• Chi è Fabrizio Reale
  • Immagini di Napoli
  • Info
  • Informativa sui cookie – blog di Fabrizio Reale

Diario napoletano

~ vivere, sopravvivere, descrivere e raccontare Napoli

Diario napoletano

Archivi tag: Conosciamo napoli e la Campania

Napoli un percorso alla riscoperta della Napoli medievale e rinascimentale risalendo dall’antico porto

16 venerdì Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in fotografando a Napoli, immagini di Napoli, luoghi da fotografare a Napoli, monumenti di Napoli, Napoli, turismo a Napoli

≈ Lascia un commento

Tag

Conosciamo napoli e la Campania, percorsi turistici, visita guidata

Napoli, 15 Ottobre 2015

Premessa

Non è raro cercare percorsi alternativi per visitare Napoli. Gli amici di Conosciamo Napoli e la Campania del resto organizzano almeno una passeggiata al mese alla riscoperta  di luoghi più o meno conosciuti del capoluogo partenopeo. E’ quindi per me stato un piacere aiutarli ad organizzare il loro prossimo percorso, che si snoderà fra le scalinate ed i vicoli della parte bassa del centro antico di Napoli.  Avevo già proposto un itinerario simile su laboratorionapoletano.com qualche tempo fa (dall’antico porto -piazza Borsa al decumano del mare), quello però proposto insieme a Peppe Guida ed Orlando Catalano (fra le anime principali del gruppo facebook) è più completo ed interessante (qui il percorso), in quanto attraversa una parte della Napoli medievale-rinascimentale non sempre battuta dalle guide turistiche.   NB Nel post ogni link corrisponde ad una foto, ad un percorso, ad una descrizione di un palazzo, chiesa o strada, tutto tratto da laboratorionapoletano.com e pubblicato nel corso degli anni. Buona lettura.

Il percorso proposto da Conosciamo Napoli e da laboratorionapoletano.com (elaborazione di Orlando Catalano)

Il percorso proposto da Conosciamo Napoli e da laboratorionapoletano.com (elaborazione di Orlando Catalano)

La partenza: dalla spiaggia dell’antico porto (piazza Borsa) su per le scalette in centro città

cerriglio gradini di piazzettaSin dall’antichità Napoli aveva due porti, uno grande, situato in zona piazza Municipio (testimonianza dell’esatta collocazione di epoca greco-romana il ritrovamento delle navi durante gli scavi per realizzare la stazione metro di piazza Municipio) ed uno più piccolino, una sorta di porto di pescatori, noto come “mar ad Arcina“, quello che poi nei secoli sarebbe stato definito un “mandracchio“, termine utilizzato in diverse aree portuali del Mediterraneo, ma che avrebbe poi avuto nel corso dei secoli un’accezione negativa, come di luogo malfamato.  Ancora fino agli anni ’30 del XX secolo esisteva quest’ area portuale.   Tornando indietro nei secoli, va sottolineato che il livello del mare era un bel po’ più in basso, come testimonia l’antichissima chiesa di Sant’Aspreno al Porto, il cui ipogeo, che era una vera e propria cappella sulla spiaggia, è ancora oggi intatto così come appariva ai fedeli dell’ VIII-IX secolo (anche se realizzato in epoca paleocristiana su antiche costruzioni romane). Dal porto diverse stradine e scalette dovevano partire per raggiungere i palazzi a ridosso delle mura e la città vera e propria.  Una di queste, gradini di piazzetta, parte dalla zona del Cerriglio, sotto le mura dell’insula di Santa Maria la Nova, luogo che sarebbe diventato famoso nel XVII secolo come punto d’incontro di artisti e marinai (qui fu accoltellato Caravaggio).  Scommetterei che il 90% dei napoletani non ha mai percorso questi gradini, che sembrano inerpicarsi verso l’alto ma poi ritornano giù verso quello che oggi è sedile di Porto. Da qui salgono verso l’alto i gradini di pendino Santa Barbara, una scalinata che è là da almeno 700-800 anni e che è stata protagonista  (non positiva… ci vivevano le “nane”) del romanzo la Pelle di Curzio Malaparte nel secondo dopoguerra.

I banchi nuovi, palazzo Penne ed il ricordo di zi’Nennella

banchi nuovi di notteAttraversato l’ultimo arco, superato l’ultimo gradino di pendino Santa Barbara ci si ritrova catapultati nella Napoli antica. I nomi delle strade diventano plurisecolari e richiamano alla memoria fatti storici che si perdono nei secoli fino a diventare quasi leggenda. Da una parte si dirama, subito dopo largo Ecce Homo, via Donnalbina (come dimenticare i racconti delle vicende di Donn’albina Donna romita e Donna regina), dall’altra ci si ritrova fra i banchi nuovi. Ma il primo oggetto che si nota a largo Monticelli è quello che sembra uno sgangherato copri-cassonetto. In realtà celato là sotto c’è un monumento nazionale, “l’antica banca all’acqua solfurea”, come recitava la scritta sul marmo bianco, dell’acquafrescaia “Zi Nennella“.   Nella piazzetta è magnifico il portale di Palazzo Penne, da un paio d’anni restaurato (contrariamente al resto del palazzo). Si tratta di un palazzo ricco di storia (e di leggende), esempio superbo di architettura civile della Napoli del XV secolo. Di fronte è palazzo Palmarice (wiki) ed accanto la chiesa di San Demetrio e Bonifacio. Un’epigrafe posta sul palazzo descrive scene di vita del 1773 (qui il testo del Il banno dei Banchi Nuovi per sapere cosa vietava di fare). Questo banno fu proclamato ad alta voce e dopo il suono di tromba da parte dell’ “ordinario trombetta”il 24 luglio 1773 e quindi affisso sul muro del palazzo. Proseguendo per i banchi nuovi si passa accanto il palazzo dei duchi di Casamassima, costruito nel 1569 e si giunge al largo Banchi Nuovi, con la chiesa dei santi Cosma e Damiano, costruita laddove era l’antica loggia dei Banchi Nuovi, attualmente in stato di grande degrado.

Da San Giovanni Maggiore al Nilo

corpo di napoli statua del nilo restaurato  Lasciandosi sulla sinistra via Santa Chiara, si arriva a via Candelora e quindi a largo San Giovanni Maggiore.  Oltre a palazzo Giusso, sede storica dell’Orientale, ci si trova dinanzi la splendida cappella dei Pappacoda e soprattutto l’ingresso laterale della basilica di San Giovanni Maggiore.  Si tratta di uno dei monumenti più interessanti di Napoli, ogni parola in più è superflua.  Risalendo san Giovanni Maggiore Pignatelli, sulla destra vi è una seconda epigrafe. Risale al 1651 ed è un divieto di edificazione su quei suoli. Costeggiando il pallonetto di Santa Chiara, continuando per stradine e vicoli, si riesce a by-passare  Spaccanapoli, il decumano inferiore (al link il percorso da Piazza del Gesù a San Domenico Maggiore) e ci si ritrova direttamente su via Mezzocannone e poco dopo in piazzetta Nilo. Il Nilo, il Corpo di Napoli, è forse uno dei simboli più famosi della città.  Nel largo è anche la chiesa di Sant’Angelo al Nilo, al cui interno vi è il sepolcro del cardinale Brancaccio (wiki), uno dei monumenti più importanti di Napoli, realizzato da Donatello e Michelozzo fra il 1426 e 1428.

Dal corpo di Napoli alla sirena Partenope

fontana spina corona restaurataIl percorso prosegue per via Paladino. L’antica strada è piena di tracce di epoche storiche differenti: si può scorgere un’antica colonna romana ma anche la targa arrugginita della facoltà di Ingegneria, che qui aveva sede negli anni ’30 del XX secolo (un po’ di storia per chi vuole leggere). Di lato è la chiesa di Donnaromita, con la bella cupola maiolicata e poco più in là l’epigrafe su cui  è riportato il banno del 1600 che vietava di giocare in strada, pena il carcere.  La strada continua, costeggiando l’università e raggiungendo il Gesù Vecchio (XVI secolo – wiki).  Riprendendo il percorso indicato un bel po’ di parole più su, ci si avvia verso San Marcellino e Festo, con il bel chiostro che ospita sia sedi universitarie che il museo di paleontologia.  Di fronte è la chiesa dei santi Severino e Sossio, una delle chiese più belle e dense di storia di Napoli. Scendendo per le rampe di San Marcellino, si arriva nella zona di piazzetta Portanova. Degno di nota è il portale di palazzo Bonifacio , della stessa epoca di palazzo Penne.  Chiude il percorso la splendida fontana di Spina Corona, meglio nota come la “fontana delle zizze“. Vale la pena approfondire un po’ la descrizione di questa storica fontana, di cui c’è traccia storica sin dal XV secolo, ricca di simbologia e dal significato e storia parzialmente oscuri: la sirena Partenope (nella versione “originale”, greca, metà donna e metà uccello) spegne le fiamme del Vesuvio con l’acqua che sgorga dai propri seni.

 

Due note a margine:

I banni e le epigrafi sui muri dei palazzi di Napoli

Banni ed epigrafi sui muri dei palazzi di NapoliDurante il percorso vi sono diverse lapidi del 1700 su cui sono riportati banni ed editti destinati alla popolazione. La lettura di queste preziose tracce del passato di Napoli permette di immaginare scene di vita quotidiana nella Napoli a cavallo fra il XVIII e l’inizio del XIX secolo.   – Il banno dei Banchi Nuovi L’epigrafe del Cerriglio ed altre

La vera street art

murales zilda napoli santa maria dell aiutoDurante il percorso sarà possibile ammirare alcuni murales e diverse opere di street art (quella vera, non i graffiti vandalici). In particolare sarà possibile ammirare l’opera di Zilda che è in via Santa Maria dell’Aiuto.

 

Pubblicità

Il santo, il pallone e l’ombrello… il duomo di Napoli a Ferragosto…

16 domenica Ago 2015

Posted by Fabrizio Reale in inciviltà a Napoli

≈ 1 Commento

Tag

Conosciamo napoli e la Campania, duomo di Napoli, pallone al duomo di Napoli

san Gennaro pallone ed ombrelloNapoli, 16 agosto 2015

Che lo spazio antistante il duomo di Napoli venga spesso utilizzato come improvvisato campo di calcio, è cosa nota. Del resto, anche Jorginho si ritrovò a palleggiare con gli scugnizzi un annetto fa. Non stupisce più di tanto (anche se fa tanta rabbia) che fra decorazioni e statue della facciata del duomo di Napoli possa apparire un pallone. La fotografia scattata ieri da Orlando Catalano, uno degli amministratori del gruppo facebook Conosciamo Napoli e la Campania (visitatelo, ottimo strumento per conoscere meglio le bellezze di Napoli e dintorni), mostra però accanto all’effige di un santo (se non erro Giovanni IV lo Scriba) non solo un pallone ma anche un ombrello….

Presumibilmente i ragazzini, nel tentativo maldestro di recuperare il pallone, hanno lanciato anche un ombrello (molto utile in questo anomalo Ferragosto)… di sicuro la foto è strana così come è evidente il poco rispetto che troppi hanno dei monumenti di Napoli.

Chissà per quanti giorni quell’ombrello resterà là…

 

 

L’ultima settimana

  • Allerta meteo: come sopravvivere evitando fake news
  • Contrasto ai cambiamenti climatici: la visione di un ricercatore
  • Napoli, tornano le domeniche ecologiche da aprile a giugno (info, orari, deroghe)
  • Le meraviglie dei campi flegrei: la piscina mirabilis
  • Scuole chiuse a Napoli per allerta meteo (12 marzo 2019)

Le mie foto da Flickr

Emozioni condivise alla baia di IerantoBaia di Ieranto - agosto 2016Grotta di Seiano
Altre foto

I più letti

  • La tomba di Partenope, la leggenda legata alla lapide in San Giovanni Maggiore
  • Un topo morto in strada, come fare per farlo rimuovere a Napoli e senza sollevare polveroni mediatici
  • Il murales di Pino Daniele nel centro antico di Napoli va rimosso?
  • Voragine a piazzale Tecchio davanti allo Stadio: si camminava sul vuoto, una vergogna di quanti anni fa?
  • Santa Chiara: uno spazio per bambini, un presidio dei vigili urbani ed un'altra novità...

Il calendario del diario

marzo: 2023
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  
« Nov    

Categorie

  • acqua bene comune
  • allerta meteo
  • ambiente
  • art bonus
  • Astroni
  • Auguri di Buon Natale
  • Bagnoli
  • balneabilità golfo di Napoli
  • blog
  • Campi flegrei
  • Capodanno a Napoli
  • Caporanno a Napoli
  • centro antico di Napoli
  • cittadinanza attiva
  • comune di Napoli
  • concerti a Napoli
  • cosa fotografare a Napoli e dintorni
  • cosa visitare a Napoli e dintorni
  • costiera amalfitana
  • decoro urbano
  • degrado a Napoli
  • dissesto idrogeologico
  • elezioni a Napoli 2016
  • elezioni amministrative Napoli 2016
  • elezioni regionali 2015 in Campania
  • emergenza terremoto
  • eventi a Napoli
  • fotografando a Napoli
  • Gestione rifiuti a Napoli
  • giardini e parchi di Napoli
  • il mare di Napoli
  • immagini di Napoli
  • incendi
  • inciviltà a Napoli
  • istruzione a Napoli
  • istruzione scolastica a Napoli
  • La Napoli de I bastardi di Pizzofalcone
  • leggende napoletane
  • luoghi da fotografare a Napoli
  • maltempo a Napoli
  • manifestazioni anticamorra
  • manifesto selvaggio
  • mare
  • meraviglie di Napoli e dintorni
  • Mobilità
  • mobilità sostenibile
  • monumenti di Napoli
  • movida violenta
  • Musei di Napoli
  • Napoli
  • Natale a Napoli
  • no ai botti di Capodanno
  • parchi di Napoli
  • percorsi guidati Napoli
  • politica
  • presepe napoletano
  • restauro monumenti di Napoli
  • ricerca in Italia
  • rifiuti e Napoli
  • rigenerazione urbana
  • Riqualificazione di Bagnoli
  • Riqualificazione Napoli
  • ristoranti a Napoli
  • ristoranti in Campania
  • Scampia
  • scuole di Napoli
  • sicurezza
  • solidarietà a Napoli
  • Sorrento
  • spazi per bambini
  • sport a Napoli
  • street art a Napoli
  • tracce di Napoli antica
  • trasporti a Napoli
  • turismo a Napoli
  • universiadi 2019
  • verde a Napoli
  • Vesuvio e Napoli
  • viabilità
  • ville
  • zoo di Napoli

Blogroll

  • Napoli per bambini
  • laboratorionapoletano.com
  • Immagini di Napoli by laboratorionapoletano.com
  • Wonders of Naples

Ultimi commenti

Giorgio Gragnaniello su Napoli: elevate a 500 euro le…
Napoli, quel divieto… su Napoli: elevate a 500 euro le…
Giorgio Gragnaniello su Unico Campania: validi solo i…
Francesca su Santa Chiara: uno spazio per b…
Giorgio Gragnaniello su Forte esplosione nel centro di…

I più cliccati

  • aslnapoli1centro.it/web/v…
  • diarionapoletano.files.wo…
  • diarionapoletano.files.wo…

Statistiche del blog

  • 479.110 hits

©2014-2016 Fabrizio Reale
I testi e le immagini pubblicati sul sito, salvo dove espressamente indicato, sono di proprietà dell'autore del blog. Tutti i diritti sono riservati.
E' vietato l'utilizzo delle fotografie pubblicate senza esplicita autorizzazione da parte dell'autore.
Per quanto riguarda i contenuti testuali, è possibile l'utilizzo per fini non commerciali a patto di citare correttamente il nome dell'autore e la fonte, con link al post utilizzato.

Il blog non rappresenta una testata giornalistica,
in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai
sensi della legge n°62 del 7/3/2001

Pagine

  • Chi è Fabrizio Reale
  • Immagini di Napoli
  • Info
  • Informativa sui cookie – blog di Fabrizio Reale

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Diario napoletano
    • Segui assieme ad altri 83 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Diario napoletano
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...