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Archivi Mensili: settembre 2018

Napoli: bike sharing a flusso libero (free floating), parte la sperimentazione

14 venerdì Set 2018

Posted by Fabrizio Reale in Mobilità, mobilità sostenibile, Napoli

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biciclette a Napoli, bike sharing a Napoli, bike sharing Napoli, free floating bike sharing, in bici a Napoli, mobilità, mobilità sostenibile

ciclabilegalleria1

Napoli, 14 settembre 2018

La Giunta Comunale di Napoli, a firma dell’Assessore alle Infrastrutture e ai trasporti Mario Calabrese ha approvato la delibera che fissa le linee di indirizzo per l’attivazione in via sperimentale del servizio di bike sharing a flusso libero in città, dopo parere positivo anche del Tavolo di consultazione per la promozione della mobilità ciclabile del comune di Napoli presieduto da Luca Simeone.

Il “free floating bike sharing” ha preso piede in diverse città italiane (Firenze, Milano, etc.) ed europee e costituisce al momento l’ipotesi più interessante per incrementare la mobilità ciclistica nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale della mobilità cittadina. Si prende la bici, sbloccandola attraverso un’app e si rilascia dove si vuole. Sarà cura poi della società appaltante gestire le biciclette in giro per la città nel modo migliore.

Come si apprende dal sito del comune di Napoli , il bike sharing dovrà essere attivo 24 ore su 24 sull’intero territorio del Comune di Napoli con una flotta che, a pieno regime, potrà essere costituita fino a un massimo di 6.000 biciclette. Le biciclette avranno una distribuzione libera sul territorio secondo la modalità one way che consente di rilasciare la bicicletta in un punto diverso da quello di prelievo.

Potranno essere messe a disposizione sia biciclette tradizionali che a pedalata assistita.

Il servizio di bike sharing a flusso libero sarà attivato mediante la pubblicazione di un avviso pubblico per l’individuazione di soggetti interessati a svolgere tale attività nella città di Napoli per la durata di tre anni.
Tornerà finalmente il bike sharing a Napoli, dopo la sperimentazione del bikesharingnapoli legata ai progetti di ricerca finanziati dal MIUR,  naufragata alla fine per errori nel  bando “Smart Cities and Communities and Social Innovation” del MIUR – PON Ricerca e Competitività 2007­-2013, errori che hanno di fatto reso impossibile l’utilizzo successivo delle ciclostazioni, che sono di competenza del MIUR.

 

 

 

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Napoli, Sanità: di nuovo operativa la videosorveglianza

12 mercoledì Set 2018

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, sicurezza

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s, Sanità, sicurezza a Napoli, telecamere alla Sanità, videosorveglianza Sanità

la sanità contro le stese

Napoli, 12 settembre 2018

Ricevo e volentieri pubblico il comunicato stampa relativo alla ripresa, dopo un disguido burocratico durato alcuni giorni, del pieno funzionamento dell’impianto di videosorveglianza alla Sanità. Trovo che il post di un consigliere regionale che aveva reso pubblico questo fatto sia stato poco opportuno, avendo esposto i residenti della Sanità a pericoli, quando il problema era già in via di soluzione.

( La fotografia utilizzata è stata scattata durante una manifestazione alla Sanità contro le stese di camorra).

Torna a funzionare l’impianto di videosorveglianza alla Sanità.

Sono attive infatti da stamattina 44 delle 49 telecamere di videosorveglianza e le ulteriori 5 saranno accese in serata a seguito di intervento tecnico da parte dell’ENEL.

Non vi è mai stato alcun problema di bollette non pagate dal Comune perché semplicemente non c’erano bollette da pagare dato che la ditta che aveva realizzato l’impianto di videosorveglianza aveva disdetto il contratto.

Appena ricevuta dall’ENEL la comunicazione che la richiesta di “voltura” era stata bocciata in mancanza di un contratto da “volturare”, l’Amministrazione Comunale ha presentato immediatamente richiesta di “subentro”, subito accettata da ENEL.

Il contratto stipulato dal Comune di Napoli il 6 settembre, inoltre, prevede la “non disalimentabilità” degli impianti ovvero l’impossibilità di interruzione della fornitura elettrica per motivi di ordine pubblico.

Napoli, quel divieto di imbrattare la piazza del 1773 ed uno spaccato di vita quotidiana che arriva fino a noi

10 lunedì Set 2018

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, tracce di Napoli antica

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banchi nuovi, divieto di imbratta a Napoli nel XVIII secolo, editti e banni antichi a Napoli, vicoli di Napoli

 

epigrafe napoli banno banchi nuovi sediari
Napoli, 10 settembre 2018
L‘ordinanza del sindaco di Napoli contro chi sporca la città pubblicata l’altro giorno mi ha riportato alla memoria un post che scrissi qualche anno fa su laboratorionapoletano.com, che riprendeva il testo di un “banno” del 1773, un editto che è ancora oggi affisso sulle pareti di un antico palazzo in una delle strade antiche di Napoli.
Il “non ardiscano” di “imbrattare” la piazza va visto in un contesto di litigi e discussioni fra i “proprietari” della piazza… ricchi nobili da una parte e la chiesa dall’altra, insieme ad uno spaccato di vita quotidiana che descrive quanto dovesse brulicare di persone di ogni tipo la zona dei Banchi Nuovi a quell’epoca.
Riprendo il testo di quanto scritto:
Nel luglio del 1773 i banchi nuovi dovevano essere caotici, con sediari che “tenevano” le sedie in strada (erano affitta sedie p o venditori di sedie, chissà…), gente che occupava la strada, imbrattava le pareti dei palazzi e semplicemente si fermava a chiacchierare e mercanteggiare, al punto da obbligare Ferdinando IV ed in subordine Giovanni Maria IV, signore della famiglia Guevara-Sardo in qualità di “magnus magister iustitiarius”, su richiesta probabilmente dell’illustrissimo Principe di Palmerici o dei monaci della congrega di San Demetrio, di porre fine al caos attraverso un banno, un editto promulgato dal locus sigilli Marcello Fero, proclamato ad alta voce e dopo il suono di tromba da parte dell’ “ordinario trombetta” Domenico Zito e riportato a imperitura memoria su una enorme lapide da Gaetano e Giacinto Bova.
Chiunque avesse avuto intenzione di contravvenire alle indicazioni date dal bando sull’ordine pubblico sarebbe finito in galera.
 E’ uno spaccato di vita di fine XVIII secolo che è giunta fino a noi attraverso le scritte scurite dal tempo riportate sulla lapide in via Banchi nuovi n.1 su quello che un tempo era il palazzo di un principe potente, proprio di fronte al celebre palazzo Penne.
Maggiori approfondimenti sulla storia del largo attualmente noto come piazzetta Teodoro Monticelli.
Ecco il testo del banno così come incisa sull’epigrafe:
“Banno,ordine e comandamento da parte della G.C. della Vicaria e del suo Gran Maestro Giustiziero, signori regente e giudici di quella, per il quale si fa ordine e mandato a tutte e qualsivogliano persone di qualunque grado o condizione si siano, che dal giorno della pubblicazione del presente banno non ardiscano, nè presumano di occupare, nè impedire, nè tampoco imbrattare nè alli sediari tenervi le sedie avanti il largo della Casa Palaziata dell’illustre principe di Palmerici, sito in questa città di Napoli, per essere comune detto largo tra esso illustre principe ed il venerabile collegio di S. Demetrio della congregazione sommasca, come consta dagli atti, sotto pena della di loro carcerazione nel caso di controvenzione al presente banno.
Verum se qualche persona si sente gravata comparisca in questa G.C. e nella sottoscritta banca fra lo spazio di giorni sei decorrendi dal giorno della pubblicazione in avanti, che se li farà complimento di giustizia, altrimenti si procederà in contumacia,  Napoli, lo  19 luglio 1773
Locus Sigilli    Marcellus Ferro
A Di ventiquattro luglio 1773 Napoli. Io sottoscritto Domenico Zito ordinario trombetta della G.C. della Vicaria refero di aver pubblicato il sopraddetto banno nel largo di S. Demetrio e avanti il palazzo dell’illustre principe di Palmerici a suono tromba ad alta ed intelligibile voce more praeconis ut moris est.
Domenico Zito ho pubblicato ut supra
Cajetanus Bova actorum magister
Hyacintus Bova scriba
*Riprendo e pubblico con leggere modifiche un post del 2014 pubblicato su laboratorionapoletano.com.

Napoli: elevate a 500 euro le multe per chi sporca la città e nomi pubblicati on line per chi compie gravi violazioni: Tutte le violazioni indicate nell’ordinanza del sindaco (dal lasciare i rifiuti a bordo campana al non raccogliere le deiezioni canine… )

08 sabato Set 2018

Posted by Fabrizio Reale in ambiente, Gestione rifiuti a Napoli, Napoli, rifiuti e Napoli

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multe per chi sporca la città, raccolta differenziata a Napoli, raccolta rifiuti, rifiuti, rifiuti a Napoli

rifiuti conferiti fuori orarii multe2037265248322869315..jpg

Napoli, 8 settembre 2018

Con il rientro dalle vacanze estive sono riemersi i “soliti” problemi legati alla gestione del ciclo dei rifiuti a Napoli.  Probabilmente anche alla luce di alcuni rallentamenti nella raccolta degli ingombranti che si sono avuti nei mesi scorsi come conseguenza diretta degli incendi dolosi che hanno interessato alcuni siti privati di stoccaggio dei rifiuti, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha deciso di intervenire contro gli incivili che sporcano la città e rallentano le operazioni di ASIA con un’ordinanza forte che impone:

  • aumento a 500 euro delle multe che riguardano tutta un serie di comportamenti illeciti riguardanti lo sversamento dei rifiuti
  • possibilità di sospendere e ritirare le licenze delle attività commerciali che mostrano comportamenti reiterati
  • multe da 25 a 500 euro per chi deposita i rifiuti nei cassonetti esterni fuori orario (non vale per le campane della differenziata, dato che in quel caso non c’è orario)
  • Pubblicazione sul sito del comune dei nomi di persone/ attività commerciali che si macchiano di grave e reiterate e violazioni

Il Testo dell’ordinanza è al seguente link: http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18657

All’interno dell’ordinanza recante  “Disposizioni urgenti per ridurre le criticità del ciclo rifiuti” il sindaco si è soffermato soprattutto su

  • deposito a suolo, vicino e/o lontano dai contenitori di raccolta;
  • conferimento dell’umido fuori orario, nonché in sacchetti non biodegradabili e compostabili;
  • illecito conferimento di rifiuti ingombranti, inerti, elettrodomestici ed apparecchiature elettriche ed elettroniche varie;
  • conferimento dei rifiuti nella frazione differenziata errata

chiedendo  di:

1. di conferire le varie frazioni di rifiuto, secondo le corrette regole di differenziazione previste dal vigente regolamento comunale e, in caso di modello porta a porta, con esposizione dei bidoncini e/o sacchi secondo il calendario e gli orari previsti per ciascuna zona della città;

2. di conferire, nelle zone in cui è prevista la raccolta stradale, i rifiuti non riciclabili e la frazione organica negli appositi contenitori, in buste ben chiuse, esclusivamente dopo le ore 19,00 e fino alle ore 22,00. Restano ferme le deroghe in materia di orari di conferimento previste a favore di edifici scolastici, uffici pubblici e privati, persone di età superiore a 65 anni o disabili, imprese industriali ed artigianali, studi professionali ed esercizi commerciali, che potranno preventivamente richiedere specifica autorizzazione alla Municipalità di appartenenza, che di concerto con la Direzione Centrale Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare e il gestore del servizio di raccolta e smaltimento, ne valuterà il rilascio;

3. di conferire, nelle zone in cui è prevista la raccolta stradale, i rifiuti riciclabili diversi dalla frazione organica, correttamente separati nelle differenti dotazioni stradali (campane/cassonetti per la raccolta differenziata) senza limiti di orario;

4. ai gestori di esercizi commerciali, pubblici esercizi, circoli, associazioni ed assimilati, di raccogliere, già all’interno dei locali adibiti all’attività, i rifiuti in forma differenziata;

5. agli organi accertatori, di inviare apposita segnalazione delle violazioni rilevate agli Uffici preposti a rilasciare l’autorizzazione o a ricevere la comunicazione di inizio attività, al fine di avviare, nei casi di gravi e/o reiterate violazioni, i procedimenti di sospensione o di revoca del titolo per l’esercizio dell’attività, ai sensi dell’art. 10 del TULPS, salvo il caso in cui il contravventore provveda immediatamente a ripristinare lo stato dei luoghi, fermo restando che è da intendersi “grave” ogni comportamento che violi contemporaneamente due o più prescrizioni previste dalla presente ordinanza.

In base a quanto disposto tutte le violazioni di seguito riportate saranno sanzionate con 500 euro di multa in base all’ordinanza sindacale 662 del 2018: 

1 Conferimento rifiuti speciali non assimilati e pericolosi in contenitori o punti di accumulo destinati a Rifiuti Urbani Assimilati.
2 Immissione di imballaggi “terziari” di qualsiasi natura nel normale circuito di raccolta.
3 Utilizzo contenitori per conferimento materiali diversi da quelli a cui sono destinati.
4 Conferimento rifiuti sciolti ove previsto conferimento in sacchi chiusi.
5 Conferimento rifiuti in luoghi e modalità diverse da quelle previste.
6 Conferimento sacchi quando impediscono chiusura corretta contenitori e conferimento sacchi all’esterno dei contenitori.
7 Deposito dei sacchi condominiali non chiusi e in luogo diverso da quello indicato dal gestore del servizio.
8 Deposito rifiuti ingombranti nei contenitori presso di essi o comunque in luogo destinato al conferimento di altri rifiuti.
9 Conferimento di sostanze allo stato liquido, materiali in fase di combustione o che possano recare danno alle attrezzature ed ai mezzi di raccolta e trasporto.
10 Deposito di macerie provenienti da lavori edili all’interno o all’esterno dei contenitori destinati alla raccolta dei rifiuti urbani
11 Spostamento, manomissione, rottura, insudiciamento dei contenitori dei rifiuti urbani nonché affissione di manifesti o apposizione di scritte non autorizzate.
12 Produzione di impedimento o rallentamento del servizio di raccolta per parcheggio di veicoli a fianco o in prossimità di contenitori.
13 Conferimento di imballaggi cartacei da parte di utenze specifiche non piegati, non a bordo strada ed in orari e giorni diversi.
14 Conferimento di bottiglie di plastica, vetro e lattine nei contenitori per rifiuti indifferenziati, da parte di esercenti commerciali che somministrano bevande.
15 Mancato svuotamento dei contenitori in vetro e delle lattine prima del conferimento nel circuito di raccolta differenziata.
16 Conferimento di frazione organica sfusa negli appositi contenitori e/o modalità di conferimento diverse da quelle indicate dal gestore del servizio

17 Mancata pulizia delle aree interessate alle manifestazioni.
18 Trasferimento di rifiuti sulla pubblica via nell’esecuzione di operazioni di pulizia del suolo di pertinenza.
19 Mancata collocazione di cestelli per rifiuti minuti.
20 Dispersione sul suolo pubblico o affissione di volantini o simili sui veicoli in sosta sul suolo pubblico e/o mancata collocazione di contenitore.
21 Mancata pulizia del suolo occupato e dello spazio circostante, fino a non meno di m. 2, da parte di chiunque eserciti attività di qualsiasi specie, anche temporaneamente, mediante utilizzazione di strutture collocate, anche temporaneamente, su aree o spazi pubblici di uso pubblico.
22 Mancata pulizia dell’area in concessione e dello spazio circostante nei modi e nel tempo previsti da parte degli operatori dei mercati

23 Produzione di impedimento o rallentamento del servizio di pulizia ed igienizzazione delle aree mercatali a mezzo di parcheggio di veicoli a fianco od in prossimità di contenitori.
24 Imbrattamento delle strade a mezzo di deiezioni canine e mancata rimozione delle stesse.
25 Mancata pulizia dell’area durante l’occupazione e prima della restituzione, da parte di chi effettua attivitàed istituisce cantieri per la costruzione, il rifacimento, la ristrutturazione o la manutenzione di fabbricati e
opere in genere con occupazione di aree pubbliche o di uso pubblico.
26 Mancata pulizia durante l’uso e prima del rilascio dell’area occupata da parte di spettacoli viaggianti e lunapark.
27 Mancata raccolta differenziata dei rifiuti internamente ai locali adibiti ad esercizi commerciali, pubblici esercizi, circoli, associazioni ed assimilati.

 

Papiri, la personale di Alessandra D’Aniello al PAN dal 6 al 15 settembre (arte contemporanea, ceramica e parole dal passato)

06 giovedì Set 2018

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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mostra papiri pan

Napoli, 6 settembre 2018

Ricevo e volentieri pubblico il comunicato stampa di presentazione della mostra “Papiri” di Alessandra D’Aniello. La mostra verrà inaugurata oggi 6 settembre alle 18 e sarà visitabile fino al 15 settembre.

____________

Giovedì 6 settembre 2018 alle ore 18 presso il Foyer del Pan, Palazzo delle Arti Napoli, in via Dei Mille, 60 sarà inaugurata la personale di Alessandra D’Aniello dal titolo Papiri.

Alessandra D’Aniello apre un dialogo tra il rimando alla classicità e la contemporaneità dei propri lavori.

L’artista crea delle associazioni sorprendenti, sensuali e giocose tra i simboli della sua arte ed i reperti provenienti dall’unica biblioteca pervenutaci dall’antichita’, quelli rinvenuti nella Villa dei Papiri ad Ercolano.

L’installazione consta di una prima sala con una serie di Papiri arrotolati contenenti alcuni messaggi indecifrabili, perché criptati dall’artista, custoditi sotto teca e una seconda sala ove sono sospesi i Papiri aperti, frammenti di ceramica di foggia arrotolata o curva, texturizzati mediante impressione di corde, rami, foglie, stoffe ed altri oggetti, essi recano incise alcune parole in greco, latino e napoletano.

Tra le due sale vi è un passaggio buio, una “macchina del tempo” dove, attraverso un video, i Papiri risuonano di una propria voce, come se trasportassero un messaggio proveniente da un possibile passato.

L’opera vuole essere un omaggio alla scrittura, al fascino che da essa ne deriva, ed alla fonte storica dalla quale trae ispirazione.

Attraverso I Papiri l’osservatore può ricomporre un personale e caleidoscopico discorso in cui le tessere si accostano per sonorità, significato e forma. Parole misteriose e arcane formano un discorso, spezzato, ridotto in frammenti e poi ricomposto come avviene nei Papiri sepolti ad Ercolano.

A completamento dell’opera vi è un grande mosaico di forma circolare denominato PAX con incise nelle tessere i motti latini. Nel mosaico vi è inserito un filo spinato di colore rosso che forma la parola PAX.

Il contrasto del significato della parola confligge con il filo spinato di cui è costituito, esso è tinto di rosso come il sangue ed allude alla condizione dei campi di detenzione in cui vengono trattenuti i migranti alla ricerca di un futuro migliore, forse illusorio, forse irraggiungibile.

I due temi, I Papiri ed il mosaico sono accomunati da un messaggio di speranza. Infatti solo la cultura ha il potere di accogliere l’ “altro”.

Può essere cioè l’unica via per la pace?

Di seguito il link del video Papiri :

 

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