Napoli invasa dai turisti… Boom di turisti a Napoli…. Le immagini dei vicoli e strade della città di Partenope stracolmi di turisti hanno fatto il giro del web e son finite (persino) sui media nazionali, terza meta turistica più ambita in Italia per il ponte dell’Immacolata 2015.
Quel che è davvero interessante, però, è che non si tratta di un caso isolato, di un boom temporaneo, di un evento fortuito… ma di un trend che è iniziato negli ultimi due/tre anni. Già a gennaio avevo scritto del boom di presenze turistiche riprendendo dati pubblicati nel bollettino di statistica del comune di Napoli del 2013. Analizzando però lo storico degli ultimi 20 anni di cui sono reperibili on line dati pubblici facilmente (1993-2013), il dato che ne esce fuori è ancora più interessante: a Napoli non ci son mai state tante presenze turistiche in strutture alberghiere, almeno dal 1993… Nel 2013 già si era su cifre mai raggiunte prima. Ed i presupposti affinché i dati statistici relativi al 2014 e 2015 possano portare a nuovi record ci son tutti. Del resto a luglio l’assessore Daniele aveva parlato di un incremento degli importi relativi alla tassa di soggiorno di quasi il 40% fra il 2013 ed il 2014.
Dai bollettini di statistica emerge un altro dato interessante e riguarda la tipologia di turista che viene in città: il 2013 ha delineato un cambiamento di tendenza, con turisti che arrivano a Napoli per visitare la città, pernottando in media oltre quattro giorni, laddove in passato la media era sempre stata sui 2-2,5 giorni (tipica ad esempio di quei turisti che arrivano a Napoli, visitano Pompei e poi ripartono). Meno turisti mordi e fuggi ma più turisti di qualità, di quelli che riempiono gli alberghi, spendono in città, mangiano in città, visitano i musei cittadini.
Come già scritto diversi mesi fa… per qualcuno sarà un caso che proprio in questi anni di boom come sindaco di Napoli ci sia stato Luigi de Magistris, che ha puntato soprattutto ad inizio mandato tantissimo sul rilancio dell’immagine della città di Napoli, con iniziative che magari estrapolate e prese a sé saranno state anche criticabili (penso alle regate delle World Series di America’s cup) ma che hanno contribuito a rilanciare il nome di Napoli nel mondo ed a ripulire quell’immagine di una città che ancora nel 2011 in tutte le ricerche su google appariva in primis accostata a rifiuti di ogni tipo. Sarà un caso che oggi Napoli è fra le città più richieste secondo i siti web specializzati. Sarà un caso che né con Bassolino né con la Iervolino vi erano state tante presenze turistiche.
Ora si tratterà di capire se Napoli può vivere di turismo…
turistipersbaglio ha detto:
Anche per la Basilicata, regione in cui vivo, si può osservare un trend molto simile, c’è da chiedersi se i due fenomeni non siano collegati da una certa riscoperta del Sud Italia da parte delle guide turistiche, nazionali e soprattutto internazionali. Se man mano sia stato scalfita quell’idea dell’estrema pericolosità di viaggiare al sud (molto pronunciata a livello internazionale), e se infine il grande sviluppo di internet non abbia dato modo al sud di mettersi alla pari con i suoi concorrenti e farsi conoscere di più al di là di giudizi e pregiudizi.
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Fabrizio Reale ha detto:
A Napoli si era invertito dal 2004 al 2010, eravamo in piena emergenza rifiuti. Dal 2011 abbiamo ripreso a salire e probabilmente i dati 2014 confermeranno il boom del 2013
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