Napoli, 11 aprile 2018
Napoli ha avuto un boom turistico negli ultimi sette anni senza precedenti, ancor più se paragonato agli incrementi avuti nelle altre città d’arte italiane. Presenze turistiche +90% dal 2010 al 2017, rispetto alla media del +22%, con solo Matera in grado di avere un incremento percentuale ancora maggiore. Non va dimenticato che il 2010 fu l’anno di picco negativo dell’epoca Iervolino, in cui si toccò il minimo di presenze turistiche dal 2004. Dal 2011 in poi dati sempre migliori, sempre più all’insegna del rilancio della città di Napoli. Per alcuni è semplicemente un caso che proprio dal 2011 il sindaco di Napoli sia Luigi de Magistris, un sindaco che ha lavorato nei primi tempi molto sul rilancio dell’immagine di Napoli, un’immagine disastrata dall’emergenza rifiuti, anche a costo di raccogliere più di una critica sugli eventi organizzati ( regate di WS di America’s cup, giro d’Italia, eventi organizzati sul lungomare pedonalizzato, il lungomare liberato stesso), che si sono rivelati di grande utilità per far tornare a girare in rete e sui media un’immagine positiva della città di Napoli.
Riferimento notizia: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/04/11/news/napoli_il_turismo_e_cresciuto_oltre_il_90_per_cento_seconda_nella_classifica_delle_citta_d_arte-193571872/
Immagine di repertorio dicembre 2014
Andrea ha detto:
Caro Fabrizio, tutto bello e positivo quello che hai scritto ma capisco anche che tu sei a favore di De Magistris, è chiaro da come scrivi, e lo sono anche io, però non ci dimentichiamo che Napoli deve fronteggiare ancora due grossi problemi, la Camorra e l’ignoranza di un buon 30% delle persone che rovinano l’immagine di Napoli. E su questo De Magistris a mio avviso non sta facendo ancora tanto.
Sulla Camorra, già si è scritto tanto, ma la priorità è spazzarla via!
L’ignoranza invece si può ancora risolvere, sarà dura ma voglio essere positivo.
Noi dobbiamo avvicinarci al modello di città come Barcellona o Londra (città in cui vivo ora), dove le persone, nonostante i problemi di criminalità tipica dell grandi città, hanno un senso del rispetto del prossimo e della città stessa molto elevato. A questo si arriva con l’istruzione. I ragazzi di Napoli vanno istruiti; io proporrei a De Magistris di alzare l’obbligo scolastico, solo così possiamo togliere i ragazzi dalle strade. Spero che tu che lo decanti tanto abbia anche la possibilità di comunicarglielo.
Con affetto un tuo follower,
Andrea, Londra.
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Giorgio Gragnaniello ha detto:
A Napoli , cioè nella Repubblica Italiana, le leggi sono diverse : il Sindaco ha competenza solo sulle scuole dell’ infanzia (asilo) e la durata dell’obbligo scolastico è sancito da leggi ,scaturite dal Parlamento della Repubblica e regolate dal ministro della Pubblica Istruzione.Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza è diretto dal Prefetto(che risponde al ministro dell’ interno),per una legge del 1981 ; ma poiché dentro tale comitato il prefetto convoca tra gli altri anche il sindaco con potere consultivo , anche da noi molti (tra cui anche un noto scrittore)sembrano credere o sinceramente credono , che la lotta alla criminalità organizzata spetti al sindaco, magari con le pistole e le multe dei vigili urbani.A Barcellona (paese di mia nuora),città meravigliosa ,nonostante l’ attentato è statisticamente molto più facile “perdere” il portafoglio, che perdere la vita per mano dell’ ISIS.
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