
AGGIORNAMENTI dal 15 agosto sul divieto di balneazione in penisola sorrentina (clicca per link al post di agosto)
Napoli, 27 aprile 2015
Come di consueto, l’ARPA Campania ha aggiornato la mappa della balneazione della Regione Campania con i primi risultati dei prelievi effettuati ad aprile 2015, segnando di fatto l’inizio della stagione balneare. Anche se i divieti di balneazione spettano ai sindaci dei comuni interessati, è sicuramente ben poco conveniente fare il bagno negli specchi d’acqua indicati come non balneabili sulla mappa interattiva dell’ARPA Campania, sul cui sito sono indicati anche tutti i riferimenti normativi che stabiliscono la balneabilità di una zona costiera ed il giudizio di idoneità di inizio stagione balneare.
Come ogni anno ci tengo a ricordare che l’analisi riguarda DUE parametri batteriologici: escherichia coli ed enterococchi intestinali, che sono visti come indicatori di contaminazione fecale.
Ma sotto quali auspici inizia la stagione balneare 2015?
In provincia di Napoli sono tante le zone costiere di nuova classificazione, zone in cui negli anni scorsi era in vigore il divieto di balneazione ma che le analisi hanno ripetutamente dato esiti favorevoli: buona parte delle spiagge di Torre del Greco, una a Castellammare di Stabia ed una a Torre Annunziata, alcuni tratti costieri a Pozzuoli e Licola. Di sicuro un segnale positivo, sperando che i dati di quest’anno vadano a confermare il trend.
Dove invece è vietata o comunque sconsigliata la balneazione?
In alcune zone di Pozzuoli, in corrispondenza del depuratore di Cuma, e Licola, a San Giovanni a Teduccio e Pietrarsa, in diverse zone di costa a Torre Annunziata e Castellammare.
Fra i simboletti di “balneazione sconsigliata” spicca, come purtroppo accade a inizio stagione balneare da troppi anni, il simboletto di qualità dell’acqua scarsa a Marina Grande a Sorrento, anche se, a differenza di quanto accaduto nel 2014 e 2013, i risultati delle analisi dei primi campioni presi ad aprile 2015 hanno dato esito favorevole.
Eccellente la qualità delle acque di tutti i tratti costieri di di Capri, Ischia e Procida nonché quelle di Massa Lubrense e Vico Equense.
E Napoli? Escluse le aree di Bagnoli e quelle portuali, in cui vige il divieto di balneazione per motivi differenti dall’inquinamento da colibatteri fecali, il divieto di balneazione vige a San Giovanni a Teduccio e Pietrarsa. La qualità delle acque di Posillipo è definita dall’ARPA Campania eccellente, mentre quella del lungomare partenopeo (via Caracciolo e via Nazario Sauro) secondo la nuova classificazione è definita “buona” e non più “eccellente” come in passato. Va comunque sottolineato, dato che tutto quel che riguarda via Caracciolo scatena polemiche, che l’ultimo esito sfavorevole a via Caracciolo risale all’aprile 2011 e per trovarne un altro bisogna tornare indietro al 2007… due campioni sfavorevoli rispetto a decine di valori positivi.
Per quanto riguarda infine la costiera amalfitana, la balneazione è sconsigliata ad Atrani e buona parte del tratto costiero di Vietri sul Mare, mentre Cetara, parte della spiaggia di Maiori ed un pezzo di costa di Vietri sono indicate come di nuova classificazione, insieme alla marina grande di Amalfi.