I sondaggi aiutano a comprendere le evoluzioni dell’opinione pubblica anche se van presi con le dovute molle, in quanto mai realmente affidabili a causa dell’alto tasso di indecisi/probabili astenuti che oramai caratterizza tutte le competizioni elettorali nostrane. Fatta questa doverosa premessa, è indubbio che tutti gli istituti dediti ad analisi statistiche ed elaborazioni sondaggi stanno evidenziando per quanto riguarda le elezioni comunali a Napoli come il gap fra Luigi de Magistris e gli altri candidati si stia incrementando in questi mesi.
Sono lontani i tempi dei primi sondaggi autunnali, quando le quattro coalizioni principali erano viste in un unico blocco fra il 20 e il 25%. In alcuni casi il nome del candidato ha influenzato negativamente (i 5Stelle da quando il candidato è Brambilla sono crollati nei sondaggi), in altri si è trattato delle beghe interne a far scendere il candidato (è il caso della Valente che paga lo scotto (voluto?!) di aver candidato a consigliere comunale chi era stato filmato nell’atto di dare soldi a chi entrava a votare ai seggi delle primarie).
In ogni caso Luigi de Magistris è visto come l’avversario da battere, con percentuali che oscillano fra il 32% presentato a Piazza Pulita ieri sera (la7) al 47,5-49,5 del sondaggio pubblicato su TeleLuna qualche giorno fa, passando per il 39% delle intenzioni di voto del TG di la7 guidato da Mentana. Gli altri sono lontani, in molti casi dati come al di sotto del 20%.
Oggi è stata una giornata importante per Napoli: i principali candidati a sindaco della città di Partenope hanno aperto la propria campagna elettorale. Luigi de Magistris era al Modernissimo, stracolmo dentro e fuori. Un momento di incontro fra i cittadini ed il suo sindaco.
Un punto di partenza ed arrivo, il Modernissimo. Una platea in parte uguale e in parte diversa rispetto al 2011, la consapevolezza che Napoli può diventare un laboratorio politico che possa essere preso come esempio nel Paese, una rivoluzione (quante volte torna questa parola durante il discorso di Luigi de Magistris?) dal basso che unisce singoli cittadini e movimenti.
Una visione della città. Per anni parte degli oppositori del sindaco hanno ripetuto il refrain dell’assenza di una visione, della navigazione a vista… eppure nel momento di stilare un bilancio di questi cinque anni di de Magistris quel che appare chiaro è proprio che dietro decisioni ed ordinanze c’è un visione politica ben precisa.
Beni comuni, dall’acqua, dalla terra. Non solo buche e strade rifatte, non solo treni della metro acquistati ed autobus vetusti da sostituire, Napoli nella visione di de Magistris è altro, è gestione innovativa dei beni comuni, è acqua pubblica (nel senso più vero della parola), è senso di appartenenza alla terra. Ed ecco che a guardare la trama di questi cinque anni dall’alto ritornano le parole liberato e rivoluzione.
Liberato non è solo il lungomare, che è forse l’esempio meno forte politicamente anche se mediaticamente dal maggiore ritorno d’immagine, ma anche e soprattutto lo Scugnizzo liberato, santa Fede Liberato, l’asilo Filangieri liberato, per finire alle aiuole e spazi verdi liberati ed agli spazi liberati. Aprire luoghi prima consegnati al degrado, farli rinascere attraverso lo spirito d’iniziativa dell’attivismo civico.
Fornirò di cesoia chi si permette di mettere filo spinato nella nostra città, Luigi de Magistris
Il baluardo della napoletanità. Non è un caso che persone come Maurizio de Giovanni o Patrizio Oliva abbiano preso decisamente posizione in favore di Luigi de Magistris. La campagna elettorale vedrà il sindaco contrapposto a due approcci del tutto differenti sul concetto stesso di vivere Napoli. L’autore de Buio per i bastardi di Pizzofalcone è chiarissimo nel suo intervento: per molti è importante che Napoli sia raffigurata come pecora nera d’Italia, come l’inferno da contrapporre ad un paradiso ben differente, in tal senso va descritta sempre e solo in un certo modo, se ne parla sui media nazionali in determinati casi, il successo televisivo deve arrivare attraverso trasmissioni comiche in cui si raffigurano caricature macchiettistiche della napoletanità… un’oleografia complessa e “rassicurante” per l’italiano medio… c’è sempre Napoli che sta peggio di altri. Lettieri con la sua campagna mediatica non si discosta da questi stereotipi ed anzi li cavalca. Renzi ha semplicemente ignorato Napoli nei primi anni (venne giusto una volta, di nascosto quasi, per visitare la fabbrica di… Lettieri) per venire adesso in campagna elettorale a rilasciare proclami… La Valente non è pervenuta, ci sono altri che parlano al suo posto.
Ma in questi anni qualcosa è cambiato, de Magistris ha investito tempo ed idee per rilanciare (anche nei modi più disparati) l’immagine di Napoli nel mondo. Ed il ritorno è stato un flusso turistico oramai costante mai visto in precedenza. Ed il ritorno è stato che la stampa estera ha iniziato a guardare e descrivere in modo differente Napoli.
In tanti abbiamo scelto de Magistris anche perché chi era contro di lui continuava a “parlare male” di Napoli a prescindere, a denigrare la propria città solo per attaccare il sindaco.
Napoli ha tante ferite aperte. Raccontare il buono di Napoli non significa negare che vi siano tanti, troppi problemi irrisolti. Lo spirito è quello di continuare ad affrontarli in modo tale da far risalire ancora di più Napoli ed i napoletani nei prossimi cinque anni.
Vincere al primo turno. Luigi de Magistris lo ripete quasi come se fosse un mantra. Non è scaramanzia ma la consapevolezza che, qualora si vincesse al primo turno, Napoli davvero si potrebbe ergere come laboratorio politico nazionale, ribaltando politicamente lo stivale.
Invitando a riguardarsi non solo l’intervento del sindaco ma anche quelli di Patrizio Oliva, di Maurizio de Giovanni, di Giuseppe Aragno (standing ovation per lui) e del prof. Ferraro, è da segnarsi quanto detto dal prof. Ferraro:
A Napoli si sta sperimentando un laboratorio avanzato di una politica diversa che può essere esemplare per l’intero paese, dal basso, con la partecipazione di tutti quanti. […] Dall’alto spesso devono intervenire un deus ex machina […] Le cose dall’alto cadono e si rompono, le cose dal basso crescono.
Il video integrale dell’apertura della campagna elettorale:
Che ha fatto Luigi de Magistris nel suo primo mandato ? C’è un solo motivo per rivotarlo alle prossime elezioni amministrative che si terranno in giugno 2016 ?
E’ una domanda che mi sono posto più volte in questi anni, rimandando sempre il tempo dei bilanci alla fine mandato, perché l’azione di un sindaco non può essere valutata nei primi 100 giorni o nei primi due anni, ma va vista nel suo complesso. Chi segue i miei blog da anni sa bene che all’inizio son stato molto critico nei confronti di “LDM”, non avevo sostenuto la sua candidatura, l’avevo votato solo al secondo turno e ne avevo criticato alcuni palesi errori che rischiavano di far passare in secondo piano alcune novità interessanti (penso alla ztl del mare). Ma adesso? Ora che siamo a meno di tre mesi dalle elezioni c’è almeno un motivo valido per votare de Magistris ?
In realtà ne ho trovati diversi, che riporto di seguito, messi in ordine sparso…
Il recupero dei monumenti a costo zero per la collettività… il progetto Monumentando è qualcosa di tanto semplice quanto innovativo: 27 monumenti che son stati o saranno restaurati o recuperati attraverso gli introiti pubblicitari.
La raccolta differenziata Porta a Porta anche nei vicoli del centro. Nel maggio 2011, in piena emergenza rifiuti, la percentuale di raccolta differenziata era poco sotto il 16% secondo l’ORR. In questi anni, nonostante non siano state fornite alla città le risorse sperate, si è arrivati a quasi al 27,5 di fine anno (fonte ORR, pari ad oltre il 29% per ASIA), è stata estesa ad oltre 300.000 persone la raccolta differenziata porta a porta, in centro come in “periferia”, anche nei quartieri spagnoli, anche fra cardi e decumani del centro antico (con percentuale di differenziata del 67%). In questi anni sono state aperte nuove isole ecologiche ed avviata la raccolta dei RAEE attraverso centri di raccolta itineranti.
Il boom del turismo in città. In città da tre anni è record di presenze turistiche, quasi tre milioni di presenze sia nel 2013 che nel 2014 ed un ulteriore boom di presenze per un 2015 da record. Iervolino e l’assessore al Turismo Valente (attuale candidata del Pd) avevano lasciato la città con trend fortemente negativo e un 2010 con meno di 1,8 milioni di presenze turistiche. Napoli invasa dai turisti come mai prima grazie anche alla strategia di rilancio della città di Napoli attuata da de Magistris nei primi anni di mandato: regate di World Series di America’s cup, giro d’Italia, partite di COppa Davis ed altri eventi sportivi minori.
La gestione innovativa dei beni comuni. La trasformazione dell’Arin in ABC e le delibere innovative sulla gestione dei beni di proprietà comunale, che diventano di “uso collettivo” per la comunità, con L’Asilo che è ripreso da media nazionali ed internazionali come esempio da copiare, nonostante l’opposizione e le critiche di alcuni.
La pedonalizzazione di via Partenope, il bike sharing e le piste ciclabili. Via Partenope pedonale fu una grande intuizione non subito capita da molti. Il bike sharing, terminato il progetto di ricerca e le pratiche burocratiche per la cessione del servizio ad ANM, verrà rilanciato a breve con investimenti per diverse nuove ciclostazioni.
Più servizi nonostante i tagli. Napoli è uno dei pochi enti fra le medie e grandi città che, nonostante crisi e tagli dei conferimenti, sia riuscit ad ampliare i servizi, dai trasporti su ferro(acquisto di 10 nuovi treni per la linea 1) alla gestione rifiuti.
Fra i motivi si potrebbero elencare l’onestà ed integrità dell’uomo de Magistris, il fatto che sarà supportato da un’ampia alleanza che raggrupperà forze di sinistra e moderate, legati dal comune senso di “appartenenza alla nostra terra”, le tante attività realizzate in questi anni, l’adozione del piano di riequilibrio per sanare il bilancio e della riduzione del disavanzo, ma l’ultimo motivo per cui votare de Magistris è dedicato agli avversari:
Avete valutato quali siano le alternative? Lettieri è stato fra i più assenteisti in consiglio comunale in questi anni, come si può pensare che possa fare il sindaco? La Valente ha inciso talmente poco nei suoi DIECI ANNI in cui è stata in comune, prima da consigliere comunale e poi da assessore al turismo, da non essere ricordata se non da pochi,sull’ipotesi Bassolino pesa la condanna in appello della Corte dei Conti in base alla quale l’ex governatore e commissario all’emergenza rifiuti dovrà risarcire 3,2 milioni di euro per “colpa grave” del commissario a meno che la cassazione non si esprima in maniera favorevole sulla richiesta di revocazione. E i Cinque Stelle? Delle oltre 5000 persone che avrebbero potuto scegliere on line il sindaco, quasi 4500 si è dimostrata disinteressata alla cosa e fra i poco più di 500 votanti il “popolo” ha scelto un Brambilla qualunque, che ha avuto la meglio sulle due altre concorrenti,(la Menna e la Verusio) che alle scorse comunali collezionarono rispettivamente 44 e 3 voti come candidate al consiglio comunale…
Io di motivi ne ho trovati tanti… non ho dubbi… a giugno il mio candidato sindaco sarà Luigi de Magistris.
Fabrizio Reale
Ps
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