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Diario napoletano

~ vivere, sopravvivere, descrivere e raccontare Napoli

Diario napoletano

Archivi Mensili: dicembre 2015

Napoli: REVOCATO il divieto di circolazione veicolare, anche per le auto euro 4, dispositivo in vigore dal 1 gennaio 2016 all’8 gennaio 2016, gli orari e tutte le deroghe e le limitazioni agli impianti di riscaldamento

31 giovedì Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in Mobilità

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dispositivi traffico a Napoli, divieto di circolazione a Napoli, inquinamento Napoli, PM10

AGGIORNAMENTO: REVOCATO, secondo quanto riportato da Il Mattino, il dispositivo sotto riportato, da domani 4 gennaio si torna al dispositivo di limitazione al traffico veicolare già in vigore, nei giorni e modi previsti.

Napoli, 31 dicembre 2015

Per cercare di contrastare l’eccessiva concentrazione di PM10 rilevata dalle centraline ARPA Campania,  il comune di Napoli ha predisposto un particolare dispositivo di limitazione della circolazione veicolare che sarà in vigore dal 1 gennaio 2016 all’8 gennaio 2016.   A partire dal 9 gennaio si tornerà al dispositivo di limitazione al traffico veicolare già in vigore, nei giorni e modi previsti.

I giorni ed orari interessati dal divieto sono:

– dalle ore 9.00 alle ore 17.00 del 2 gennaio 2016
– dalle ore 9.00 alle ore 12.00 del 3 gennaio 2016
– dalle ore 9.00 alle ore 17.00 per i giorni 4, 5, 7 e 8 gennaio 2016
La lista delle deroghe è lunga e consultabile on line ed in particolare potranno circolare (a differenza del dispositivo tradizionale non possono circolare le auto euro 4 e non è previsto il car pooling):

  • Tutte le automobili almeno EURO 5 (questa la novità del dispositivo)
  • Tutti i ciclomotori e motoveicoli a quattro tempi
  • I motoveicoli e ciclomotori a due tempi, se almeno Euro 2
  • I veicoli elettrici ad emissione nulla
  • Gli autoveicoli alimentati a GPL o metano

Per ridurre le emissioni in atmosfera di particolato, l’ordinanza sindacale prevede anche alcune limitazioni per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento ed in particolare:
per i giorni compresi dal 31 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016:
a. la riduzione della temperatura degli ambienti riscaldati a:
– 18° negli edifici civili (ad esclusione delle scuole, degli ospedali e similari);
– 17°negli edifici industriali e similari.
b. La riduzione dell’orario di accensione del riscaldamento, nei modi di cui al punto a per un massimo di 9 ore.

 

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Napoli: botti di Capodanno no grazie

29 martedì Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in Capodanno a Napoli, no ai botti di Capodanno

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no ai botti di capodanno

no ai botti di capodannoNapoli, 28 dicembre 2015
Non finirò mai di ripeterlo, ogni anno: Botti di Capodanno, NO GRAZIE!

Fatelo per voi stessi e per i vostri cari, per i vostri amici a quattro zampe e per l’ambiente (i botti inquinano un botto), evitate di sparare botti e fuochi d’artificio vari per festeggiare il nuovo  anno.  Ad ogni Capodanno il bilancio delle vittime e dei feriti è pari a quello di una sanguinosa strage:  adulti e bambini con le dita e mani mozzati, con danni permamenti  a corpo e viso per aver maneggiato un botto in modo errato o semplicemente difettoso. Ogni anno sono tanti i cani e gatti morti di paura a causa dell’esplosione dei fuochi d’artificio.  Davvero sparare quattro botti la notte di Capodanno può valere un prezzo così alto? Ci rendiamo conto che il reparto di chirurgia della mano del Vecchio Pellegrini è diventato un centro d’eccellenza nazionale proprio a causa dei tantissimi interventi fatti negli anni per cercare di recuperare mani e dita sotto Capodanno?  Buona parte dei botti è fra l’altro illegale, realizzata in modo non conforme alle normative e pertanto vietata dalla legge. Il sindaco di Napoli ieri mattina si è soffermato a parlare dei botti illegali, ricordando che in questi giorni sono numerose le operazioni di sequestro di materiale pericoloso.

Quest’anno festeggiamo in modo diverso, sicuramente in compagnia, ma senza botti… e se vogliamo goderci uno spettacolo pirotecnico, basta recarsi in prossimità di Castel dell’ovo intorno all 1,30 del 1 gennaio 2016 (o in qualche punto panoramico) per godere dei veri fuochi d’artificio che chiuderanno il capodanno organizzato a Napoli, #Napoligrandespettacolo

Segue il breve filmato ideato dall’ufficio stampa del comune di Napoli per chiedere festeggiamenti di Capodanno senza botti.

La tomba di Partenope, la leggenda legata alla lapide in San Giovanni Maggiore

26 sabato Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in leggende napoletane, luoghi da fotografare a Napoli, Napoli

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basilica di San Giovanni Maggiore, leggende di Napoli, luoghi e leggende partenopei, tomba di Partenope

Tomba di Partenope Partenopem Tege Fauste


Napol, 26 dicembre 2015

“Partenopem tege fauste”: queste parole poste su una lapide millenaria all’interno della basilica di San Giovanni Maggiore hanno da sempre attirato  letterati e studiosi alla ricerca della mitica tomba di Partenope.  Può sembrar strano che si sia dibattuto per secoli sul luogo di sepoltura di un essere mitologico, ma a Napoli realtà e leggenda da sempre si fondono insieme in tutt’uno.  Ecco che del luogo mitologico dove fu sepolta la sirena (che la leggenda “più accreditata” vuole morta sull’isolotto di Megaride) non discussero solo nell’antichità (ad esempio Stazio) ma anche in epoca moderna.  Fra quanti propendevano per la sepoltura della sirena in altura, su un monte, ci fu chi pensò a Caponapoli (a Sant’Aniello a Caponapoli), chi a San Giovanni Maggiore, chi addirittura al Vesuvio. Quel che è certo è che ne parlarono Sannazaro e Pontano, che il Celano molto si dilungò sull’argomento nel quarto libro del proprio “Notitie del bello, dell’antico e del curioso della città di Napoli per i signori forastieri date dal canonico Carlo Celano napoletano,divise in dieci giornate”, che ancora nel XIX secolo Bartolommeo Capasso nel suo Sull’ antico sito di Napoli e Palepoli dubbii e conghietture ne discuteva ampiamente.

Tornando all’antica lapide, che originariamente doveva essere decorata con una croce dorata, che già all’epoca del Celano (XVII secolo) era andata persa, l’ipotesi più accreditata è ripresa dallo stesso

Diciamo dunque, colla più probabile opinione, che questo fusse stato il segno della consecratione della chiesa fatta dal santo pontefice Silvestro, come si ha per antichissima traditione, e che il nome di Partenope era della città nostra,che si raccomandava alla protezzione di sanGiovanni.

Del resto la frase va letta nel suo contesto, in cui c’è riferimetno anche a Scs Ian (San Gennaro?) 

Omnigenum Rex Autor

Scs + Ian

Partenopem tege fauste 

Il “tege” che per Celano è un “proteggi”, per altri (da qui la leggenda) è un “coprì”. 

Chi ha un po’ di tempo e voglia, rilegga le pagine del Celano dedicate a San Giovanni Maggiore.
Di sicuro, l’interesse anche relativamente recente per questa lapide fu tale da costringere la chiesa ad aggiungere una seconda lapide nel 1689, sotto la prima, per spiegare il significato del testo:

lapide tomba Partenope spiegazione


Il post è ripreso da quello pubblicato su laboratorionapoletano.com 

Buon Natale da Napoli

23 mercoledì Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in Auguri di Buon Natale

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biglietti di auguri, Buon Natale

Biglietto di auguri di Natale Napoli presepeAuguri di Buon Natale a tutti!

Fabrizio Reale

Fotografia, scattata all’interno del laboratorio di arte presepiale degli amici di ALAN Napoletani, che si va aggiungere ai tanti biglietti di auguri di Natale pubblicati negli anni su fotografiareale.com e laboratorionapoletano.com

buone feste napoli piazza municipio

A Napoli è #riscetamento

23 mercoledì Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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#riscetamento

piazza del gesu dal campanile Santa Chiara primo piano

Napoli, 23 dicembre 2015

Napoli è … #riscetamento.  Il nuovo hashtag per mostrare attraverso i social network quanto Napoli sia cambiata in questi anni e quanto possa ancora cambiare è stato lanciato ieri dallo scrittore Luca Delgado.

Ovviamente aderisco con piacere ed ecco il mio personale post dedicato al #riscetamento napoletano, con l’immagine di piazza del Gesù fotografata dal campanile di Santa Chiara, nella speranza che nel prossimo futuro si possa compiere il progetto che prevede l’apertura dell’antico campanile al pubblico, per poter godere di una vista unica e mozzafiato di Spaccanapoli e di Napoli tutta.

 

Ecco l’appello di Luca Delgado (dal suo profilo facebook)

Cari amici,
ho sempre creduto che la cosa più difficile nella vita, sia accorgersi della bellezza delle cose mentre queste accadono. Spesso ci sono davanti e non ce ne accorgiamo, aspettiamo che vadano via per poterle finalmente apprezzare. Il tempo passa e passano pure le cose belle e accade che ci serva un cattivo giorno per rimpiangere quello buono.
La cosa più bella che ci stia accadendo in questi anni è questa energia nuova che vediamo in città, questa voglia di riscatto e questo profondo senso di appartenenza e identità che non erano mai stati così forti, di certo non in tempi recenti. Ci sono tantissimi segnali di ripresa, non è un caso se siamo tra le prime in classifiche di mezzo mondo come migliore destinazione in Italia (per fortuna all’estero valutano parametri diversi rispetto a quelli che valutiamo qui, non leggono certi giornaletti locali dove continuamente ci denigrano, né ascoltano piccole star delle TV private).
E allora lo dobbiamo dire, prima che passi quest’ondata positiva e la si rimpianga, bisogna alimentarla perché i segnali ci sono tutti: a Napoli è cominciato il Riscetamento! Non ho scritto Rinascimento, quello lo sappiamo è accaduto troppi secoli fa, e a furia di guardarci alle spalle e vantarci del nostro passato, abbiamo finito col credere che non ci possa essere un futuro.
Vorrei che si unissero a questa mia “chiamata alle armi” tutti i napoletani che come me credono nel cambiamento. Vorrei che si unissero a noi anche gli scettici, gli inguaribili e instancabili critici, quelli che sono convinti che le cose non possano cambiare (possibile che non riusciate a vedere nessun miglioramento?). Perché se passa il messaggio che le cose sono così “perché sono sempre state così” e non vi sarà mai cambiamento stiamo consentendo che si dica la cosa più tragica per la nostra terra. Significa negare il futuro e tutte le declinazioni del futuro.
Io il cambiamento lo sto vedendo e lo voglio alimentare, perché ho deciso di vivere qui e non posso pensare di vivere una vita senza lottare.
Allora vi chiedo da ora in poi di parlare con tutti di rinascita, di Riscetamento, e di usare Internet per una vera rivoluzione. Da adesso in poi, tutto quello che secondo voi racconta la rinascita di Napoli, nel vostro quotidiano, documentatelo, raccontatelo, filmatelo usando l’hashtag ‪#‎Riscetamento‬ . Condividete questa foto, fatela girare, che diventi di tutti. Esistono dei rarissimi momenti nella storia dell’umanità, in cui tutti pensano la stessa cosa nello stesso momento. Quel momento è adesso.
Viva Napoli e i Napoletani, sempre.

 

Napoli, blackout e malfunzionamenti rete elettrica nell’area metropolitana

22 martedì Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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Napoli, 22 dicembre 2015
Disservizi e malfunzionamenti sulla rete elettrica sono stati segnalati questa notte, a partire da poco dopo la mezzanotte, sull’intera area metropolitana di Napoli, in città, nell’area vesuviana, in penisola sorrentina. In molti casi si é trattato di un anomalo abbassamento della tensione, ma in alcuni quartieri (Fuorigrotta ad esempio ) il blackout é durato due ore almeno.
Diverse le segnalazioni di guasto anche alle linee telefoniche.

Secondo quel che si legge in rete (nulla di ufficiale pertanto)  il blackout potrebbe essere stato generato da un malfunzionamento della linea di alta tensione o da qualche guasto ad una delle sottostazioni, che ha avuto poi ripercussioni sull’intera rete.

The Guardian: Napoli”great choice” per il turismo invernale, una città che si è “scrubbed up beautifully”

21 lunedì Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, turismo a Napoli

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Acquisizione a schermo intero 21122015 150928

Napoli, 21 dicembre 2015

Napoli come grande scelta per una vacanza invernale. A scriverlo è il prestigioso The Guardian,  che descrive Napoli come una città che si è di fatto stofinata via lo sporco ed ha lasciato alle spalle i cumuli di rifiuti.   Una città più bella, che non ha rinunciato al fascino della propria anarchia e del proprio caos, ma che può contare sulla chiusura al traffico del lungomare e di parte del centro, come sulla riqualificazione di piazza Municipio e piazza Garibaldi.  Insomma, quella che era vista come la città più sottovalutata d’Italia si sta risollevando, i turisti sono in crescita e saranno sempre di più.

Buona lettura…  The Guardian: Naples: what to see, plus the best restaurants, bars and hotel

Southern Italy’s biggest city has scrubbed up beautifully – without losing its anarchic charm – and is now a great choice for a winter city break

[…]

The piles of rubbish are gone, and traffic has been banned from much of the Lungomare (seafront) and large swathes of the centre. The completion of the metro system is in sight and the remodelling of the Piazza Garibaldi and Piazza Municipio areas, that has brought traffic to a near standstill in recent years, is almost finished.

[…]

Naples has often been dubbed Italy’s most underrated city, but that is changing. Tourist numbers are on the rise, so get there soon

Corso Umberto I: approvato il progetto di riqualificazione in due fasi, i dettagli

16 mercoledì Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in Riqualificazione Napoli, viabilità

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rifacimento strade, riqualificazione corso Umberto I Napoli

corso umberto dai tetti riqualificazioneNapoli, 16 dicembre 2015

Approvato ieri 15 dicembre dalla giunta comunale, il progetto esecutivo di riqualificazione di Corso Umberto, per tutti “Il rettifilo”, sarà suddiviso in due fasi.

FASE 1:

  • Eliminazione dei jersey che attualmente dividono in due il rettifilo, sostituiti da un cordolo spartitraffico
  • Aumento degli attraversamenti pedonali
  • Realizzazione di una pista ciclabile accanto al marciapiede lato “monte” (direzione piazza Garibaldi –> Piazza Bovio ) protetta e delimitata da cordolo in pietra lavica
  • Definizione (già effettuata) di stalli di sosta e carico/scarico merci sul lato del Corso Umberto verso il mare (direzione Piazza Bovio –> piazza Garibaldi)

FASE 2 (a chiusura del cantiere della metropolitana di piazza Nicola Amore)

  • Realizzazione della pista ciclabile anche “lato mare”

progetto riqualificazione corso umberto napoli

Elaborazioni grafiche del progetto di riqualificazione di corso Umberto – fonte comune di Napoli

Il progetto nel suo complesso prevede un investimento di 700.000 euro e consentirà di riqualificare il rettifilo, ripensandolo in vista dell’ultimazione dei lavori della metropolitana ma intervenendo già ora.   Nel breve, un aspetto sicuramente positivo è costituito dalla realizzazione della pista ciclabile lungo una tratta che ha notevoli potenzialità di utilizzo, anche in vista del potenziamento del servizio di bike sharing annunciato un paio di mesi fa ed in via di realizzazione, terminata oramai la fase di sperimentazione legata al progetto di ricerca finanziato dall’UE.  La realizzazione degli stalli di sosta continua a non piacermi ed a non convincermi, anche  per l’anacronismo della scelta (fare shopping utilizzando l’auto per arrivare fino in centro).  A leggere però il progetto nel suo complesso, sembra che sia una compensazione offerta ai tanti commercianti della zona in attesa che venga chiuso il cantiere della metropolitana, mentre spariranno per far posto ad una seconda pista ciclabile nella seconda fase della riqualificazione, un volta in funzione anche la stazione Duomo.

Va aggiunto che negli ultimi anni Corso Umberto è stato oggetto di due interventi attesi:  il recupero e restauro dei pregevoli lampioni liberty e la piantumazione di decine e decine di alberi al posto di spazi vuoti che erano là da troppi anni. Ancora c’è molto da fare però…

Il comunicato dell’amministrazione comunale:

Il progetto è stato sviluppato tenendo conto della particolare valenza urbanistica del corso Umberto I, della sua forte vocazione commerciale, della presenza di varie sedi universitarie e della significativa mobilità ciclo-pedonale. Questo progetto esecutivo specifica le scelte dello studio di fattibilità approvato ad agosto.

Gli obiettivi che l’Amministrazione intende ottenere con la realizzazione dell’intervento di riqualificazione su corso Umberto I sono i seguenti:
aumento della sicurezza stradale e miglioramento della fruibilità pedonale e della accessibilità;
miglioramento dell’aspetto urbano della strada e del suo decoro complessivo favorendo, nel contempo, la fruizione delle attività commerciali, dei siti di interesse storico-culturale e infine delle strutture universitarie;
miglioramento della qualità e della sicurezza della circolazione ciclistica. Infatti dall’attività di monitoraggio della mobilità ciclistica in città, effettuata nell’ambito dello European Cicling Challenge 2015 attraverso sistemi GPS di tracciamento dei ciclisti, è emerso che corso Umberto è la tratta stradale urbana più utilizzata per gli spostamenti in bicicletta.

A tal fine è prevista:
l’eliminazione dei new jersey in cemento armato che ad oggi sono collocati lungo la strada come spartitraffico centrale e l’aumento degli attraversamenti pedonali;
la realizzazione di un cordolo spartitraffico sormontabile in pietra lavica per la separazione delle corsie veicolari;
la realizzazione di un percorso ciclabile in sede propria, separato dalla corsia veicolare da un cordolo in pietra lavica e realizzato coerentemente con il D.M. 557/99, che disciplina la progettazione e la realizzazione dei percorsi ciclabili.

Per accentuare le caratteristiche di strada urbana di questo asse, viene confermato il limite di velocità a trenta chilometri orari e viene prevista la realizzazione di apposita segnaletica, anche orizzontale, che renderà ancora più visibile questo limite di velocità. Il progetto ha un costo complessivo di 700.000 euro.

Per la realizzazione del progetto sono state previste due fase di attuazione .

Nella prima fase, la cui realizzazione è già stata avviata con l’istituzione lungo la carreggiata lato mare di stalli di sosta a rotazione, stalli riservati a diversamente abili e per il carico e scarico delle merci, si procederà alla realizzazione, sul lato monte del corso, di una pista ciclabile di collegamento fra la stazione centrale, la sede dell’Università degli Studi di Napoli e piazza Bovio. Si provvederà, inoltre, alla eliminazione dell’attuale spartitraffico posto a suddivisione delle carreggiate con un cordolo sormontabile di dimensioni idonee a tutelare gli attraversamenti pedonali. Questo primo stralcio funzionale ha un costo di 500.000 euro.

Nella seconda fase – che potrà essere realizzata una volta ultimata la stazione “Duomo” della linea metropolitana 1 e ciò sia in ragione della eliminazione del cantiere sia in ragione della nuova accessibilità che si verrà a creare e che renderà residuale l’accessibilità veicolare, a completamento del progetto – si procederà a realizzare la pista ciclabile anche nella direzione piazza Bovio – piazza Garibaldi.

“Con l’approvazione del progetto di corso Umberto abbiamo inteso definire l’assetto della strada non solo per l’immediato futuro ma anche per gli anni a venire” ha dichiarato Mario Calabrese Assessore alla Mobilità del Comune di Napoli. “Ricordo, infatti, che nei prossimi anni sarà ultimata anche la stazione Duomo della linea metropolitana 1 e, contestualmente, saranno forniti al Comune ben 10 nuovi treni che consentiranno di migliorare significativamente la qualità del servizio. Questo consentirà di rendere corso Umberto una strada sempre meno dedicata alle sole auto, restituendola alla sua vocazione di spazio urbano ricco di funzioni sociali, culturali e commerciali. Ci muoviamo fin da subito in questa direzione con la prima fase di attuazione del progetto”.

Quando un ente di ricerca svende la propria biblioteca… i precari si organizzano e riacquistano i libri…

15 martedì Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in ricerca in Italia

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INRIM, precari INRIM

Per una volta non scriverò di Napoli.  In questi giorni nel mondo della ricerca italiana è accaduto qualcosa di irreale. Chi ha studiato ingegneria ricorderà che fino a qualche anno esisteva all’interno del CNR l’Istituto di Metrologia Gustavo Colonnetti, istituto metrologico primario per l’Italia. Nel 2006 tale istituto fu fuso insieme all’ Istituto elettrotecnico nazionale Galileo Ferraris per formare l’INRIM (Isituto Nazionale di Ricerca Metrologica), ente di ricerca dipendente dal MiUR.

Ebbene, l’INRIM ha deciso di disfarsi di parte della propria biblioteca (circa 3200 fra volumi, monografie e riviste) attraverso un bando con base d’asta 1000 euro….  una parte consistente della storia della metrologia italiana a prezzo scontato.

La storia, il fattarello, potrebbe finire qui… con un ente di ricerca che insegue la modernità sbarazzandosi di oltre 3000 testi impolverati, essendo oramai nell’era del digitale e che invece di donarli a qualche scuola o università, decide di fare un bando per venderli, con un prezzo base molto basso, quasi ridicolo.

Invece il finale è di quello che deve far riflettere.  Qualcuno ha partecipato all’asta, che altrimenti sarebbe andata deserta, ipotizzando una fine triste e tritata per libri e riviste.  Con un’offerta di 1001 euro i precari dell’INRIM si sono aggiudicati i 3200 volumi (poco più di 30 centesimi a volume) al grido de “La cultura non va alienata”.  I libri ora verranno in parte ridistribuiti fra il centinaio di precari dell’ente ed in parte venduti a personale INRIM (strutturato e non) per finanziare progetti no profit.  Resteranno, insomma, all’interno delle mura dell’INRIM o comunque a casa di chi in quell’ente lavora e svolge attività di ricerca.

Forse a qualcuno il patrimonio storico di un istituto interessa ancora…

 

Stelle Michelin 2016 in Campania: seconda regione d’Italia per ristoranti stellati, penisola sorrentina al TOP come sempre

10 giovedì Dic 2015

Posted by Fabrizio Reale in ristoranti a Napoli, ristoranti in Campania

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Stelle Michelin a Napoli, Stelle Michelin in Campania

Capri ed un pino al tramonto, panorama dal Relais Blu

Panorama dal Relais Blu di Termini

Napoli, 10 dicembre 2015

In Campania si mangia sempre meglio. La guida Michelin 2016 ha infatti premiato nuovamente la Campania come seconda regione con più ristoranti in Italia, dopo la Lombardia, seconda regione per numero complessivo di stelle, a parimerito con il Piemonte. Manca oramai da qualche anno l’ambita terza stella (fu Don Alfonso 1890 il primo ristorante del Sud Italia a fregiarsi per qualche anno delle tre stelle), ma i numeri sono di grande interesse. Sono 42 infatti le stelle distribuite in 37 ristoranti (cinque ristoranti con due stelle e trentadue ristoranti monostella).  Rispetto al 2015 (quando le stelle totali erano 41) Ischia ha perso le due stelle del ristorante Il Mosaico (per chiusura) ma in compenso sono tre i ristoranti che potranno fregiarsi dell’ambita stella:  il piccolissimo Don Geppi, ristorante Gourmet dell’Hotel Majestic Palace di Sant’Agnello, che conta per scelta 12 coperti, Re Maurì di Salerno e Osteria Arbustico di Valva.  La penisola sorrentina si conferma come una delle zone dove in assoluto si mangia meglio in Italia, con quattro ristoranti stellati (di cui con due stelle) nel territorio di Massa Lubrense, quattro a Vico Equense (di cui uno con due stelle), due a Sorrento ed uno a Sant’Agnello.  Tutte le stelle Michelin 2016 sono già disponibili sul sito Scatti di Gusto, da cui ho preso la tabella di seguito riportata.

Località Prov. Stelle Locale
Vallesaccarda AV 1 stella Michelin Oasis-Sapori Antichi
Sorbo Serpico AV 1 stella Michelin Marennà
Telese BN 1 stella Michelin Krèsios
Caserta CE 1 stella Michelin Le Colonne
Vairano Patenora CE 1 stella Michelin Vairo del Volturno
Brusciano NA Taverna Estia
Capri (Isola di) / Anacapri NA 2 stelle Michelin L’Olivo
Capri (Isola di) / Anacapri NA 1 stella Michelin Il Riccio
Ischia (Isola d’) / Lacco Ameno NA 1 stella Michelin Indaco
Massa Lubrense / Nerano NA 2 stelle Michelin Quattro Passi
Massa Lubrense / Nerano NA 1 stella Michelin Taverna del Capitano
Massa Lubrense / Termini NA Relais Blu
Napoli NA 1 stella Michelin Il Comandante
Napoli NA 1 stella Michelin Palazzo Petrucci
Quarto NA 1 stella Michelin Sud
Sant’agata Sui Due Golfi NA 2 stelle Michelin Don Alfonso 1890
Sant’Agnello NA 1 stella Michelin N Don Geppi
Sorrento NA 1 stella Michelin Il Buco
Sorrento NA 1 stella Michelin Terrazza Bosquet
Pompei NA 1 stella Michelin President
Vico Equense NA 1 stella Michelin L’Accanto
Vico Equense NA 1 stella Michelin Antica Osteria Nonna Rosa
Vico Equense NA 1 stella Michelin Maxi
Vico Equense / Marina Equa NA 2 stelle Michelin Torre del Saracino
Capri NA 1 stella Michelin Mammà
Amalfi SA 1 stella Michelin La Caravella
Caggiano SA 1 stella Michelin Locanda Severino
Eboli SA 1 stella Michelin Il Papavero
Maiori SA 1 stella Michelin Il Faro di Capo d’Orso
Mercato San Severino SA 1 stella Michelin Casa del Nonno 13
Paestum SA 1 stella Michelin Le Trabe
Positano SA 1 stella Michelin La Sponda
Positano SA 1 stella Michelin Zass
Ravello SA 1 stella Michelin Rossellinis
Ravello SA 1 stella Michelin Il Flauto di Pan
Salerno SA 1 stella MichelinN Re Maurì
Valva SA 1 stella MichelinN Osteria Arbustico

fonte tabella Scatti di Gusto

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