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Archivi tag: attività vulcanica

Salendo sul gran cono del Vesuvio: le foto, il percorso, i tanti aspetti positivi e qualche critica

02 domenica Ott 2016

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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Tag

attività vulcanica, escursione sul Vesuvio, Parco del Vesuvio, Vesuvio

cratere-del-vesuvio-panorama-1

Napoli, 2 Ottobre 2016

Salire sul Vesuvio, percorrere il sentiero che affronta il gran cono e permette di arrivare ad affacciarsi sul cratere del vulcano quiescente è un’esperienza unica. Non è un caso che ogni anno siano oltre mezzo milione le persone che decidono di salire sul vulcano.

Le indicazioni stradali non sono perfette… una volta giunti sulla strada di accesso che attraversa il parco nazionale del Vesuvio sono inequivocabili i segni che mostrano quale sia la meta della passeggiata:  segni di colate laviche e sculture che richiamano la potenza e la morte collegate al vulcano.  Rispetto al passato, attualmente non si arriva più in auto fino al piazzale Ercolano ma si parcheggia circa 1,5 km prima, poco sopra gli 800 metri s.l.m (5 euro il parcheggio per le auto).  Chi vuole può percorrere i tornanti che servono a raggiungere il punto di partenza delle passeggiate a piedi ( poco meno di mezzora di salita) oppure prendere un comodo bus/navetta (1 euro a persona).  L’ingresso al gran cono è a pagamento: dieci euro per adulti e bambini al di sopra di 1,2 metri, in teoria comprensivo di visita guidata (ci tornerò sopra poi).

La valle del Gigante ed il Monte Somma
La valle del Gigante ed il Monte Somma
Panorama dal Vesuvio
Panorama dal Vesuvio
Il centro direzionale visto dal Vesuvio
Il centro direzionale visto dal Vesuvio

Una volta superato il piazzale, tipico esempio di come NON si attrezza un luogo turistico di importanza mondiale ( un angolo con diversi bagni chimici, bancarelle, bar che son più rivendite di gadget che altro), si accede al sentiero.    L’intero percorso che dai 1000 metri del piazzale porta ai 1180 metri del punto più in alto accessibile a tutti (il versante più alto, sopra i 1280 metri è aperto solo ai ricercatori) è abbastanza semplice da affrontare, adatto anche a bambini. Il tratto più difficile dei circa 1,6 km è quello iniziale: i circa 180 metri di dislivello sono tutti concentrati qui, dato che una volta giunti in prossimità del cratere il sentiero sarà senza ulteriori dislivelli.  Il panorama che si può ammirare dal primo tratto è notevole: il monte Somma e la valle del gigante con in evidenza la colata lavica del 1944. da una parte, il golfo di Napoli e l’intera piana dominata dal Vesuvio dall’altra: da Ischia fino a Napoli ed oltre a nord fino a tutti i paesi fin dove la foschia ed il meteo consentono di vedere.

Il cratere del Vesuvio
Il cratere del Vesuvio
sentiero sul gran cono del VEsuvio
sentiero sul gran cono del VEsuvio
fumarole sul Vesuvio
fumarole sul Vesuvio
Il cratere del Vesuvio
Il cratere del Vesuvio

Terminata la salita, si arriva ad un casotto con un negozietto: da qui inizierà la visita guidata.  Una volta raggiunto un congruo numero di persone, la guida porterà il turista a circa dieci / quindici metri dal punto di partenza per ammirare il primo punto panoramico sul cratere del Vesuvio e si soffermerà diversi minuti a descrivere storia e caratteristiche del Vesuvio. La visita guidata inizierà e terminerà in quel punto… chi vuole continuare la passeggiata lo farà senza guida.

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natura-sul-vulcano-vesuvio
fumarole-sul-vesuvio
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Guida o no, il giro intorno al cratere del Vesuvio permette di ammirare il complesso ecosistema del vulcano.  Dai licheni tipici del Vesuvio, i primi a crescere sulla lava, fino alle tante piante (la ginestra etnea su tutte) ed agli alberi che crescono dentro il cratere.  Perché sì… fra pietre di ogni tipo e colore,  fra fumarole e riflessi giallastri e rossicci delle rocce crescono anche gli alberi, fin giù al centro del profondo e largo cratere del Vesuvio.

Percorrendo il sentiero il panorama inizia a variare: i paesi vesuviani, l’antica Pompei (visibile solo a fine percorso), i monti lattari, la penisola sorrentina, Capri e più in là fino ai monti dell’Irpinia.

Non è raro incontrare animali…. durante la passeggiata ho avuto l’opportunità di fotografare per un paio di volte un rapace, probabilmente una poiana.

alberi-sul-fondo-del-cratere-del-vesuvio

I bambini sul Vesuvio

Per i bambini si tratta di un percorso eccezionale, in mezzo alla lava, in cima ad uno dei vulcani più famosi del mondo. La passeggiata, per quanto non complessa, non si può affrontare col passeggino (il sentiero è costituito di pietre fini, a tratti quasi sabbioso).

Per i bambini si consiglia di interrompere il tratto iniziale ad ogni tornante, con la scusa di scattare qualche foto. Una volta sulla cima, vi sono due /tre capanne/rifugio con bar e vendita di gadget. Difficile che un bambino torni indietro dal Vesuvio senza aver acquistato un caratteristico souvenir composto di diverse tipologie di minerali di origine vulcanica.

Si consiglia abbigliamento comodo e acqua. Gli unici bagni sono localizzati nel piazzale di ingresso.

 

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Il rischio Vesuvio che fa notizia… se basta una condotta rotta per far pensare ad attività vulcanica…

25 mercoledì Mar 2015

Posted by Fabrizio Reale in Vesuvio e Napoli

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Tag

allarmismo sui vulcani, attività vulcanica, Vesuvio

La neve sul Vesuvio e Castel dell'Ovo

La neve sul Vesuvio e Castel dell’Ovo – anche su fotografiareale.com

Napoli 25 marzo 2015

Allarme Vesuvio, attività vulcanica nel porto di Napoli, rischio vulcano… questi i titoli che nelle ultime 48 ore avevano accompagnato un video girato al largo del porto di Napoli da alcune persone che mostravano movimenti anomali nell’acqua, come se sotto vi fosse attività vulcanica o, come poi banalmente dimostrato, vi fosse una condotta rotta dalla quale fuoriusciva copiosamente acqua.  Ovviamente, complice la beata ingenuità dell’utente medio dei social network, i siti web (anche media abbastanza frequentati) che hanno utilizzato titoli maggiormente sensazionalistici ed allarmanti son quelli che hanno racimolato il maggior numero di contatti sulla vicenda.  Come sempre bisognerebbe fare in questi casi,sarebbe opportuno attendere invece il parere di un esperto, magari di un ricercatore…

Subito l’Osservatorio Vesuviano aveva smorzato il tono della vicenda, con un primo comunicato, cui è seguito il secondo, di seguito riportato, dal quale di fatto si evince che non vi è alcun collegamento fra il Vesuvio ed il video apparso su YouReporter.

Fra l’altro nel golfo di Napoli sono tante le sorgenti termali, legate ad attività vulcanica, che si possono individuare ad occhio nudo… senza che vi sia allarmismo…

Va ricordato sempre che il VEsuvio è il vulcano maggiormente conosciuto e monitorato al mondo e che, a differenza di quanto accade  per i terremoti, il ritorno in piena attività di un vulcano è anticipato da fenomeni che sono rilevabili dagli strumenti dei ricercatori.

Dalla homepage del sito dell’Osservatorio Vesuviano (INGV)

Emissioni in mare di fronte al Porto di Napoli

Nella mattina del 24 marzo, il personale dell’Osservatorio Vesuviano (OV) – sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia  (INGV), si è imbarcato sulle motovedette della guardia costiera al fine di monitorare il fenomeno osservato in questi giorni nelle acque antistanti San Giovanni a Teduccio.

I rilievi effettuati dai ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano-INGV sono consistiti nella misura di parametri chimico-fisici lungo profili della colonna d’acqua sul punto di emissione e dal prelievo contemporaneo di campioni di acqua per successive analisi chimico-isotopiche di laboratorio. Inoltre, sono state effettuate misure areali di temperatura con telecamere a raggi infrarossi.

I parametri chimico fisici non hanno mostrato valori significativamente diversi da una tipica acqua di mare, con valori medi di pH di circa 8, e temperatura di circa 14.2 °C. Il contenuto in sale è risultato leggermente minore in superficie (di circa il 5%) indicando, possibilmente, l‘afflusso in superficie di un fluido a salinità minore (tipica di fluidi reflui provenienti dal depuratore). I rilievi termici con telecamere all’infrarosso non hanno evidenziato anomalie di temperatura diffuse in superficie. In conclusione le indagini effettuate non evidenziano la presenza di fluidi riconducibili ad attività vulcanica.

“Un ringraziamento all’Osservatorio Vesuviano-INGV e alla Guardia Costiera per la professionalità e la tempestività delle verifiche”, lo rivolge l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza, che con l’occasione precisa: “non si tratta di condotta fognaria, come risulta da qualche dichiarazione, bensì dello scarico dell’acqua dell’impianto di depurazione di Napoli Est”.

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