Napoli, 16 dicembre 2015
Approvato ieri 15 dicembre dalla giunta comunale, il progetto esecutivo di riqualificazione di Corso Umberto, per tutti “Il rettifilo”, sarà suddiviso in due fasi.
FASE 1:
- Eliminazione dei jersey che attualmente dividono in due il rettifilo, sostituiti da un cordolo spartitraffico
- Aumento degli attraversamenti pedonali
- Realizzazione di una pista ciclabile accanto al marciapiede lato “monte” (direzione piazza Garibaldi –> Piazza Bovio ) protetta e delimitata da cordolo in pietra lavica
- Definizione (già effettuata) di stalli di sosta e carico/scarico merci sul lato del Corso Umberto verso il mare (direzione Piazza Bovio –> piazza Garibaldi)
FASE 2 (a chiusura del cantiere della metropolitana di piazza Nicola Amore)
- Realizzazione della pista ciclabile anche “lato mare”

Elaborazioni grafiche del progetto di riqualificazione di corso Umberto – fonte comune di Napoli
Il progetto nel suo complesso prevede un investimento di 700.000 euro e consentirà di riqualificare il rettifilo, ripensandolo in vista dell’ultimazione dei lavori della metropolitana ma intervenendo già ora. Nel breve, un aspetto sicuramente positivo è costituito dalla realizzazione della pista ciclabile lungo una tratta che ha notevoli potenzialità di utilizzo, anche in vista del potenziamento del servizio di bike sharing annunciato un paio di mesi fa ed in via di realizzazione, terminata oramai la fase di sperimentazione legata al progetto di ricerca finanziato dall’UE. La realizzazione degli stalli di sosta continua a non piacermi ed a non convincermi, anche per l’anacronismo della scelta (fare shopping utilizzando l’auto per arrivare fino in centro). A leggere però il progetto nel suo complesso, sembra che sia una compensazione offerta ai tanti commercianti della zona in attesa che venga chiuso il cantiere della metropolitana, mentre spariranno per far posto ad una seconda pista ciclabile nella seconda fase della riqualificazione, un volta in funzione anche la stazione Duomo.
Va aggiunto che negli ultimi anni Corso Umberto è stato oggetto di due interventi attesi: il recupero e restauro dei pregevoli lampioni liberty e la piantumazione di decine e decine di alberi al posto di spazi vuoti che erano là da troppi anni. Ancora c’è molto da fare però…
Il comunicato dell’amministrazione comunale:
Il progetto è stato sviluppato tenendo conto della particolare valenza urbanistica del corso Umberto I, della sua forte vocazione commerciale, della presenza di varie sedi universitarie e della significativa mobilità ciclo-pedonale. Questo progetto esecutivo specifica le scelte dello studio di fattibilità approvato ad agosto.
Gli obiettivi che l’Amministrazione intende ottenere con la realizzazione dell’intervento di riqualificazione su corso Umberto I sono i seguenti:
aumento della sicurezza stradale e miglioramento della fruibilità pedonale e della accessibilità;
miglioramento dell’aspetto urbano della strada e del suo decoro complessivo favorendo, nel contempo, la fruizione delle attività commerciali, dei siti di interesse storico-culturale e infine delle strutture universitarie;
miglioramento della qualità e della sicurezza della circolazione ciclistica. Infatti dall’attività di monitoraggio della mobilità ciclistica in città, effettuata nell’ambito dello European Cicling Challenge 2015 attraverso sistemi GPS di tracciamento dei ciclisti, è emerso che corso Umberto è la tratta stradale urbana più utilizzata per gli spostamenti in bicicletta.
A tal fine è prevista:
l’eliminazione dei new jersey in cemento armato che ad oggi sono collocati lungo la strada come spartitraffico centrale e l’aumento degli attraversamenti pedonali;
la realizzazione di un cordolo spartitraffico sormontabile in pietra lavica per la separazione delle corsie veicolari;
la realizzazione di un percorso ciclabile in sede propria, separato dalla corsia veicolare da un cordolo in pietra lavica e realizzato coerentemente con il D.M. 557/99, che disciplina la progettazione e la realizzazione dei percorsi ciclabili.
Per accentuare le caratteristiche di strada urbana di questo asse, viene confermato il limite di velocità a trenta chilometri orari e viene prevista la realizzazione di apposita segnaletica, anche orizzontale, che renderà ancora più visibile questo limite di velocità. Il progetto ha un costo complessivo di 700.000 euro.
Per la realizzazione del progetto sono state previste due fase di attuazione .
Nella prima fase, la cui realizzazione è già stata avviata con l’istituzione lungo la carreggiata lato mare di stalli di sosta a rotazione, stalli riservati a diversamente abili e per il carico e scarico delle merci, si procederà alla realizzazione, sul lato monte del corso, di una pista ciclabile di collegamento fra la stazione centrale, la sede dell’Università degli Studi di Napoli e piazza Bovio. Si provvederà, inoltre, alla eliminazione dell’attuale spartitraffico posto a suddivisione delle carreggiate con un cordolo sormontabile di dimensioni idonee a tutelare gli attraversamenti pedonali. Questo primo stralcio funzionale ha un costo di 500.000 euro.
Nella seconda fase – che potrà essere realizzata una volta ultimata la stazione “Duomo” della linea metropolitana 1 e ciò sia in ragione della eliminazione del cantiere sia in ragione della nuova accessibilità che si verrà a creare e che renderà residuale l’accessibilità veicolare, a completamento del progetto – si procederà a realizzare la pista ciclabile anche nella direzione piazza Bovio – piazza Garibaldi.
“Con l’approvazione del progetto di corso Umberto abbiamo inteso definire l’assetto della strada non solo per l’immediato futuro ma anche per gli anni a venire” ha dichiarato Mario Calabrese Assessore alla Mobilità del Comune di Napoli. “Ricordo, infatti, che nei prossimi anni sarà ultimata anche la stazione Duomo della linea metropolitana 1 e, contestualmente, saranno forniti al Comune ben 10 nuovi treni che consentiranno di migliorare significativamente la qualità del servizio. Questo consentirà di rendere corso Umberto una strada sempre meno dedicata alle sole auto, restituendola alla sua vocazione di spazio urbano ricco di funzioni sociali, culturali e commerciali. Ci muoviamo fin da subito in questa direzione con la prima fase di attuazione del progetto”.