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Diario napoletano

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Archivi tag: monumenti di Napoli

Svelato il San Gaetano restaurato dal comune di Napoli a costo zero (monumentando)

08 sabato Apr 2017

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, restauro monumenti di Napoli

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monumentando Napoli, monumenti di Napoli, San Gaetano

statua di san gaetano restaurata5
statua di san gaetano restaurata

Napoli, 8 aprile 2017

Aggiornamento:  l’inaugurazione è prevista per giovedì 13 aprile alle ore 10.00, alla presenza del Sindaco Luigi de Magistris e dell’Assessore all’Urbanistica Carmine Piscopo, 

E’ stato svelata da qualche giorno la statua di San Gaetano restaurata nell’ambito del progetto monumentando del comune di Napoli a costo zero per la cittadinanza.  Il culto di San Gaetano è molto sentito nella zona (difatti le associazioni religiose hanno organizzato per questa mattina una sorta di processione per festeggiare lo “svelamento” del momumento restaurato).   La statua verrà inaugurata fra alcune settimane

A parte le solite polemiche sul progetto, sottolineando che il restauro è stato effettuato nell’arco di qualche mese, come già scritto a inizio restauro, è interessante riscoprire per l’occasione la storia travagliata del monumento, inizialmente progettato dal Fanzago e realizzato nella seconda metà del XVII secolo, modificato nel corso del secolo successivo fino a raggiungere l’attuale configurazione, con l’attuale statua del santo in metallo aggiunta a metà Settecento in sostituzione di quella originale. Dell’iniziale progetto restano il basamento ed i puttini.  Per un certo periodo si pensò anche di utilizzare la famosa colonna in marmo cipollino riscoperta durante gli scavi per il campanile del Duomo, progetto poi abbandonato. La colonna, parte integrante del monumento ai caduti in piazza Vittoria, è stata oggetto della prima opera di pulizia&restauro del progetto Monumentando.

statua di san gaetano restaurata4
statua di san gaetano restaurata3
statua di san gaetano restaurata2
statua di san gaetano restaurata1

 

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Il monumento a Diaz restaurato e un pensiero ai vandali….

22 mercoledì Mar 2017

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli, restauro monumenti di Napoli

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monumentando, monumentando Napoli, monumenti di Napoli, monumento a Diaz, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli

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Napoli, 22 marzo 2017

Questa mattina alle ore 11,30 verrà presentato alla cittadinanza il monumento a Diaz restaurato nell’ambito del progetto Monumentando, a costo zero per la cittadinanza.   Il foto confronto fra com’era il monumento prima del restauro e come è oggi mostra il tanto lavoro fatto.

C’è un però.

A guardare bene il monumento, aguzzando la vista e soffermandosi su determinati punti, si scorgerà, soprattutto alla base (oggetto di un ulteriore passaggio da parte dei restauratori nelle ultime settimane), ancora qualche segno degli atti vandalici.

Una traccia, un alone…  Perché l’atto vandalico, la scritta, il graffito lasciano comunque il segno.

Non dimentico le parole ascoltate alcuni anni fa di un restauratore durante una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza contro i graffiti vandalici: per quanto si possa lavorare, ripulire e restaurare… qualche segno, qualche traccia dell’atto vandalico resterà sempre, indelebile.   Questo perché i materiali spesso, essendo porosi, assorbono vernici e pitture o perché in alcuni casi si rischierebbe di danneggiare di più con l’opera di pulizia utilizzando metodi troppo aggressivi.

 

Vicolo San Gaudioso e quel che resta dell’antichissimo complesso

29 domenica Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli

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centro antico di Napoli, monumenti di Napoli, vico San Gaudioso, vicoli di Napoli

vico-san-gaudioso-napoli
zilda-murales-complesso-san-gaudioso-napoli
complesso-di-san-gaudioso

Napoli, 29 gennaio 2017

Risalendo per l’antico cardo (via Nilo – via Atri) oltre il decumano superiore, vicolo San Gaudioso nasconde quel che resta di un ricchissimo ed antichissimo complesso monastico, che aveva dato il nome alla strada.  Il complesso fu fondato nel V secolo dal vescovo africano Settimio Celio Gaudioso, Sant’Agnello ne fu abate.  Il complesso conobbe grande fortuna e ricchezza fra il XVI e XVII secolo, quando l’intera insula religiosa fu ampliata ed abbellita.  La scala e l’arco di ingresso, realizzati da Cosimo Fanzago, unici resti del complesso, ne sono testimonianza.  La chiesa fu distrutta nel 1799 durante i moti che portarono alla fondazione della repubblica partenopea, mentre il monastero – divenuto nel frattempo prima osservatorio e poi dal 1830 sede di clinica universitaria – fu abbattuto negli anni ’20 del XX secolo per realizzare la nuova sede del Policlinico.

Sotto l’arco d’ingresso, un po’ danneggiato dal tempo, è ancora riconoscibile il passaggio di Zilda (l’opera dello street artist si chiama “meditazione”).

fonti:  Napoligrafia e wikipedia

Dove si trova il complesso di San Gaudioso (google maps)

La cappella Pontano, un gioiello del Rinascimento napoletano

23 lunedì Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli

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Cappella Pontano, decumani, monumenti di Napoli

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Napoli, 22 gennaio 2017

Sobria ed armonica, la cappella Pontano è uno dei monumenti simbolo del Rinascimento napoletano. E’ descritta come la  Fu fatta erigere nel 1490 dall’umanista Giovanni Pontano come tempio funerario della moglie.   La cappella, il cui esterno è interamente in piperno, conserva al suo interno ancora in buone condizioni il bel pavimento maiolicato di fattura partenopea o fiorentina.  La stessa attribuzione della cappella è ad oggi incerta. Le tante epigrafi presenti nella cappella furono volute e dettate dallo stesso Pontano. L’attuale struttura si presenta come da restauro della seconda metà del XVIII secolo.

pavimento-cappella-pontano
cappella-pontano-interno1

Per maggiori dettagli sulla cappella si rimanda al sito della pietrasanta

Le cupole delle chiese di Napoli dai tetti del centro antico… difficile riconoscerle tutte…

11 venerdì Nov 2016

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli

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chiese di Napoli, cupole delle chiese di Napoli, fotografie di Napoli, immagini di Napoli, monumenti di Napoli, Napoli dai tetti, Spaccanapoli

cupole-campanili-e-chiese-dai-tetti-di-spaccanapoli
la-cupola-nella-finestra-san-gennaro
cupole-di-napoli-dai-tetti-di-spaccanapoli

Napoli, 11 Novembre 2016

Napoli è la città delle 500 chiese, il centro antico è un luogo in cui epoche storiche, monumenti e culture si sono stratificati, sovrapposti, sostituiti nel corso dei secoli e dei millenni.  Salire su uno dei tetti del centro antico ed affacciarsi non permette solo di ammirare da una visuale particolare uno dei patrimoni dell umanità, ma anche di (ri)scoprire cupole seminascoste dai palazzi, campanili ed altro.

Provate a vedere se riuscite ad associare cupole e chiese, viste dall’alto… senza utilizzare google maps… Io non sono riuscito ad individuarle tutte senza usufruire dell’aiutino…

Prima foto

In primo piano è la copertura di San Nicola al Nilo (non una vera e propria cupola), poco oltre occupa buona parte della fotografia è occupata dal complesso  di San Gregorio Armeno: in evidenza è la cupola maiolicata, si nota il chiostro e fra i palazzi appare anche il restaurato campanile. Sulla sinistra sono il campanile e la chiesa di San Lorenzo Maggiore, mentre sullo sfondo è difficile non riconoscere il profilo della facciata (moderna) del duomo di Napoli nonché la cupola della real cappella del tesoro di San Gennaro.

Seconda foto

In primo piano è la cupola della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Dietro di questa, centralmente, è la cupola della chiesa di San Giorgio Maggiore, sulla destra quella di San Severo al Pendino, mentre sullo sfondo si riconosce il profilo della chiesa di Sant’Agostino alla zecca con la cupola ed il campanile ancora in fase di restauro. La cupola in fondo, dietro quella di San Giorgio Maggiore, è addirittura quella della basilica della Santissima Annunziata.

terza foto.

Una sola cupola nella finestra, dai tetti di un palazzo di via Paladino…  è la cupola della real cappella del tesoro di San Gennaro.

 

Statua di San Gaetano, sta per partire il restauro della statua (progetto monumentando)

30 venerdì Set 2016

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, restauro monumenti di Napoli

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monumentando, monumentando Napoli, monumenti di Napoli, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli, San Gaetano

piazza-san-gaetano

Napoli, 30 settembre 2016

Monumentando, il progetto del comune che ha permesso e sta realizzando il recupero ed il restauro di 27 monumenti napoletani a costo zero per la cittadinanza, grazie alle installazioni pubblicitarie, arriva in piena agorà dell’antica Neapolis greco-romana.

Si apprende infatti che sta per iniziare il restauro della statua dedicata a Gaetano Thiene, il cui santuario si trova proprio a pochi passi dalla statua.   Sono al momento cinque i monumenti già restaurati e diversi i cantieri aperti, di cui alcuni in fase di ultimazione (l’obelisco di Portosalvo ad esempio).

Interessante riscoprire per l’occasione la storia travagliata del monumento, inizialmente progettato dal Fanzago e realizzato nella seconda metà del XVII secolo, modificato nel corso del secolo successivo fino a raggiungere l’attuale configurazione, con la statua del santo in metallo aggiunta a metà Settecento in sostituzione di quella originale. Dell’iniziale progetto restano il basamento ed i puttini.  Per un certo periodo si pensò anche di utilizzare la famosa colonna in marmo cipollino riscoperta durante gli scavi per il campanile del Duomo, progetto poi abbandonato. La colonna, parte integrante del monumento ai caduti in piazza Vittoria, è stata oggetto della prima opera di pulizia&restauro del progetto Monumentando.

 

Monumento a Diaz: parte il restauro nell’ambito di Monumentando (progetto del comune)

26 venerdì Feb 2016

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli

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monumentando Napoli, monumenti di Napoli, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli

restauro monumento diaz

Napoli, 26/02/2016

Il monumento a Diaz alla Rotonda Diaz è ingabbiato, segno che sta per partire il restauro nell’ambito del progetto promosso dal comune di Napoli Monumentando.

Va ricordato che Monumentando è un progetto dell’amministrazione comunale che sta permettendo il restauro di 27 monumenti a costo zero per la cittadinanza, dato che ciascun restauro è finanziato dagli introiti delle pubblicità affisse sui monumenti durante i lavori.

Ad esempio sono già stati ristrutturati i seguenti monumenti: fontana del carciofo, fontana della maruzza, fontana delle zizze, Colonna Spezzata in piazza Vittoria.

Sono aperti i cantieri ed in fase di restauro: Torri la Brava ed il Trono e vado del Carmine, ponte di Chiaia, obelisco di Portosalvo.

 

 

Napoli: il borgo dei Vergini ed un pezzetto di Sanità, il barocco napoletano ed il palazzo dello Spagnuolo

18 giovedì Feb 2016

Posted by Fabrizio Reale in immagini di Napoli, luoghi da fotografare a Napoli, Napoli, turismo a Napoli

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archeologia nascosta a Napoli, barocco napoletano, borgo dei Vergini, monumenti di Napoli, palazzi di Napoli, Sanità

napoli palazzo dello spagnuolo ai verginiNapoli, 18 febbraio 2016

Ho deciso di riproporre e riorganizzare in maniera organica alcuni percorsi alla (ri)scoperta di Napoli proposti su altri miei blog (laboratorionapoletano.com ma anche Wonder of Naples).  Prima tappa il borgo dei Vergini e un pezzetto del rione Sanità.

Quando si vuole descrivere con un esempio la profonda stratificazione culturale, artistica e sociale che caratterizza la città di Napoli,  si può citare il borgo dei Vergini.   Nell’antichità questa zona, situata appena fuori la cinta muraria greca (parte dell’ attuale via Foria), fu adibita a luogo di sepoltura, dato che qui fu costruita la necropoli della Neapolis greca, fin dal IV-III secolo a.C. come mostrano le testimonianze archeologiche.  Per poter ammirare gli ipogei ellenistici si può contattare l’associazione culturale Celanapoli che organizza interessantissime visite guidate, durante le quali, fra l’altro,  sarà possibile entrare dall’alto, passando per un basso, in una delle antiche tombe.

ipogeo-ellenistico-napoli-bassorilievoA causa del fenomeno delle “lave”, veri e propri torrenti generati in massima parte dalle acque piovane che copiosamente scendevano dalle colline, nel corso dei secoli si accumularono metri e metri di terra e materiali rocciosi, facendo perdere le tracce dell’antico utilizzo. Il borgo dei Vergini (il nome stesso deriva da antichi miti ellenici) fu quindi costruito su antichissimi reperti nel corso del Medioevo e  conobbe il massimo splendore in età moderna, fra la fine del XVII secolo ed il XVIII secolo, quando divenne simbolo del barocco napoletano. Accadde infatti che appena fuori le mura della città diversi nobili e patrizi partenopei iniziarono a restaurare o costruire le proprie dimore,  lontano dal caos dei vicoli della città ma comunque a poche centinaia di metri dalle porte di Napoli.  Allo stesso modo furono tante le chiese ad essere costruite o rinnovate.  Con la costruzione della reggia di Capodimonte, poi, la strada che passava fra il borgo dei Vergini e l’attuale rione Sanità divenne per circa mezzo secolo l’unico percorso di collegamento fra i due palazzi reali.  I nobili fecero a gara per realizzare palazzi dall’architettura sempre più spinta e magnificente, vi lavorarono per restaurare palazzi precedenti e costruire nuove chiese architetti del calibro di Ferdinando Sanfelice (che elesse a pochi passi dai Vergini, nel rione Sanità,  la propria dimora) e Luigi Vanvitelli. Il periodo di massimo splendore del borgo non durò però a lungo, perché con la costruzione del ponte della Sanità (il ponte dei francesi) ad opera di Murat a inizio XIX secolo, il tortuoso cammino che portava attraverso i Vergini a Capodimonte divenne sempre meno utilizzato, i sontuosi palazzi divennero proprietà divise fra sempre più persone, cadendo in alcuni casi in situazioni di profondo degrado. Oggi il borgo dei Vergini è un colorato mercato popolare a cielo aperto ed il rione della Sanità di cui fa parte meriterebbe di essere meta principale del turismo per le antichissime radici o per i monumenti presenti piuttosto per fatti di cronaca nera e come esempio di degrado.

palazzo dello spagnuolo a napoli borgo VerginiFra tutti i palazzi e le costruzioni presenti in zona, il più noto è il palazzo dello Spagnuolo (o dello spagnolo),  considerato opera di Ferdinando Sanfelice.  Particolarità di questo capolavoro dell’architettura barocca  è la grande scalinata detta “ad ali di falco”,  adornata con stucchi in stile rococò  , la più celebre fra le tante scalinate a doppia rampa realizzate in quegli anni (altri esempi quella di palazzo Sanfelice,  quella di palazzo Trabucco).  All’interno del palazzo prima o poi verrà inaugurato il museo dedicato al grande Totò.

napoli palazzo dello spagnuolo fish eyeDel resto il grande Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, noto a tutti come Totò ebbe i natali a poca distanza, in via Santa Maria Antesaecula, il 15 febbraio del 1898, come ancora oggi ricorda una lapide allingresso del palazzo.

lapide casa natale di TotòTornando a via Vergini, non si può notare che vi si affacciano numerose chiese, molte delle quali di origine antica, spesso ricostruite su strutture preesistenti ritrovatesi al di sotto del livello stradale a causa del fenomeno delle lave dei Vergini.  Fra queste, oltre a Santa Maria dei Vergini (quasi distrutta a causa dei bombardamenti durante la II guerra mondiale), si segnalano Santa Maria Succurre Miseris, costruita su pianta originaria del trecento nel ‘700 su progetto di Ferdinando Sanfelice nonchè la chiesa delle missioni ai Vergini, progettata da Luigi Vanvitelli.

Chiesa di Santa Maria Succurre Miseris ai Vergininapoli chiesa dei missionari di san vincenzo vergini A poca distanza da via Vergini, all’inizio di via Sanità, tappa d’obbligo è la dimora del grande architettoFernando Sanfelice, architetto autore di riferimento del barocco napoletano.   Dalla costruzione del nuovo edificio e restauro di quel che c’era in origine accanto nacque palazzo Sanfelice, splendido esempio di architettura civile del XVIII secolo, oggi purtroppo in stato di avanzato degrado.

Dall’esterno il palazzo presenta due portali gemelli, ciascuno sormontato da due sirene che mescolano il mito greco (hanno le ali) e quello latino (hanno la coda di pesce), ciascuno con una lapide a ricordare quale palazzo era stato restaurato e quale costruito ex novo, motivando con la salubrità del luogo (EXIMIAM LOCI SALUBRITATEM) appena fuori le mura della città (che arrivavano a via Foria allora come in antichità) la scelta.
All’interno i due cortili sono profondamente differenti, il primo con un “falso” ottagono come base,  dotato di una scalinata a doppia elica tanto bella quanto attualmente in stato di avanzato degrado, il secondo, rettangolare, con l’ampia scalinata ad ali di falco, scenograficamente  esaltante quasi al pari di quella di palazzo dello spagnuolo, che sarebbe stata realizzata alcuni lustri dopo.
Per immaginare quanto dovesse essere grandioso il palazzo, basti pensare che all’interno ospitava affreschi di Solimena e sculture di Sammartino.  Oggi si vede ben poco del fasto antico. Altre fotografie di palazzo Sanfelice su laboratorionapoletano.com

palazzo Sanfelice alla Sanitàpalazzo sanfelice particolare1

La fontana di Monteoliveto ripulita da volontari, bella notizia con polemiche

26 lunedì Gen 2015

Posted by Fabrizio Reale in inciviltà a Napoli, Napoli

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monumenti di Napoli, recupero monumenti, vandali a Napoli

la fontana di Monteoliveto ripulitaNapoli, 26 gennaio 2015 #13

L’altro giorno un gruppo di volontari, su iniziativa del gruppo Sii Turista della Tua città, si è armato di guanti e tanta buona volontà ed ha di fatto ripulito la fontana di Monteoliveto, uno dei monumenti di Napoli in assoluto più vandalizzati da scritte di ogni tipo.  Un gesto di cittadinanza attiva che ha raccolto numerosi consensi in rete ed incredibilmente è passato quasi inosservato sui media locali. Un gesto che, al di là del significato intrinseco e del risultato raggiunto, ha scatenato anche non poche polemiche, a causa di alcuni fattori che non si possono non approfondire.

E’ indubbio che in casi come questi la voglia di fare del bene senza però conoscere alcune regole basilari porta a commettere errori. Alcuni post pubblicati su facebook dagli stessi organizzatori non possono passare inosservati, dato che l’invito era quello di munirsi di RETINE per pulire marmi vecchi di secoli ed una fontana che, al di là dello stato di degrado, è un importante monumento del XVII secolo napoletano.

Sii Turista Della Tua Città

Alleati con noi il 24 gennaio e scendi in strada alle ore 18:30 a Piazzetta trinità maggiore ( MONTEOLIVETO ) armati di guanti no-usa e getta, panni per lavare, 2 pacchi di retine a testa, un secchio, 2 pacchi di spugne. Il diluente lo portiamo noi.
Essere napoletano è meraviglioso!
Militare con Amore
Sii Turista Della Tua Città!

Lo stesso presidente della municipalità, alla lettura di questo messaggio, si è in parte dissociato, condividendo l’idea ma non il modo con cui è stata ottenuta.  Altri, in rete, hanno avviato lunghe diatribe non sempre costruttive.

Sta di fatto che gli organizzatori, su mia richiesta, hanno specificato, seppur con tono polemico, che

Sii Turista Della Tua Città [….]
Si possono tranquillizzare le persone che hanno così a cuore le fontane di Napoli a tal punto ancora da scrivere che vogliono sapere cosa abbiamo utilizzato. Abbiamo utilizzato:
Impacchi di bicarbonato (naturale quindi), diluenti, tutti miscelati con acqua per renderli meno aggressivi, spugnette e retine sono state utilizzate solo dove la situazione era critica e la pittura non andava via.
Se avete dubbi o critiche da muovere, v’invitiamo ad andare presso la fontana e vedere come è tornata pulita, splendente e bella!
A noi non piace chi si lamenta e crea scocciature.
Noi siamo attivi e costruttivi e cosa fondamentale pratici!

Solo in serata del 26 gennaio è stato chiarito che l’intervento è stato coordinato da restauratori di professione.  Quel che mi preme sottolineare è che interventi di questo tipo, di grande importanza, vanno fatti di concerto con le istituzioni in quanto una cosa è pulire un arredo urbano, altra cosa è mettere mano ad un monumento storico di grande valore.

La fontana di Monteoliveto era in condizioni pietose ed a breve (chissà… quando) sarebbe stata ripulita nell’ambito del progetto Monumentando, di sicuro però pensare che siano state utilizzate retine, ancorché “dove la situazione era critica”, mi lascia non poco basito.

Pur non essendo in alcun modo esperto di restauro, ricordo ancora le poche nozioni che mi sono state impartite quando mi son cimentato nella rimozione delle scritte vandaliche dalle panchine e fioriere di piazza Borsa (arredo urbano del XXI secolo): pennelli, solventi particolari scelti da restauratori, carta e tanto olio di gomito…  nessuna retina…

Rimozione graffiti in piazza Borsa

Rimozione graffiti in piazza Borsa (2013)

La mia speranza è che le mie preoccupazioni siano eccessive e che si possa valutare solo l’aspetto positivo della cosa (la pulizia della fontana, finalmente).

Bisogna però stare molto attenti in tali operazioni, in quanto una pulizia troppo audace può danneggiare un monumento ancora di più rispetto alla scritta vandalica stessa, questo è un particolare che non va mai trascurato.

Spero che nei prossimi giorni qualcuno che abbia un minimo di competenze sulla cosa possa intervenire, in modo tale da dare giusta gloria ai volontari oppure da cercare di spiegare se vi siano stati errori.

Aggiornamento.

Sulla questione è intervenuto nuovamente anche il consigliere municipale Pino de Stasio (delega al patrimonio UNESCO), che ha contattato direttamente l’assessore Clemente, che era presente all’iniziativa:

[…] Anche io ero preoccupato pur difendendo l’iniziativa che ha rimesso in moto un sostanziale stallo del progetto Monumentando.Ho sentito l’Assessora Clemente che mi ha rassicurato confermando che tutto è stato fatto in presenza di restauratori e che i ragazzi seguivano il protocollo di ripulitura per il caso di specie.Tutto è stato fatto a costo zero ed i ragazzi, per ore ,hanno anche sensibilizzato i tanti gruppi di ragazze e ragazzi che osservavano attivamente il lavoro che si stava eseguendo.

Qualche dubbio resta, ma si tratta di una nota che tranquilizza.

In data 27 gennaio è giunta anche la nota ufficiale della II municipalità che, prendendo atto dell’opera di pulizia effettuata da parte di volontari, ha richiesto al comune di modificare leggermente le specifiche del progetto Monumentando per quanto riguarda la fontana di MOnteoliveto, prevedendo di destinare parte degli euro stanziati alla realizzazione di una recinzione protettiva.

Aggiornamento del 29 gennaio:

Pare che la Soprintendenza abbia comunicato in via informale alla II Municipalità che la pulizia è stata effettuata in assenza di restauratori accreditati (il che non significa che non vi fossero) e che le retine utilizzate potrebbero aver creato danni al monumento…


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