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Diario napoletano

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Archivi tag: degrado a Napoli

Salviamo i mosaici delle terme romane di via Terracina (foto confronto 2012-2017)

12 domenica Feb 2017

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, restauro monumenti di Napoli

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archeologia nascosta a Napoli, area archeologica, degrado a Napoli, recupero monumenti, restauro monumenti Napoli, terme romane di via Terracina

salviamo-il-mosaico-delle-terme-romane-di-via-terracina
terme-romane-via-terracina-condizione-mosaici

Napoli, 13 febbraio 2017

Via Terracina, Fuorigrotta, Napoli. I mosaici del pavimento del complesso termale di epoca romana lentamente spariscono invasi  da muschi ed erbacce, danneggiati e totalmente soggiogati dagli agenti atmosferici.

Il confronto fotografico fra mie foto del 2012 e quelle scattate ieri da Orlando Catalano durante una passeggiata del gruppo Conosciamo Napoli e la Campania è impietoso: in alcuni casi animali e divinità marine sono letteralmente sparite, nascosti nel verde.

Il sito è gestito dai volontari del Gruppo Archeologico Napoletano, che provvedono all’apertura periodica del sito archeologico ma che evidentemente non possono sostituirsi alla Soprintendenza nelle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria del sito.

E’ importante che il sito archeologico sia costantemente ripulito e che venga evitato che i visitatori possano passeggiare distrattamente sui mosaici.   Bisogna intervenire quanto prima per salvare i mosaici.

Da Mini guida fotografica delle terme romane di via Terracina (da laboratorionapoletano.com, 2012):

mosaico-delle-terme-romane-di-via-terracina-foto-2012
terme-romane-di-via-terracina-2012
terme-romane-di-via-terracina-2012_1

Venute alla luce verso la metà degli anni’30 durante i lavori per la costruzione della Mostra d’Oltremare, le terme romane di via Terracina per troppi anni hanno fatto parte di quella non trascurabile porzione del patrimonio artistico-culturale della città di Napoli celato a residenti e turisti.  Il sito archeologico èdi grande interesse, non solo per la possibilità di discernere i diversi ambienti (frigidarium, tepidarium, calidarium, spogliatoi, latrine, etc.) quanto per la presenza dei bei mosaici sui pavimenti di molte delle stanze. Come descritto sul sito del GAN (Gruppo Archeologico Napoletano) il tema dominante di tali raffigurazioni è dato dall’incontro e dalle successive nozze tra Poseidon ed Anfitrite a cui partecipa tutto l’universo marino. E’ ancora oggi possibile discernere, nonostante il cattivo stato di conservazione, delfini (anche nella latrina) ed animali marini, nereidi e  tritoni,  figure antropomorfe ed animali mitologici. le due stanze maggiormente decorate sono adiacenti ed oggi visibili insieme ad occhio nudo, non essendoci più pareti divisorie: il frigidarium e l’apodyterium, lo spogliatoio. Come accennato anche dinanzi alla latrina è presente un mosaico con decorazioni di figure animali, delfini in particolare. Nei passaggi fra i diversi ambienti era presente un pavimento a mosaici decorato con figure geometriche, purtroppo in molte zone giunto fino a noi in condizioni precarie. E’ interessante notare come sia ancora oggi possibile non solo distinguere i dettagli costruttivi del complesso termale, ma anche in diversi punti parte del marmo che abbelliva e ricopriva le pareti, così come in altri punti pezzi di intonaco.

La pagina del complesso termale di via Terracina sul sito CIR Campania Beni Culturali

Nel 2004 uno dei mosaici che è riportato nel foto confronto appariva così: foto da facebook

Nel 1940 invece il complesso termale appariva così: 

(si ringrazia lo staff di Napoli Retrò ed in particolare Enza de Vita per avermi aiutato nel trovare foto meno recenti delle terme romane)

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Il degrado di Palazzo Penne

02 venerdì Dic 2016

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli

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degrado a Napoli, palazzo Penne, recupero monumenti

degrado interno di palazzo Penne, dal video di Pino de Stasio
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degrado interno di palazzo Penne, dal video di Pino de Stasio
degrado interno di palazzo Penne, dal video di Pino de Stasio
degrado interno di palazzo Penne, dal video di Pino de Stasio
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degrado interno di palazzo Penne, dal video di Pino de Stasio
degrado interno di palazzo Penne, dal video di Pino de Stasio
palazzo+penne+napoli

Napoli, 2 dicembre 2016

Due video realizzati dal consigliere municipale Pino de Stasio mettono nuovamente in primo piano lo stato di degrado in cui si trova l’interno del rinascimentale palazzo Penne.

Solo tre anni fa era restituito ad antica bellezza lo stupendo portale d’ingresso, nell’ambito di un progetto di restauro che avrebbe dovuto prevedere il recupero dell’intero stabile finanziato con 13 milioni di euro di fondi POR FESR 2007-2013, come annunciato a suo tempo dall’assessore Cosenza.

Il palazzo, come ricordato anche su wikipedia, fu acquistato nel 2002 dalla regione Campania, per salvarlo dal degrado. Da allora e fino al 2013 solo annunci ed anche un’inchiesta giudiziaria (conclusa con assoluzione per Bassolino e gli altri imputati)… poi quella che sembrava la svolta nel 2013 con il restauro del portale.. da invece allora poco o nulla è cambiato.  Nel maggio 2015 vi fu anche una conferenza organizzata sul tema, poi il silenzio.

L’interno, come mostrano le immagini estratte dal video realizzato questa mattina da Pino de Stasio, è in condizioni pietose, con buona parte dell’edificio inagibile, crollo di cornicioni e crescita di piante nel cortile.

Palazzo Penne, va ricordato, è uno dei rari esempi di architettura civile angioina in città, insieme a palazzo Diomede Carafa. Fu fatto costruire nel 1406 da Antonio Penne, segretario di re Ladislao, in prossimità di uno degli ingressi della città per chi proveniva da mare.

 

La devastazione della fontana di Monteoliveto dopo il sabato sera…

13 domenica Set 2015

Posted by Fabrizio Reale in degrado a Napoli, inciviltà a Napoli

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atti vandalici sui monumenti, degrado a Napoli, fontana di Monteoliveto, graffiti vandalici

Degrado fontana di Monteoliveto scritte vandalicheNapoli, 13 settembre 2015

La mia domenica mattina era iniziata bene: avevo incontrato due operatori ecologici lungo la strada (un mezzo miracolo per Napoli).  All’arrivo in piazza Monteoliveto però, come troppo spesso accade, le sensazioni positive sono andate letteralmente a farsi benedire ed è subentrata la solita incazzatura.  Un unico operatore ecologico doveva fronteggiare da solo alla devastazione lasciata dai nuovi barbari: i ragazzi che il sabato sera si affollano intorno alla fontana di Monteoliveto.

Lo spettacolo era triste, degradante, offensivo nei confronti di chi vive a Napoli: cartacce e bottiglie di vetro ovunque, per terra, sulla fontana, dentro la fontana.  Negli ultimi mesi le scritte vandaliche sono ricomparse e la fontana è nuovamente in condizioni pietose, perché non basta l’opera di pochi cittadini attivi, servirebbe prendere questa parte di generazione di ragazzi napoletani e buttarla altrove, lontano, il più lontano possibile dalla città.   Parimenti a causa di quest’orda barbarica servirebbe che ASIA destinasse una squadra di uomini ogni domenica mattina per ripulire i “resti” di questi incivili.

degrado fontana monteoliveto dopo sabato

Il degrado intorno al vado del Carmine ed alle torri la Brava ed il Trono

15 mercoledì Lug 2015

Posted by Fabrizio Reale in degrado a Napoli, Napoli, rifiuti e Napoli

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castello del Carmine, clochard a Napoli, degrado a Napoli

degrado vado del carmineNapoli, 15 luglio 2015

Quel che c’è intorno a quel che resta del castello del Carmine, fra le torri la Brava ed il Trono (che dovrebbero essere restaurate nell’ambito di Monumentando), è tristemente noto a tutti, così come il degrado assoluto che domina il pur imponente vado del Carmine.  Fermarsi a scattare una foto però può riportare all’attenzione la necessità di intervenire in continuazione in quella zona, per eliminare i rifiuti e cercare di dare ai tanti clochard che vivono in condizioni igienico-sanitarie pessime un minimo di supporto. Fra l’altro ho notato che stanno ricominciando ad apparire sistemazioni di fortuna in quel che dovrebbe/doveva/dovrà essere il parco della Marinella.

Son passato con la macchina fotografica questa mattina, perché ieri avevo visto quattro/cinque persone intente a spazzare il prato davanti a quel poco che resta della fontana settecentesca “della marinella”.  Non ho capito se si trattava di senza fissa dimora intenti a ripulire lo spazio antistante i cartoni che hanno come casa o di altri…. quel che è sicuro è che bisognerebbe intervenire quanto prima per ripulire l’intera zona e che bisognerebbe calendarizzare interventi periodici per evitare di rifotografare scempi simili.

 

Nuove scritte vandaliche sulla fontana di Monteoliveto appena ripulita

25 mercoledì Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in centro antico di Napoli, inciviltà a Napoli

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atti vandalici sui monumenti, degrado a Napoli, fontana di Monteoliveto, graffiti vandalici, vandali a Napoli

vandali fontana di monteoliveto-001Napoli, 25 febbraio 2015

Nemmeno un mese è passato da quando i volontari di Sii Turista della tua città avevano ripulito la fontana di Monteoliveto. Nemmeno il tempo che fosse scemato l’eco delle polemiche (più o meno motivate) legate non tanto al gesto in sè ma alle modalità con cui era stata ripulita la fontana, che le scritte son pian piano riapparse. Scritte  senza senso, vuote, come vuoti sono i loro autori, privi di senso civico e di intelletto.  Domenica scorsa la fontana appariva come in foto: qualche bottiglia lasciata a galleggiare ed una serie di scritte con pennarello nero o rosso.  Dichiarazioni di recenti amori, qualche sigla strana, nulla di nuovo purtroppo per la fontana, solo la rabbia legata al fatto che gli autori degli atti vandalici resteranno ancora una volta impuniti.

Eppure a Piedimonte Matese pochi giorni fa un graffitaro è stato identificato proprio da una telecamera installata a protezione di una fontana pubblica.  Installare alcune telecamere in modo tale da sorvegliare e proteggere la fontana di Monteoliveto non guasterebbe.  Nell’attesa che venga presa una decisione sul ripristino di una recinzione (come a inizio secolo) a tutela della fontana di Monteoliveto.

Graffiti vandalici dentro Santa Chiara su antiche tombe… accade da decenni…

21 sabato Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in inciviltà a Napoli

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atti vandalici sui monumenti, degrado a Napoli, graffiti vandalici, Santa Chiara a Napoli

graffiti su tombe basilica di Santa ChiaraNapoli, 21 febbraio 2015  #22

Che la basilica di Santa Chiara a Napoli sia fra le chiese più vandalizzate dai graffitari a Napoli è cosa nota: basta guardare l’esterno della chiesa.

Che da oltre QUARANT’ANNI una cappella medievale della chiesa sia stata presa d’assalto da vandali con firme e date, è qualcosa che era ignoto ai più, fino ad oggi.

Aggiornamento:  Guardando e riguardando quei graffiti, sembra che ci sia qualche antica tradizione folkloristica in base alla quale si chiede qualcosa: quasi tutte le frasi iniziano con “fammi, facci, fa’”, quasi come se fosse una preghiera o una richiesta a un’anima pezzentella, a un santo, a qualcuno in cielo.  C’è un “fammi sposare presto”,messaggi di amore ed anche un “facci fare la rivoluzione”, datato.

Con il tempo poi si è perso forse il senso di questa usanza e sono iniziate scritte più semplici.

Ieri infatti, mentre si discuteva su facebook dei nuovi danni subiti dalla fontana di Monteoliveto, una cittadina ha fatto presente al consigliere municipale Pino de Stasio (delega al patrimonio UNESCO) che alcune tombe interne alla basilica di Santa Chiara erano piene di graffiti.  Prontamente Pino de Stasio ha scattato qualche foto e dato il giusto risalto alla vicenda, che è venuta a galla e che oggi è apparsa anche su Il Mattino.

Nel primo pomeriggio son passato per santa Chiara ed ho potuto notare che, nella seconda cappella entrando sulla sinistra, in genere poco illuminata, i graffiti non erano né pochi né tutti recenti: se guardate le foto noterete che vi sono graffiti vandalici fatti sui monumenti sepolcrali che risalgono al 1968, agli anni ’70, agli anni ’90, oltre ad alcuni decisamente più recenti.  Probabilmente in passato qualcun altro se ne sarà accorto, ma nulla è stato fatto per ripulire questi antichissimi monumenti sepolcrali.

graffiti vandalici a santa chiara napoli graffiti vandalici a santa chiara napoli 1 Cappella basilica di Santa Chiara

L’antica scacchiera romana nel campanile, dopo un anno i graffiti vandalici sono ancora là

27 martedì Gen 2015

Posted by Fabrizio Reale in inciviltà a Napoli, Napoli

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archeologia nascosta a Napoli, decumani, degrado a Napoli, vandali a Napoli

ludus latrunculorum napoliNapoli, 27 gennaio 2015 #14

2000 anni fa un gruppo di antichi abitanti di Neapolis era solito giocare al ludus latrunculorum, il gioco dei ladruncoli, una sorta di antesignano latino degli scacchi. La lastra marmorea su cui fu incisa la scacchiera ( 8 x 8 caselle) finì poi per essere utilizzata, insieme ai resti del tempio di Diana, per edificare il basamento del campanile romanico (XI secolo) della chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, il più antico di Napoli, fra i più antichi d’Italia ad essere giunto fino ai nostri giorni.

Stratificazione architettonica e culturale

Napoli è così, passeggiando per il centro antico le tracce del passato sono a portata di mano, più o meno evidenti.

Accade poi che qualche idiota, senza saper nulla né della storia del campanile né di quella lastra, decida di lasciare la sua firma, triste ed inutile testimonianza di ignoranza ed inciviltà spacciata per libertà di comunicazione. Era il gennaio 2014, dopo un anno nulla è cambiato. Probabilmente, a causa della presenza delle incisioni, serve una vera opera di restauro e non una semplice pulizia, però… qualcuno potrebbe finanziare il rapido recupero di questo pezzetto di storia.

Resti tempio romano in campanile di Pietrasanta

Il degrado di Natale (largo San Giovanni Maggiore)

27 sabato Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in inciviltà a Napoli, Napoli

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degrado a Napoli, largo San Giovanni Maggiore

San Giovanni Maggiore degrado a NataleNapoli, 27 dicembre 2014, ancora in attesa del diario napoletano

Natale 2014 ha mostrato ancora una volta quanto Napoli sia una città in bilico fra due mondi diametralmente opposti.   E’ abbastanza evidente che il numero di turisti sia aumentato, però Napoli non è ancora pronta per una accoglienza degna di tal nome. Passeggiando per il centro della città il giorno di Natale quasi tutte le saracinesche erano abbassate, anche ristoranti, pizzerie e bar (alcuni han fatto mezza giornata) ed i turisti in circolazione, un po’ spaesati, si sono imbattuti in immagini non sempre edificanti: i ragazzini pronti a lanciare il petardo al passaggio del gruppetto di stranieri, il cumulo di rifiuti rimasto per strada, l’indecente e vergognoso stato in cui si trovano (ieri come oggi) numerose piazze del centro antico.  Se infatti ho incontrato personalmente sia il giorno di Natale che il 26 operatori di ASIA in azione (anche a spazzare strade non principali),  guardare in che condizioni si trovano largo San Giovanni Maggiore e largo Santa Maria la Nova, luoghi di passaggio di turisti, è indecente.

Il giorno di Natale, a metà mattinata, ho incrociato una famigliola in vacanza: mentre i figli erano rimasti indietro, il padre si è affacciato con fare incerto in largo San Giovanni Maggiore e, guardando la piantina, cercava di capire cosa fosse il bel monumento gotico che vedeva davanti a sè… non ha avuto però il coraggio di avanzare fra cocci di bottiglia e muri invasi dai graffiti, ha raggiunto il resto della famiglia ed è passato oltre…

 

C’è poco da rallegrarsi ed è difficile trovare una soluzione: fra l’università l’Orientale ed i bar della zona qualcuno in grado di adottare le aiuole dovrebbe esserci e soprattutto sarebbe di fondamentale importanza maggiore controllo di notte da parte delle forze dell’ordine  e maggiore presenza degli operatori ecologici di giorno.  Che la piazza sia un ricettacolo di rifiuti è qualcosa di tristemente noto da anni, che la cappella dei Pappacoda sia tristemente abbandonata a sé stessa e che l’ingresso laterale della basilica paleocristiana di San Giovanni Maggiore sia pieno di graffiti pure.

Ogni volta che si prova a tinteggiare la facciata arriva qualche idiota a mettere una scritta e, come se non bastasse, nel degradatissimo vicoletto che separa la basilica dalla sede dell’Orientale, per cercare di riqualificare la stradina e trasformarla da pubblico orinatoio a luogo civile, si è scelto di riempire il muro di palazzo Giusso di (bei) murales e di lasciare, in risposta all’inciviltà, scritte affisse su carta di dubbio gusto ed utilità.   Del resto il degrado, al di là dei colori, non è cambiato ed un contenitore dei rifiuti bruciato diversi giorni fa, come fu segnalato da commercianti ed associazioni della zona, è ancora là per terra…

Forse bisognerebbe davvero chiudere le piazze del centro antico alla movida, ma sarebbe una sconfitta per tutti, perché la vita notturna (purché sanamente gestita) contribuisce a rendere animati vicoli e strade dell’antica Napoli….   possibile che non vi sia una soluzione ?

 

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