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Inizia il restauro di Santi Cosma e Damiano ai banchi Nuovi (Grande Progetto Centro storico di Napoli – Valorizzazione del sito Unesco,)

11 lunedì Dic 2017

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli, restauro monumenti di Napoli, Riqualificazione Napoli

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banchi nuovi, grande progetto centro storico, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli, riqualificazione strade di Napoli, santi Cosma e Damiano

banchi-nuovi-di-notte

Napoli, 11 dicembre 2017

Continuano i lavori di riqualificazione e valorizzazione del centro storico di Napoli patrimonio UNESCO nell’ambito del “grande progetto centro storico di Napoli – sito UNESCO” ( i cui fondi secondo alcuni male informati erano andati persi…) .

Mentre proseguono i lavori relativi alla riqualificazione di alcuni assi viari del centro antico,  è notizia di oggi (di seguito il comunicato) dell’inizio dei lavori in una delle chiese più degradate del centro antico, Santi Cosma e Damiano in largo Banchi Nuovi.

La chiesa, fondata nel XVII secolo, è stata costruita modificando profondamente la più antica loggia dei banchi nuovi, come testimoniato dagli archi della loggia murati ed ancora visibili.   Nel 2011 il cardinale Sepe ne annunciò il recupero nell’ambito dei progetti promossi dall’ordine degli ingegneri (come accaduto in modo positivo per la vicina  San Giovanni Maggiore) ma fino ad oggi poco o nulla era stato fatto.

Il comunicato stampa sull’inizio dei lavori:

Iniziano i lavori alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano in largo Banchi Nuovi

Nell’ambito degli interventi del Grande Progetto Centro storico di Napoli – Valorizzazione del sito Unesco, sono partiti i lavori di restauro e rifunzionalizzazione della chiesa dei Santi Cosma e Damiano in largo Banchi nuovi.

I lavori, per un costo complessivo di circa € 600.000,00, riguarderanno il risanamento strutturale, il restauro architettonico e delle superfici decorate, nonché l’adeguamento funzionale ed impiantistico del bene monumentale di proprietà della Curia arcivescovile. Durata prevista: 14 mesi.

“Si tratta di un intervento di restauro che renderà nuovamente fruibile alla città la chiesa dei Santi Cosma e Damiano – dichiarano gli Assessori Calabrese e Piscopo, un bene di pregio che, insieme con il largo Banchi Nuovi, è connotato da una forte identità storica. A ultimazione dei lavori la chiesa sarà riaperta al pubblico ed ospiterà convegni e attività espositive e formative”.

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Il monumento a Diaz restaurato e un pensiero ai vandali….

22 mercoledì Mar 2017

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli, restauro monumenti di Napoli

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monumentando, monumentando Napoli, monumenti di Napoli, monumento a Diaz, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli

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Napoli, 22 marzo 2017

Questa mattina alle ore 11,30 verrà presentato alla cittadinanza il monumento a Diaz restaurato nell’ambito del progetto Monumentando, a costo zero per la cittadinanza.   Il foto confronto fra com’era il monumento prima del restauro e come è oggi mostra il tanto lavoro fatto.

C’è un però.

A guardare bene il monumento, aguzzando la vista e soffermandosi su determinati punti, si scorgerà, soprattutto alla base (oggetto di un ulteriore passaggio da parte dei restauratori nelle ultime settimane), ancora qualche segno degli atti vandalici.

Una traccia, un alone…  Perché l’atto vandalico, la scritta, il graffito lasciano comunque il segno.

Non dimentico le parole ascoltate alcuni anni fa di un restauratore durante una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza contro i graffiti vandalici: per quanto si possa lavorare, ripulire e restaurare… qualche segno, qualche traccia dell’atto vandalico resterà sempre, indelebile.   Questo perché i materiali spesso, essendo porosi, assorbono vernici e pitture o perché in alcuni casi si rischierebbe di danneggiare di più con l’opera di pulizia utilizzando metodi troppo aggressivi.

 

Restaurate le tombe del 1300 vandalizzate per decenni da scritte (chiesa di Santa Chiara – Napoli)

19 domenica Mar 2017

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli, restauro monumenti di Napoli

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atti vandalici sui monumenti, graffiti vandalici, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli, Santa Chiara, Santa Chiara a Napoli

restauro sarcofago chiesa di santa chiara napoli
graffiti vandalici a santa chiara napoli

Napoli, 19 marzo 2017

Chi si ricorda della cappella di Santa Chiara i cui sarcofagi trecenteschi erano stati ripetutamente vandalizzati per decenni da firme e scritte?  Ne scrissi a suo tempo (era il febbraio del  2015) ed una delle foto che pubblicai fu ripresa anche dal Corriere della Sera in pagina nazionale.   In estate 2016 era stato annunciato che era in corso il restauro di tutte le opere presenti all’interno della cappella (entrando in chiesa… la seconda sulla sinistra), terminato alcuni mesi fa il restauro, il visitatore che si reca oggi all’interno della chiesa gotica non potrà mai immaginare in che condizioni pietose erano gli antichi marmi.

cappella santa chiara

La tomba di drugo de Merloto ed il sarcofago di suo figlio Niccolà di Merloto son stati restaurati e ripuliti. Anche la lastra sepolcrare di Isabella d’Alneto, madre di Drugo, morta il 3 ottobre 1341, è stata restaurata e ripulita dalle centinaia di scritte di ogni tipo. Come scrissi a suo tempo i graffiti non erano né pochi né tutti recenti: guardando le foto del 2015 si può notare che vi sono graffiti vandalici risalenti al 1968, agli anni ’70, agli anni ’90, oltre ad alcuni decisamente più recenti.  Vi era una tradizione folkloristica in base alla quale si chiede qualcosa ai defunti: quasi tutte le frasi iniziano con “fammi, facci, fa’”, quasi come se fosse una preghiera o una richiesta a un’anima pezzentella, a un santo, a qualcuno in cielo.  C’era un “fammi sposare presto”,messaggi di amore ed anche un “facci fare la rivoluzione”, datato.

 

 

 

Salviamo i mosaici delle terme romane di via Terracina (foto confronto 2012-2017)

12 domenica Feb 2017

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, restauro monumenti di Napoli

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archeologia nascosta a Napoli, area archeologica, degrado a Napoli, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli, terme romane di via Terracina

salviamo-il-mosaico-delle-terme-romane-di-via-terracina
terme-romane-via-terracina-condizione-mosaici

Napoli, 13 febbraio 2017

Via Terracina, Fuorigrotta, Napoli. I mosaici del pavimento del complesso termale di epoca romana lentamente spariscono invasi  da muschi ed erbacce, danneggiati e totalmente soggiogati dagli agenti atmosferici.

Il confronto fotografico fra mie foto del 2012 e quelle scattate ieri da Orlando Catalano durante una passeggiata del gruppo Conosciamo Napoli e la Campania è impietoso: in alcuni casi animali e divinità marine sono letteralmente sparite, nascosti nel verde.

Il sito è gestito dai volontari del Gruppo Archeologico Napoletano, che provvedono all’apertura periodica del sito archeologico ma che evidentemente non possono sostituirsi alla Soprintendenza nelle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria del sito.

E’ importante che il sito archeologico sia costantemente ripulito e che venga evitato che i visitatori possano passeggiare distrattamente sui mosaici.   Bisogna intervenire quanto prima per salvare i mosaici.

Da Mini guida fotografica delle terme romane di via Terracina (da laboratorionapoletano.com, 2012):

mosaico-delle-terme-romane-di-via-terracina-foto-2012
terme-romane-di-via-terracina-2012
terme-romane-di-via-terracina-2012_1

Venute alla luce verso la metà degli anni’30 durante i lavori per la costruzione della Mostra d’Oltremare, le terme romane di via Terracina per troppi anni hanno fatto parte di quella non trascurabile porzione del patrimonio artistico-culturale della città di Napoli celato a residenti e turisti.  Il sito archeologico èdi grande interesse, non solo per la possibilità di discernere i diversi ambienti (frigidarium, tepidarium, calidarium, spogliatoi, latrine, etc.) quanto per la presenza dei bei mosaici sui pavimenti di molte delle stanze. Come descritto sul sito del GAN (Gruppo Archeologico Napoletano) il tema dominante di tali raffigurazioni è dato dall’incontro e dalle successive nozze tra Poseidon ed Anfitrite a cui partecipa tutto l’universo marino. E’ ancora oggi possibile discernere, nonostante il cattivo stato di conservazione, delfini (anche nella latrina) ed animali marini, nereidi e  tritoni,  figure antropomorfe ed animali mitologici. le due stanze maggiormente decorate sono adiacenti ed oggi visibili insieme ad occhio nudo, non essendoci più pareti divisorie: il frigidarium e l’apodyterium, lo spogliatoio. Come accennato anche dinanzi alla latrina è presente un mosaico con decorazioni di figure animali, delfini in particolare. Nei passaggi fra i diversi ambienti era presente un pavimento a mosaici decorato con figure geometriche, purtroppo in molte zone giunto fino a noi in condizioni precarie. E’ interessante notare come sia ancora oggi possibile non solo distinguere i dettagli costruttivi del complesso termale, ma anche in diversi punti parte del marmo che abbelliva e ricopriva le pareti, così come in altri punti pezzi di intonaco.

La pagina del complesso termale di via Terracina sul sito CIR Campania Beni Culturali

Nel 2004 uno dei mosaici che è riportato nel foto confronto appariva così: foto da facebook

Nel 1940 invece il complesso termale appariva così: 

(si ringrazia lo staff di Napoli Retrò ed in particolare Enza de Vita per avermi aiutato nel trovare foto meno recenti delle terme romane)

La cassa armonica della villa comunale restaurata… lavori completati. Com’era, com’è…

26 giovedì Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in giardini e parchi di Napoli, Napoli, restauro monumenti di Napoli

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cassa armonica di Napoli, restauro cassa armonica, restauro monumenti Napoli

villa-comunale-e-cassa-armonica
cassa-armonica-napoli-restaurata-particolare-1
cassa-armonica-napoli-restaurata-2017

Napoli, 26 gennaio 2017

E’ terminato il restauro della cassa armonica della villa comunale di Napoli.  Con diversi mesi di ritardo rispetto alla consegna prevista a causa della lunga polemica sul colore della corolla e la sostituzione dei pannelli trasparenti con quelli bicolore (che ha portato naturalmente anche ad un aggravio dei costi) il risultato del restauro è sotto gli occhi di tutti.  Come ho già scritto in passato, il percorso che ha portato al restauro (l’ultimo risaliva al 1989) è stato travagliato e pieno di polemiche a partire dalla messa in sicurezza dell’opera progettata da Alvino nel 2012.  A ottobre 2013 furono messi a bilancio oltre 400.000 euro per il restauro completo dell’opera.  I lavori erano quasi ultimati nel primo trimestre 2016, salvo poi essere bloccati per la questione del colore della corolla.

La struttura – come mostrato dalle foto comparative fra il 2012 ed oggi – era in condizioni pietose.  Sul colore si dibatterà ancora, dato che la cassa armonica dal 1877 ad oggi ha cambiato colore più volte… alternanza di colori dal forte contrasto chiaro /scuro (in origine), alternanza verde giallo (Come nel restauro del 1989), trasparenti (come negli anni ’70 ed ’80). Di sicuro a breve verrà finalmente restituita alla villa comunale un altro pezzo importante.   La villa tornerà al completo splendore solo però quando sarà pienamente accessibile, ovvero quando le aree di cantiere per i lavori della linea 6 e per il restauro della stazione zoologica Anton Dohrn saranno ultimati).

cassa-armonica-prima-e-dopo-restauro
restauro cassa armonica dal progetto a oggi
cassa-armonica-prima-e-dopo-restauro-1

Nel collage in basso a sinistra la villa comunale com’era fino al 2012, il progetto originale di Alvino, il progetto dei lavori di restauro approvato in origine (coi pannelli trasparenti) ed una foto d’epoca con la corolla in parte trasparente ed in parte bicolore.  In basso la foto risalente al 1972 (da un calendario, indicazione dell’autore dello scatto sul calendario: Andrea Angelini).

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foto da un calendario del 1972 (autore Andrea Angelini)  

 

 

Restaurato l’obelisco di Portosalvo (progetto Monumentando): ecco come è stato restaurato il monumento

10 giovedì Nov 2016

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli, restauro monumenti di Napoli

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monumentando, monumentando Napoli, portosalvo, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli

sdr

Napoli, 10 novembre 2016

Questa mattina appariva ancora coperto da un telo, in attesa che il monumento restaurato venga svelato alla presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

E’ l’obelisco di Portosalvo, un monumento che da almeno due lustri appariva imbrigliato a causa di problemi di staticità, simbolo insieme alla vicina chiesa ed alla fontana della maruzza della difficoltà di recuperare il patrimonio artistico/culturale che aveva Napoli fino a qualche tempo fa.

Da quando è stato inaugurato il progetto Monumentando, pur fra le critiche dei tanti eccellenti partenopei che avrebbero fatto diversamente, sicuramente meglio, di più e in minor tempo ( !!! ), questo è il sesto monumento recuperato ed altri sono già oggetto di lavori in corso.

Un dato non scontato, riuscire a far restaurare i monumenti a costo zero per la collettività, grazie ai proventi delle sponsorizzazioni pubblicitarie.

Proprio nella piccola isola in mezzo all’asfalto di Portosalvo l’esempio più evidente.  Se con Monumentando son stati recuperati la fontana della maruzza e l’obelisco, la curia è ancora alle prese con il (ben più oneroso) restauro della chiesa di Santa Maria di Portosalvo, un restauro che sarebbe dovuto iniziare nel 2009 con una formula simile (la ditta che si deve occupare del restauro avrebbe dovuto usufruire dei proventi delle pubblicità installate sulle impalcature ) ma che nel 2013 portò all’interruzione del rapporto in quanto il restauro, nella realtà, era in alto mare (fu un mezzo scandalo in quanto la società appaltatrice aveva avuto diversi monumenti da restaurare).

Giusto auspicare un maggiore rispetto dei tempi di consegna, assurdo cercare di affossare con critiche spesso sterili un progetto che sta portando al recupero di numerosi monumenti (nonché alla loro successiva manutenzione) senza che venga speso un euro da parte dell’amministrazione comunale.

Nel video pubblicato su youtube tutti i passaggi della complessa opera di restauro:

Ps

Ogni monumento di Napoli è parte integrante della storia della città. L’obelisco fu realizzato nel 1799 come simbolo di ritorno dei Borbone dopo la breve e sfortunata parentesi repubblicana. Non è un caso che i santi raffigurati siano San Gennaro, Sant’Antonio da Padova e San Francesco di Paola.

San Francesco di Paola era patrono del regno, mentre  Sant’Antonio  sostituì per un breve periodo San Gennaro come patrono di Napoli, in quanto San Gennaro fu “reo” di aver aderito alla rivoluzione giacobina, dato che nonostante il re fosse stato cacciato il santo aveva compiuto il miracolo dello scioglimento del sangue…

… secondo me aveva ragione San Gennaro…

Statua di San Gaetano, sta per partire il restauro della statua (progetto monumentando)

30 venerdì Set 2016

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, restauro monumenti di Napoli

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monumentando, monumentando Napoli, monumenti di Napoli, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli, San Gaetano

piazza-san-gaetano

Napoli, 30 settembre 2016

Monumentando, il progetto del comune che ha permesso e sta realizzando il recupero ed il restauro di 27 monumenti napoletani a costo zero per la cittadinanza, grazie alle installazioni pubblicitarie, arriva in piena agorà dell’antica Neapolis greco-romana.

Si apprende infatti che sta per iniziare il restauro della statua dedicata a Gaetano Thiene, il cui santuario si trova proprio a pochi passi dalla statua.   Sono al momento cinque i monumenti già restaurati e diversi i cantieri aperti, di cui alcuni in fase di ultimazione (l’obelisco di Portosalvo ad esempio).

Interessante riscoprire per l’occasione la storia travagliata del monumento, inizialmente progettato dal Fanzago e realizzato nella seconda metà del XVII secolo, modificato nel corso del secolo successivo fino a raggiungere l’attuale configurazione, con la statua del santo in metallo aggiunta a metà Settecento in sostituzione di quella originale. Dell’iniziale progetto restano il basamento ed i puttini.  Per un certo periodo si pensò anche di utilizzare la famosa colonna in marmo cipollino riscoperta durante gli scavi per il campanile del Duomo, progetto poi abbandonato. La colonna, parte integrante del monumento ai caduti in piazza Vittoria, è stata oggetto della prima opera di pulizia&restauro del progetto Monumentando.

 

Il video dentro le torri aragonesi di via Marina… dal degrado verso il recupero

14 giovedì Lug 2016

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli, restauro monumenti di Napoli

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Napoli, 17 luglio 2016

Le torri la Brava ed il Trono (nota anche come Spinella) erano dimenticate vestigia di epoche passate, parte integrante dell’antica cinta muraria aragonese (XV secolo) e del demolito Castello del Carmine, ridotte da anni a degradati spartitraffico, pieni di rifiuti e ricovero di senza fissa dimora.  Nell’ambito del progetto del comune di Napoli Monumentando, a costo zero per la cittadinanza, è previsto il restauro delle due torri e del vicino settecentesco vado del Carmine.  Con non pochi problemi il progetto va avanti, anche se in ritardo rispetto ai tempi previsti inizialmente.  Il video pubblicato sulla webtv del comune di Napoli  mostra il momento della riapertura degli accessi alle torri, chiusi da decenni, con le immagini che mostrano rifiuti e degrado. Il recupero di questi monumenti, fra l’altro totalmente finanziato dalle pubblicità installate sulle impalcature, costerà circa 600.000 euro, come ricordato dall’assessore Piscopo.   Va ricordato che il progetto Monumentando ha già portato al recupero di alcuni importanti monumenti da decenni in degrado, come le fontane del Seguro di piazza Mercato, la fontana delle zizze e la fontana della Maruzza, accanto al recupero di monumenti più appetibili da un punto di vista pubblicitario come la colonna spezzata di piazza Vittoria e la fontana del carciofo di piazza Trieste e Trento.

vadodelcarmine_torrespinella

Il vado del Carmine e le torri la Brava ed il Trono… archivio laboratorionapoletano.com 

 

Napoli: in piazza mercato restaurate le fontane del Securo (progetto Monumentando del comune )

19 martedì Apr 2016

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli, restauro monumenti di Napoli, Riqualificazione Napoli

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fontane del Securo, fontane di Napoli, monumentando, monumentando Napoli, piazza Mercato, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli

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19 aprile 2016

Son state svelate in settimana le rinate fontane-obelischi opera del Securo in piazza Mercato. Fino a pochi anni fa simbolo del degrado in cui si trova l’antica piazza che fu teatro di eventi fondamentali per la storia di Napoli (dalla decapitazione di Corradino di Svevia alla rivolta di Masaniello), le due fontane sono state ripulite dalle scritte, le fontanelle son tornate in funzione, i marmi son stati ripuliti e sono state ripristinate le teste delle quattro sfingi per ciascuna fontana, che già risultavano danneggiate nel 1939, anche se ancora presenti.

Le fontane sono state recuperate grazie al progetto del comune di Napoli Monumentando, a costo zero per la cittadinanza.

Monumento a Diaz: parte il restauro nell’ambito di Monumentando (progetto del comune)

26 venerdì Feb 2016

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli

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monumentando Napoli, monumenti di Napoli, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli

restauro monumento diaz

Napoli, 26/02/2016

Il monumento a Diaz alla Rotonda Diaz è ingabbiato, segno che sta per partire il restauro nell’ambito del progetto promosso dal comune di Napoli Monumentando.

Va ricordato che Monumentando è un progetto dell’amministrazione comunale che sta permettendo il restauro di 27 monumenti a costo zero per la cittadinanza, dato che ciascun restauro è finanziato dagli introiti delle pubblicità affisse sui monumenti durante i lavori.

Ad esempio sono già stati ristrutturati i seguenti monumenti: fontana del carciofo, fontana della maruzza, fontana delle zizze, Colonna Spezzata in piazza Vittoria.

Sono aperti i cantieri ed in fase di restauro: Torri la Brava ed il Trono e vado del Carmine, ponte di Chiaia, obelisco di Portosalvo.

 

 

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