distrusse parte di Città della Scienza e nei giorni, settimane e mesi successivi fu grande la reazione dei napoletani, fra attestati di stima, giganteschi flash mob e donazioni.

Quando poi si è trattato di rivedere il progetto iniziale, di ricontestualizzare la presenza stessa all’interno di una sempre più complessa gestione del recupero dell’ex-area industriale di Bagnoli, sono iniziate le polemiche.

Volendo riassumere brevemente, senza approfondire la lettura dei piani regolatori, dei progetti iniziali e senza ben ricordare il contesto iniziale, la questione è essenzialmente una:

  Città della Scienza va ricostruita dov’era o più all’interno, permettendo il recupero della spiaggia?

In ballo c’è quanto scritto nel piano regolatore e la vecchia questione del “ripristino della linea di costa”.  Soprattutto, c’è da capire se Città della Scienza così com’è sia abusiva o meno.  Su facebook, nel gruppo molto frequentato denominato Democratici contro il fumo rivoluzionario di De Magistris  (amministrato da Umberto de Gregorio), in risposta ad uno dei tanti post di questi giorni sulla questione, è intervenuto direttamente Massimo Pica Ciamarra, che di città della Scienza fu il progettista:

Massimo Pica Ciamarra Bugie di fuoco ! Ho progettato nel 1993 la Città della Scienza, non sulla spiaggia, ma sulle tracce di un complesso industriale lì da prima dell’unità d’Italia. La spiaggia è oltre, zona demaniale, erosa a seguito della realizzazione del collegamento viario fra Nisida e Coroglio. Il progetto 1993 è coerente con il PRG allora vigente, perfettamente legittimo. Leggi successive e il nuovo PRG hanno previsto diversamente: ma, nel rispetto della legalità, quando gli Accordi di Programma 1996, 1997, 2006 saranno decaduti: tra molti decenni. Condivido: oggi il Bando di concorso prevede opere non coerenti con le norme attuali, ma c’è un’artificiosa polemica che punta a immettere nell’immaginario collettivo che la Città della Scienza occupi la spiaggia e sia una costruzione abusiva. Questo è falso.    ed ancora:

Massimo Pica Ciamarra Semplicità. La legittimità del ripristino del tetto bruciato e di quanto distrutto è acclarata da vari pareri pro veritate. Bastava una DIA. Costruire un edificio sostanzialmente diverso anche nel sedime richiede invece variante di PRG in contrasto con norme sopravvenute.

Un intervento chiaro, che evidenzia quanto la questione sia complessa: città della Scienza non fu costruita abusivamente, ma su resti di archeologia industriale e la spiaggia cui si fa riferimento, in realtà, era già in massima parte erosa nel 1993. Al contempo appare evidente che la ricostruzione passerà per numerosi uffici (comunali ma anche legali probabilmente), in quanto se il semplice ripristino, a detta del celebre e controverso architetto (non tutte le sue opere sono amate dalla città), avrebbe necessitato al massimo di una DIA, ricostruire da zero richiederà una variante al PRG.

Città della Scienza va ricostruita, perché si tratta di una risorsa per l’intera cittadinanza, un luogo dove portare bambini di ogni età per ottenere un approccio ludico-divulgativo alle scienze che altrimenti a Napoli mancherebbe. Dove ricostruirla è una questione più ampia, il primo pensiero ovviamente va al rogo doloso, al cercare di capire quali interessi abbiano causato un tale scempio, ed allora sembrerebbe giusto ricostruire lo science center dov’è, accanto e avanti a quel che è rimasto e che tornato quasi subito operativo e funzionale.

Il problema “spiaggia” è più ampio e doloroso, perché ancora oggi non si sa bene quando e se inizieranno i lavori di bonifica dell’intera zona, compromessa in modo quasi irrecuperabile dalla follia dei ruggenti anni ’50 e ’60, dalla presenza della famigerata colmata e dai tanti residui di attività industriale che giacciono sotto la terra ed il mare di Bagnoli. Di sicuro, senza alcuna opera di bonifica, sarebbe da folli pensare di utilizzare la spiaggia di Bagnoli, così compromessa come è oggi.  Parimenti, se vincolare la ricostruzione di Città della Scienza alla bonifica della zona sembra una forzatura, è impensabile che la classe politica campana non sia impegnata in prima linea per ottenere quanto prima una risposta soddisfacente.

Si parla tanto di “terra dei fuochi” e dei danni che  i roghi stanno causando alla cittadinanza di quelle zone, ma quale è stato ed è attualmente l’impatto ambientale dell’area industriale di Bagnoli sulla salute dei napoletani ?  Quali i rischi legati alla rimozione della colmata? Quali i benefici?  Troppo semplice discutere utilizzando banalmente il termine “spiaggia”, lasciando immaginare a chi legge ed a chi ascolta la possibilità di riconquistare facilmente un luogo paradisiaco.

Note: la colmata di Bagnoli

da laboratorionapoletano.com del dicembre 2013

Ma cosa è la colmata di Bagnoli?  Una delle più grandi “bombe ecologiche” d’Italia, una delle peggiori eredità che i nostri avi hanno lasciato alla nostra generazione, quella di riqualificare luoghi incantevoli irrimediabilmente contaminati a piani industriali e di edilizia scellerati.   Negli anni ’60 per ampliare l’area industriale che da lì a poco avrebbe assunto il nome di “Italsider” si decise di “colmare” il tratto di litorale fra Coroglio e Bagnoli con tonnellate e tonnellate di materiale di risulta e scarti di Ilva e Cementir, “residui della lavorazione della ghisa e dell’acciaio misti a cemento (fonte)”. Nel corso degli ultimi decenni, dalla dismissione dell’intera area industriale, la colmata è stata al centro dei piani di riqualificazione e bonifica ambientale del territorio di Bagnoli, perchè non si può intervenire su Bagnoli senza prima rimuovere o cementificare (le proposte son più o meno queste da sempre)  la “colmata a mare”.  
Rileggere un vecchio articolo pubblicato da Il Denaro nel 2007 aiuta a comprendere quali siano stati in passato i progetti (si pretendeva di prendere l’intera colmata e portarla a Piombino per la bonifica…) e quanto denaro pubblico sia stato sprecato. 

 

 

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