Napoli, 19 febbraio 2017
Napoli ed i suoi dintorni sono una continua scoperta. Ignoravo del tutto – ad esempio- l’esistenza di un antico ninfeo romano, un “ninfeo marittimo”, a Massa Lubrense in prossimità della marina della Lobra. Il ninfeo di Pipiano (che prende il nome dalla zona in cui si trova) fu scoperto dall’archeoclub di Massa Lubrense nel 1979 e dopo diverse campagne di scavo (dal 1980 al 2001) è tornato in buona parte alla luce in tutto il suo splendore.
Come si apprende dalle (non tantissime) fonti presenti in rete, la struttura risale al 50-55 d.C. e si trattava di un ninfeo costituito da 12 nicchie disposte in modo speculare ai lati di una cascata centrale che, attraverso cinque gradini, alimentava la piscina. L’intero fronte del mosaico si estende per circa 25 metri, con le nicchie alte circa 2,7 metri per una superficie interamente rivestita da mosaico di circa 100 metri quadrati (fonte). Il mosaico è realizzato con tessere di pasta vitrea di blu egizio e di calcari policromi ed i campi a mosaico sono suddivisi da campi decorati ottenuti da gusci di conchiglie (cardium eduli e di murex brandans).
Una parte del mosaico è ben visibile, in non eccelse condizioni di conservazione, all’interno del parco di villa Fondi a Piano di Sorrento (la villa ospita difatti un museo archeologico).
Parte del ninfeo è stata di recente esposta nell’ambito della mostra Mito e Natura (che nel 2016 è stata allestita anche all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli) ed in precedenza in una mostra su Pompei e dintorni in Germania. I mosaici sono difatti coevi alle rovine di Pompei.
Sarebbe auspicabile che prima o poi il ninfeo nel suo complesso fosse in toto visibile a residenti e turisti. Non conta tanto in quale comune della penisola sorrentina venga esposto (al di là delle beghe di natura politica che possono nascere in casi come questo), se a Massa Lubrense (nel cui territorio fu ritrovato il prezioso reperto archeologico) o a Piano di Sorrento, l’importante è che sia dato il giusto risalto a questo importante reperto archeologico. Non mi pare che vi siano indicazioni chiare a villa Fondi sulla presenza di questo mosaico in cui ci si imbatte quasi per caso.
fonti
http://www.massalubrenseturismo.it/ninfeo-di-pipiano/
http://www.massalubrenseturismo.it/visita-guidata-alla-mostra-mito-e-natura/
http://www.comunemassalubrense.gov.it/files/allegati/nin.pdf