Napoli, 27 maggio 2015
Non so se siano state infelici le parole o se sia proprio infelice il progetto, ma quanto dichiarato dagli assessori Calabrese e Panini riguardanti Corso Umberto mi ha lasciato prima basito e poi letteralmente terrorizzato.
Si tratta di un progetto di riorganizzazione che ha dei punti sicuramente positivi per quanto concerne la ciclabile e le aree limitrofe ma che è affossato da un’idea di base improponibile nel contesto caotico del rettifilo.
“Istituire la sosta a pagamento su corso Umberto “, esclusivamente a pagamento e pertanto rigorosamente VIETATA ai residenti (come se chi abita lungo il rettifilo possa trovar posto auto con semplicità) è un clamoroso autogoal che fa passare in secondo piano tutto.
Innanzitutto perché nel 2015 a Napoli è impensabile che si possa pensare di “migliorare l’accessibilità alla zona del centro antico” utilizzando il mezzo privato, alla luce della presenza di ben TRE stazioni della metropolitana linea 1 (la terza sarà terminata si spera entro un paio d’anni). Si tratterebbe di un ritorno all’antico di cui si può fare decisamente a meno.
In secondo luogo perché, in un contesto in cui già oggi non si è in grado di far rispettare il divieto di sosta, con decine di auto in sosta vietata in prossimità delle vetrine di maggiore appeal, non è difficile immaginare il proliferare di auto in doppia fila.
Terzo, perché la riorganizzazione delle aree di sosta deve avvenire soprattutto dietro quel gigantesco “paravento” che è il rettifilo, in strade e piazze retaggio di decine di parcheggiatori abusivi. Non basta aggiungere qualche striscia blu dove manca, serve una presenza ancor più capillare sul territorio. Fra l’altro il concetto di sosta a rotazione è qualcosa di becero, che danneggia chi vive in una zona e cerca di prendere l’auto il meno possibile… un invito ad inquinare legato alla riduzione dei posti auto disponibili… tanto vale andare a lavoro in auto (o pagare profumatamente un parcheggio privato).
Capisco che sia fondamentale “andare incontro alle esigenze degli operatori commerciali”, ma questa non è la strada giusta. Sarebbe bello avere marciapiedi più ampi, ben venga poi la pista ciclabile (quella vera, non le biciclettine attaccate a terra come decalcomanie) , ma in un contesto più sostenibile per tutti, senza venditori abusivi e con carreggiate ridotte per far passare le auto e qualche filobus (i bus diventeranno sempre meno lungo corso Umberto in quanto doppioni della metro una volta inaugurata la stazione Duomo).
Un rettifilo asservito alle auto come si colloca all’interno di una “smart city” ?
Fra l’altro De Magistris immaginava un corso Umberto molto simile a quello attuale, senza i new jersey retaggio dei vecchi cantieri. Perché non rispettare questo progetto, magari aggiungendo la ciclabile?
Ecco il testo della dichiarazione degli assessori, dalla pagina facebook dell’assessore Calabrese:
Calabrese, Panini: Corso Umberto, riorganizzazione sosta e nuova pista ciclabile
“Nell’ambito delle attività volte a migliorare l’accessibilità alla zona del Centro antico, a valle dell’approvazione dei nuovi orari di accesso alla ZTL, è stata avviata la riorganizzazione della sosta a pagamento sulle strade a contorno e la progettazione di una nuova pista ciclabile lungo corso Umberto”. Lo affermano in una nota l’assessore alla mobilità Mario Calabrese e l’assessore al Commercio Enrico Panini
In particolare, è stato redatto il progetto per istituire la sosta a pagamento su corso Umberto e per regolamentare la sosta in prossimità dell’Ospedale Loreto Mare, nonchè in via Ranieri, via Pironti, vico Compagnari, tratto di via Duomo, via Renovella, via Mezzocannone, tutte strade limitrofe al corso Umberto. Si tratta, complessivamente, di circa 110 nuovi posti auto e 60 nuovi stalli per motorini.
Per quanto concerne, in particolare, il corso Umberto, anche per andare incontro alle esigenze degli operatori commerciali di questa zona della città, il progetto , prevede l’istituzione della sosta sul lato destro percorrendo la strada da piazza Bovio a piazza Garibaldi. Inoltre, salvaguardando, come previsto dal Codice della Strada, le zone di fermata dei bus, saranno istituiti:
83 stalli di sosta a rotazione nei quali, cioè, non sono esentati dal pagamento i residenti; ai residenti sarà consentita la sosta gratuita nelle traverse limitrofe il corso Umberto
6 stalli riservati a diversamente abili (posti H) generici;
5 posti per il carico e scarico merci.
La pista ciclabile, che sarà collocata sul lato sinistro del corso Umberto, consentirà il collegamento della Stazione centrale con l’Università e con piazza Bovio; percorso che, sulla base dei primi dati del bike sharing, risulta essere quello più utilizzato dlla mobilità ciclabile. E’ prevista, infine, l’eliminazione dei new jersey collocati al centro della carreggiata.