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Napoli, 10 novembre 2016

Questa mattina appariva ancora coperto da un telo, in attesa che il monumento restaurato venga svelato alla presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

E’ l’obelisco di Portosalvo, un monumento che da almeno due lustri appariva imbrigliato a causa di problemi di staticità, simbolo insieme alla vicina chiesa ed alla fontana della maruzza della difficoltà di recuperare il patrimonio artistico/culturale che aveva Napoli fino a qualche tempo fa.

Da quando è stato inaugurato il progetto Monumentando, pur fra le critiche dei tanti eccellenti partenopei che avrebbero fatto diversamente, sicuramente meglio, di più e in minor tempo ( !!! ), questo è il sesto monumento recuperato ed altri sono già oggetto di lavori in corso.

Un dato non scontato, riuscire a far restaurare i monumenti a costo zero per la collettività, grazie ai proventi delle sponsorizzazioni pubblicitarie.

Proprio nella piccola isola in mezzo all’asfalto di Portosalvo l’esempio più evidente.  Se con Monumentando son stati recuperati la fontana della maruzza e l’obelisco, la curia è ancora alle prese con il (ben più oneroso) restauro della chiesa di Santa Maria di Portosalvo, un restauro che sarebbe dovuto iniziare nel 2009 con una formula simile (la ditta che si deve occupare del restauro avrebbe dovuto usufruire dei proventi delle pubblicità installate sulle impalcature ) ma che nel 2013 portò all’interruzione del rapporto in quanto il restauro, nella realtà, era in alto mare (fu un mezzo scandalo in quanto la società appaltatrice aveva avuto diversi monumenti da restaurare).

Giusto auspicare un maggiore rispetto dei tempi di consegna, assurdo cercare di affossare con critiche spesso sterili un progetto che sta portando al recupero di numerosi monumenti (nonché alla loro successiva manutenzione) senza che venga speso un euro da parte dell’amministrazione comunale.

Nel video pubblicato su youtube tutti i passaggi della complessa opera di restauro:

Ps

Ogni monumento di Napoli è parte integrante della storia della città. L’obelisco fu realizzato nel 1799 come simbolo di ritorno dei Borbone dopo la breve e sfortunata parentesi repubblicana. Non è un caso che i santi raffigurati siano San Gennaro, Sant’Antonio da Padova e San Francesco di Paola.

San Francesco di Paola era patrono del regno, mentre  Sant’Antonio  sostituì per un breve periodo San Gennaro come patrono di Napoli, in quanto San Gennaro fu “reo” di aver aderito alla rivoluzione giacobina, dato che nonostante il re fosse stato cacciato il santo aveva compiuto il miracolo dello scioglimento del sangue…

… secondo me aveva ragione San Gennaro…

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