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Napoli, 13 giugno 2016
L’Italia ha bisogno di Napoli, di un luogo che deve essere descritto come infernale dai media, pieno di problemi, dalla pessima qualità della vita. Lo scopo è quello di avere un tranquillo viatico ai problemi delle proprie città (riprendendo le parole di Maurizio de Giovanni all’apertura della campagna elettorale di de Magistris)… c’è sempre Napoli che sta peggio…
Allo stesso modo Napoli ha bisogno di Scampia, della Scampia di Gomorra, delle piazze di spaccio, del degrado assoluto, delle vele e delle faide di camorra. Come se Scampia non fosse Napoli, come se Napoli non fosse Italia. Eppure la realtà è differente.
In questi mesi ho conosciuto tanti cittadini attivi (quelli veri, non quelli a chiacchiere) dell’ottava municipalità (Chiaiano-Piscinola-Marianella-Scampia), tante persone il cui attivismo civico nei confronti del proprio pezzo di città dovrebbe essere esportato in altri quartieri, a partire dal centro storico della città.
Scampia in questi mesi è stato anche un interessantissimo laboratorio politico grazie al caparbio lavoro di persone come Rosario di Lorenzo che han messo da parte ogni personalismo per portare avanti l’idea di un’assemblea popolare dell’Ottava Municipalità. Da quest’ assemblea, che unisce diverse realtà associative territoriali, comitati, singoli cittadini, sono stati individuati nomi di candidati (fra cui la candidata a presidente di municipalità Maria de Marco) e numerose proposte programmatiche.
Comitato Vele, Gridas, Resistenza Anticamorra, Ciro Vive ma anche comitati incentrati sulla tutela del verde pubblico come quello legato al giardino di Melissa si sono incontrati nove volte in poco più di due mesi per discutere del futuro di Scampia e più in generale dell’Ottava municipalità.
Non è un caso che anche in Ottava Luigi de Magistris sia riuscito a ribaltare i numeri di cinque anni fa, risultando il candidato sindaco più votato sia a Scampia, sia a Chiaiano sia a Piscinola (per pochissimi voti in questo caso).
Non è un caso che il comitato Vele sia sceso in strada con de Magistris come non è un caso che la mamma di Ciro Esposito e l’associazione Ciro Vive siano stati al fianco di de Magistris anche in occasione della consegna dei nuovi alloggi di case popolari a Scampia.
Scampia non è solo terra di camorra, come anche i fan di Lettieri vorrebbero indurre a pensare (In un discutibilissimo post scrivono che la “camorra vuole de Magistris” solo perché il sindaco ha preso più voti di Lettieri in determinati quartieri…).
Scampia in gran parte non è terra di camorra… bisogna far sì che nell’opinione pubblica non valga più l’equazione Scampia = camorra, ma bisogna dare sempre più fiducia e spazio alla maggioranza silenziosa di queste terre ed a chi, come le associazioni e comitati sopra citati, sta facendo tanto per il territorio.
Un motivo in più per votare de Magistris domenica 19 giugno al ballottaggio contro Lettieri, perché serve un sindaco vicino alle forze positive di questa città!!!