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Diario napoletano

~ vivere, sopravvivere, descrivere e raccontare Napoli

Diario napoletano

Archivi Mensili: gennaio 2017

I luoghi della Napoli dei bastardi di Pizzofalcone: i palazzi, le strade, le chiese, i panorami

30 lunedì Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in fotografando a Napoli, La Napoli de I bastardi di Pizzofalcone, luoghi da fotografare a Napoli, Napoli

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bastardi di Pizzofalcone, fotografie di Napoli, Maurizio de Giovanni

rampe laymont young

Napoli, 29 gennaio 2017

Scovare i luoghi de i bastardi di Pizzofalcone, cercare le strade, i panorami e soprattutto i palazzi della Napoli raccontata da Maurizio de Giovanni, capire dove son state girate le scene portate in queste settimane in televisione su Rai1 con Gassman protagonista.  Sui social, nei gruppi dedicati alla riscoperta di Napoli come Conosciamo Napoli e la Campania o sui profili personali ogni lunedì è gara ad indovinare dove sia il luogo del delitto, quale la chiesa del funerale, su quali rampe avviene quella determinata discussione fra i due protagonisti.

Sono soprattutto i palazzi di Napoli ad essere i protagonisti principali de I Bastardi di Pizzofalcone, probabilmente sconosciuti sia al turista di passaggio che a buona parte dei napoletani: palazzo Serra di Cassano a Monte di Dio, Palazzo dello Spagnuolo alla Sanità, palazzo D’Angelo in via Posillipo, villa Gallotti a Posillipo, villa Livia a Parco Grifeo, Palazzo Tocco di Montemiletto al corso Vittorio Emanuele, palazzo Ruffo di Castelcicala a via Foria ed altri ancora non sempre facili da individuare.

Palazzo dello Spagnuolohttp://www.laboratorionapoletano.com
Palazzo dello Spagnuolohttp://www.laboratorionapoletano.com
Villa Gallotti
Villa Gallotti
palazzo+serra+di+cassano+scalone+monumentale1

La sede del commissariato dei bastardi di Pizzofalcone è nella sede dell’archivio di Stato militare, palazzo Carafa della Spina. Il palazzo domina la collina di Pizzofalcone ed è facilmente riconoscibile.

palazzo-tocco-di-montemiletto-a-corso-vittorio-emanuele1
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Il commissario Lojacono è di casa vicino alla la fontana della Sellaria nell’omonimo largo, al grande Archivio.  La PM Laura Piras invece dimora sul mare, in villa Gallotti.  La giovane collega del commissario vive coi genitori in Palazzo Tocco di Montemiletto al corso Vittorio Emanuele (lato Mazzini).   Il francescano si affaccia invece dalla certosa di San Martino.  Il ristorantino frequentato dal commissario si trova sulle rampe San Giovanni Maggiore, a pochi passi da via Mezzocannone.

fontana della Sellaria
certosa-di-san-martino
chiesa-di-santanna-dei-lombardi-napoli

Nelle prime puntate sono tanti i luoghi della città attraversati, dalla collina di Pizzofalcone in giro per buona parte del centro storico ( e non solo):  il centro direzionale, le stazioni della metropolitana Toledo e Garibaldi, il complesso universitario di Monte Sant’Angelo, l’ex lanificio a Santa Caterina a Formiello, la chiesa di Sant’Anna dei Lombardi.

Nei prossimi giorni cercherò di aggiornare ulteriormente i luoghi de I Bastardi di Pizzofalcone.  Ciascun suggerimento o correzione sarà il benvenuto.

La puntata del 30 gennaio si è aperta con il chiostro e la chiesa di Sant’Eligio al Mercato, protagonisti della puntata.  Alcune scene sono state ambientate nella zona di porta Capuana e nel tunnel borbonico, altre nella zona del cavone, altre ancora in galleria Umberto I e davanti al teatro San Carlo, spesso mescolando strade e luoghi di diversi quartieri in un’unica scena (in un inseguimento si è passati dalla galleria Umberto all’ex-lanificio in un attimo…).  C’è spazio anche per Santa Lucia ed il pallonetto.

chiesa-di-santeligio
chiostro-di-santeligio

L’ultima puntata (6 febbraio) si apre con il museo ferroviario di Pietrarsa (qui la guida fotografica con le foto di tutti i treni presenti nel museo). Diverse scene sono ambientate a via Posillipo, fra un palazzo sulla strada, la spiaggia di bagno Elena dinanzi Palazzo Donn’Anna. Il bel palazzo con la facciata con le vetrate, all’interno del quale sono ambientate alcune scene, si trova alla riviera di Chiaia a poca distanza da piazza Vittoria. Essendo la puntata ambientata a Natale… non poteva mancare un passaggio su Spaccanapoli piena di turisti e mercatini natalizi.

locomotiva a vapore FS 480.017 (Costruite dal 1923) - particolare
locomotiva a vapore FS 480.017 (Costruite dal 1923) – particolare
Museo ferroviario di Pietrarsa
Museo ferroviario di Pietrarsa
palazzo+donnanna+fiori
spaccanapoli: folla al maggio dei monumenti

Anche Nisida è stata protagonista dell’ultima puntata.  Per un secondo (senza alcun motivo in realtà… ) apparee anche Porta San Gennaro.

 

Vicolo San Gaudioso e quel che resta dell’antichissimo complesso

29 domenica Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli

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centro antico di Napoli, monumenti di Napoli, vico San Gaudioso, vicoli di Napoli

vico-san-gaudioso-napoli
zilda-murales-complesso-san-gaudioso-napoli
complesso-di-san-gaudioso

Napoli, 29 gennaio 2017

Risalendo per l’antico cardo (via Nilo – via Atri) oltre il decumano superiore, vicolo San Gaudioso nasconde quel che resta di un ricchissimo ed antichissimo complesso monastico, che aveva dato il nome alla strada.  Il complesso fu fondato nel V secolo dal vescovo africano Settimio Celio Gaudioso, Sant’Agnello ne fu abate.  Il complesso conobbe grande fortuna e ricchezza fra il XVI e XVII secolo, quando l’intera insula religiosa fu ampliata ed abbellita.  La scala e l’arco di ingresso, realizzati da Cosimo Fanzago, unici resti del complesso, ne sono testimonianza.  La chiesa fu distrutta nel 1799 durante i moti che portarono alla fondazione della repubblica partenopea, mentre il monastero – divenuto nel frattempo prima osservatorio e poi dal 1830 sede di clinica universitaria – fu abbattuto negli anni ’20 del XX secolo per realizzare la nuova sede del Policlinico.

Sotto l’arco d’ingresso, un po’ danneggiato dal tempo, è ancora riconoscibile il passaggio di Zilda (l’opera dello street artist si chiama “meditazione”).

fonti:  Napoligrafia e wikipedia

Dove si trova il complesso di San Gaudioso (google maps)

Un nuovo cedro del Libano in piazza San Giovanni Maggiore sarà piantato sabato 4

28 sabato Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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Napoli, 28 gennaio 2017

Un nuovo cedro del Libano verrà piantato sabato 4 febbraio alle 10,30 al posto di quello abbattuto dopo gli atti vandalici dei giorni scorsi.  L’ottantina di persone che questa mattina si sono recate in Largo San Giovanni Maggiore per rispondere al sondaggio lanciato da Fabrizio Caliendo e dalla seconda municipalità di Napoli hanno infatti in buona parte chiesto che il nuovo albero fosse una conifera dello stesso tipo di quella abbattuta e di quella (abbattuta tre anni fa in quanto malata) che per decenni aveva dominato la piazza antistante palazzo Giusso.   Questa mattina erano presenti anche l’assessore alla qualità della vita e decoro urbano Daniela Villani oltre ad una folta rappresentanza della seconda municipalità.

L’appuntamento per tutti gli abitanti della zona è per sabato prossimo.

le tappe:

12 gennaio . Il primo atto vandalico https://diarionapoletano.wordpress.com/2017/01/12/tentano-di-tagliare-il-cedro-davanti-allorientale-i-vandali-dei-falo-di-santantonio/

16 gennaio. Il tentativo di salvataggio

https://diarionapoletano.wordpress.com/2017/01/16/vandali-segano-gli-ulivi-di-montesanto-mentre-si-cerca-di-salvare-il-cedro-del-centro-antico-brutalizzato-dai-violenti-del-cippo/

17 gennaio. L’abbattimento dopo il secondo atto vandalico del 16 notte

https://diarionapoletano.wordpress.com/2017/01/16/vandali-segano-gli-ulivi-di-montesanto-mentre-si-cerca-di-salvare-il-cedro-del-centro-antico-brutalizzato-dai-violenti-del-cippo/

La cassa armonica della villa comunale restaurata… lavori completati. Com’era, com’è…

26 giovedì Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in giardini e parchi di Napoli, Napoli, restauro monumenti di Napoli

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cassa armonica di Napoli, restauro cassa armonica, restauro monumenti Napoli

villa-comunale-e-cassa-armonica
cassa-armonica-napoli-restaurata-particolare-1
cassa-armonica-napoli-restaurata-2017

Napoli, 26 gennaio 2017

E’ terminato il restauro della cassa armonica della villa comunale di Napoli.  Con diversi mesi di ritardo rispetto alla consegna prevista a causa della lunga polemica sul colore della corolla e la sostituzione dei pannelli trasparenti con quelli bicolore (che ha portato naturalmente anche ad un aggravio dei costi) il risultato del restauro è sotto gli occhi di tutti.  Come ho già scritto in passato, il percorso che ha portato al restauro (l’ultimo risaliva al 1989) è stato travagliato e pieno di polemiche a partire dalla messa in sicurezza dell’opera progettata da Alvino nel 2012.  A ottobre 2013 furono messi a bilancio oltre 400.000 euro per il restauro completo dell’opera.  I lavori erano quasi ultimati nel primo trimestre 2016, salvo poi essere bloccati per la questione del colore della corolla.

La struttura – come mostrato dalle foto comparative fra il 2012 ed oggi – era in condizioni pietose.  Sul colore si dibatterà ancora, dato che la cassa armonica dal 1877 ad oggi ha cambiato colore più volte… alternanza di colori dal forte contrasto chiaro /scuro (in origine), alternanza verde giallo (Come nel restauro del 1989), trasparenti (come negli anni ’70 ed ’80). Di sicuro a breve verrà finalmente restituita alla villa comunale un altro pezzo importante.   La villa tornerà al completo splendore solo però quando sarà pienamente accessibile, ovvero quando le aree di cantiere per i lavori della linea 6 e per il restauro della stazione zoologica Anton Dohrn saranno ultimati).

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restauro cassa armonica dal progetto a oggi
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Nel collage in basso a sinistra la villa comunale com’era fino al 2012, il progetto originale di Alvino, il progetto dei lavori di restauro approvato in origine (coi pannelli trasparenti) ed una foto d’epoca con la corolla in parte trasparente ed in parte bicolore.  In basso la foto risalente al 1972 (da un calendario, indicazione dell’autore dello scatto sul calendario: Andrea Angelini).

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foto da un calendario del 1972 (autore Andrea Angelini)  

 

 

La cappella Pontano, un gioiello del Rinascimento napoletano

23 lunedì Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in monumenti di Napoli, Napoli

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Cappella Pontano, decumani, monumenti di Napoli

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Napoli, 22 gennaio 2017

Sobria ed armonica, la cappella Pontano è uno dei monumenti simbolo del Rinascimento napoletano. E’ descritta come la  Fu fatta erigere nel 1490 dall’umanista Giovanni Pontano come tempio funerario della moglie.   La cappella, il cui esterno è interamente in piperno, conserva al suo interno ancora in buone condizioni il bel pavimento maiolicato di fattura partenopea o fiorentina.  La stessa attribuzione della cappella è ad oggi incerta. Le tante epigrafi presenti nella cappella furono volute e dettate dallo stesso Pontano. L’attuale struttura si presenta come da restauro della seconda metà del XVIII secolo.

pavimento-cappella-pontano
cappella-pontano-interno1

Per maggiori dettagli sulla cappella si rimanda al sito della pietrasanta

Cippi e violenza: abbattuto il cedro del libano davanti Palazzo Giusso dopo un ulteriore raid

17 martedì Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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abbattuto-cedro-palazzo-giusso-vandal

Napoli, 17 gennaio 2017

Un triste Sant’Antonio Abate…  non sono bastati i tentativi per salvare il cedro del libano davanti palazzo Giusso in pieno centro antico.  Non sapremo mai se le cure di ieri avrebbero sortito effetto,  in quanto un nuovo raid vandalico ad opera di una baby gang ha definitivamente danneggiato l’albero e questa mattina i tecnici del comune hanno proceduto al suo abbattimento.

Pare che due dei vandali siano stati identificati (attendo conferme).    Le notizie di questi giorni con i sequestri di numerosi cippi e arbusti da destinare ai falò illegali passano in secondo piano, purtroppo, davanti ad episodi come questo o quelli di ieri sera di Montesanto.

Fonte foto: Mario Battistelli – facebook

Vandali segano gli ulivi di Montesanto mentre si cerca di salvare il cedro del centro antico brutalizzato dai violenti del cippo

16 lunedì Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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Napoli 16 gennaio 2017

Non c’è pace né speranza… giusto il tempo di apprezzare e gioire per il tentativo (che purtroppo è stato  vano per un successivo atto vandalico) di salvare il cedro di piazza San Giovanni Maggiore, brutalmente vandalizzato dalle baby gang del cippo di Sant’Antonio, che già è tempo di lanciare un altro vergognoso allarme.  I consiglieri della seconda municipalità Angela Parlato, Bianca Verde e Pino de Stasio hanno infatti denunciato (anche attraverso i social) che un gruppo di vandali (chiamarli ragazzini è riduttivo) ha provato a segare gli ulivi piantati nei grandi vasi in piazza Montesanto.

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Se la risposta della città al vandalismo contro gli alberi del centro antico è stato rapido, non è affatto scontato che i danni causati da questi idioti possa essere compensato dalla bravura e dalla buona volontà di volontari ed esperti del comune.

Il cippo di Sant’Antonio è pratica brutale oltre che vietata e pericolosa se fatta in modo violento ed incontrollato.   Non so quanto sia realmente fattibile cercare di “legalizzare il cippo” per salvare una tradizione plurisecolare senza che vi siano rischi e danni, come scrivevo stamane… di sicuro urge che la risposta della città a queste baby gang sia forte ed unitaria.

Aggiornamento: il cedro del libano è stato abbattuto nella mattinata del 17 gennaio 2017. Pare vi sia stato un ulteriore atto vandalico questa notte che ha definitivamente danneggiato l’albero. https://diarionapoletano.wordpress.com/2017/01/17/cippi-e-violenza-abbattuto-il-cedro-del-libano-davanti-palazzo-giusso-dopo-un-ulteriore-raid/

la danza verticale incontra il cippo di Sant’Antonio, dietro N’Albero uno spettacolo di danza e fuoco il 17 gennaio

15 domenica Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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danza-verticale-nalbero-cippo-sant-antonio
cippo-di-santantonio-nalbero
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Napoli, 15 gennaio 2017

Legalizzare il  cippo di Sant’Antonio,  riprendere una tradizione antica  (millenaria) ripulendola della deriva vandalica e violenta degli ultimi anni.   Da diverso tempo, in diverso modo a Napoli si cerca di affrontare il tema di come istituzionalizzare – come del resto accade altrove- i fuocarazzi di Sant’Antonio.

Nell’attesa che si possa approfondire davvero il tema (alcuni amici mi avevano accennato alle loro proposte alcuni mesi fa), che si possa provare a pensare davvero a un “cippo 2.0”, la critica di danza Manuela Barbato ha ideato e proposto per N’Albero uno spettacolo di danza e fuoco condito da degustazione di vino rosso.

Come si apprende dal comunicato stampa martedì 17 gennaio alle ore 18,30 verrà acceso un “cippo di Sant’Antonio” sulla spiaggia della rotonda Diaz, proprio dietro n’albero. Un’acrobata si lancerà in una spericolata ed armoniosa danza verticale dalla terrazza posta a  31 metri giù fino a mappatella beach, fino al cippo che verrà da lei stessa acceso in modo spettacolare.

Prima dell’esibizione di danza verticale sulla spiaggia vi saranno  giocolieri di bolas e  mangiafuoco, accompagnati da una band di musiche popolari.

La serata, anticipata dalla degustazione di un calice di bicchiere rosso, proseguirà con altre attività organizzate da n’albero ( fra cui una degustazione culinaria a pagamento per chi avrà prenotato).

 

Tentano di tagliare il cedro davanti all’Orientale… i vandali dei falò di Sant’Antonio

12 giovedì Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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vandali a Napoli

albero-danneggiato-orientale-falo-santantonio

Napoli, 12 gennaio 2017

Un atto vandalico, un episodio di violenza gratuita e di idiozia: ieri sera alcuni ragazzi hanno provato a segare e tagliare il cedro del libano di Piazza San Giovanni Maggiore, davanti all’ingresso laterale dell’omonima basilica paleocristiana ed all’ingresso dell’Università degli studi L’Orientale.

Un atto di una barbarie unica, anche perché il quartiere è legato a quell’albero,  ripiantato dal comune di Napoli dopo che lo storico cedro era stato abbattuto in quanto malato.

Ieri sera poco prima delle 20,00 era stato Fabrizio Caliendo, storico titolare di una delle attività commerciali della piazza, a lanciare l’allarme con un post su facebook. Dopo qualche ora Pino de Stasio (consigliere di maggioranza della II Municipalità) avrebbe documentato su facebook l’accaduto con le foto da cui ho estratto questo particolare.

https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Ffabrizio.caliendo.9%2Fposts%2F10210024329716504&width=500

I falò o fuocarazzi di Sant’Antonio richiamano ad antiche pratiche agricole ma negli anni sono diventati null’altro che un vandalico, illegale e violento gioco fra minibande di ragazzini che fanno a gara a distruggere alberi del patrimonio comune (anni fa tagliarono più di un albero di via Duomo se ben ricordo), a rubare alberi di Natale (ogni anno ci provano con quello in galleria Umberto) ed a sradicare piante di ogni tipo.

Ieri l’episodio più grave, che ha causato un grave danno al cedro (il taglio è profondo diversi centimetri, molto più di quel che si vede dalla foto).

 

Biglietti Napoli – Real Madrid prezzi fino a oltre 3000 euro in rete

09 lunedì Gen 2017

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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biglietti-napoli-real-madrid-2017
biglietti-napoli-real-madrid-2017_viagogo

Napoli, 9 gennaio 2017

In attesa che scada il diritto di prelazione per gli abbonati della SSC Napoli, come noto i biglietti per Napoli-Real Madrid distribuiti dalla società sono stati venduti in tempi rapidissimi (al punto da far aprire un’indagine conoscitiva in procura). 

 Su ticketbis e su viagogo sono diversi i tagliandi in vendita, a prezzi mostruosi.  Si parte dai 400-500 euro per singoli tagliandi in curva fino ad oltre 3000 euro in tribuna Posillipo.
 

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