Napoli, 26 gennaio 2017
E’ terminato il restauro della cassa armonica della villa comunale di Napoli. Con diversi mesi di ritardo rispetto alla consegna prevista a causa della lunga polemica sul colore della corolla e la sostituzione dei pannelli trasparenti con quelli bicolore (che ha portato naturalmente anche ad un aggravio dei costi) il risultato del restauro è sotto gli occhi di tutti. Come ho già scritto in passato, il percorso che ha portato al restauro (l’ultimo risaliva al 1989) è stato travagliato e pieno di polemiche a partire dalla messa in sicurezza dell’opera progettata da Alvino nel 2012. A ottobre 2013 furono messi a bilancio oltre 400.000 euro per il restauro completo dell’opera. I lavori erano quasi ultimati nel primo trimestre 2016, salvo poi essere bloccati per la questione del colore della corolla.
La struttura – come mostrato dalle foto comparative fra il 2012 ed oggi – era in condizioni pietose. Sul colore si dibatterà ancora, dato che la cassa armonica dal 1877 ad oggi ha cambiato colore più volte… alternanza di colori dal forte contrasto chiaro /scuro (in origine), alternanza verde giallo (Come nel restauro del 1989), trasparenti (come negli anni ’70 ed ’80). Di sicuro a breve verrà finalmente restituita alla villa comunale un altro pezzo importante. La villa tornerà al completo splendore solo però quando sarà pienamente accessibile, ovvero quando le aree di cantiere per i lavori della linea 6 e per il restauro della stazione zoologica Anton Dohrn saranno ultimati).
Nel collage in basso a sinistra la villa comunale com’era fino al 2012, il progetto originale di Alvino, il progetto dei lavori di restauro approvato in origine (coi pannelli trasparenti) ed una foto d’epoca con la corolla in parte trasparente ed in parte bicolore. In basso la foto risalente al 1972 (da un calendario, indicazione dell’autore dello scatto sul calendario: Andrea Angelini).

foto da un calendario del 1972 (autore Andrea Angelini)
Ai pionieri dell’ ambientalismo locale, parve incoerente e dannoso per il corretto ascolto della musica,la contemporanea costruzione di un’altra strada limitrofa,che , come il 2° braccio di una tenaglia (Riviera +via Caracciolo),andava ad assediare l’amenità del luogo con strepito di carrozze(sic!) da ambo i suoi lati.
Esagerata sensibilità di allora o abbrutimento nostro, nostalgici dei “bei tempi” di 30 anni fa, in cui per scendere da via Orazio a Piazza Municipio, non subivamo l’affronto (moderne Forche Gaudine !) di essere costretti a girare a sinistra per il viale Dohrn,solo per accontentare qualche migliaia di turisti ?
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: In che condizioni è la villa comunale di Napoli? Un video girato il 16 marzo 2017 | Diario napoletano