Napoli, 8 novembre 2015
Prima settimana di raccolta differenziata porta a porta nel centro antico di Napoli, fra cardi, decumani e vicoletti. Qualcosa che va oltre la % di raccolta differenziata, una sfida importante per Napoli, perché avviare il “porta a porta” nel centro antico equivale ad affermare con forza che la differenziata vera, il PaP, può essere fatta in tutta la città.
Prima settimana di raccolta porta a porta nel centro antico, non è difficile capire come sia andata, basta essere passati all’interno del perimetro interessato dal PaP.
Sinceramente mi aspettavo un transitorio molto più complesso, fatto di sacchetti della spazzatura lasciati un po’ ovunque e di migrazione dei rifiuti dalle strade in cui c’è il porta a porta verso quelle esterne al perimetro. In effetti qualcosa si è visto, soprattutto i primi giorni, con sacchetti della spazzatura depositati lunedì mattina all’interno dei cestini di piazza Borsa (ad esempio) o sacchetti lasciati là dove fino a pochi giorni prima c’erano i grandi cassonetti. Gli “irriducibili dell’indifferenziata” però son stati davvero meno del previsto, almeno rispetto a quanti mi aspettavo forse per carenza di fiducia nei confronti di parte dei miei concittadini, almeno per quanto riguarda le strade che percorro quotidianamente.
Girando a prima mattina per i vicoli e le strade la sensazione è stata quella di una città più pulita grazie all’assenza dei cassonetti, che storicamente diventavano collettori di rifiuti di ogni tipo lasciati alla loro base. Di sicuro è da premiare l’inventiva di tanti napoletani che, per disincentivare alcune cattive abitudini di residenti e turisti ( e peratanto per evitare di incorrere in multe non meritate), hanno dotato i contenitori di lucchetto…. un’idea che verrà ripresa anche da ASIA nel breve.
Ovviamente è solo l’inizio della sfida, una rondine, si sa, non fa primavera e la strada per rendere il centro antico della città più pulito è ancora lunga, come testimoniano altre foto scattate in questi giorni (come le due sopra riportate) che fanno da parziale contraltare a quelle che riporto nel collage iniziale a corredo di questo post, foto pubblicate – queste ultime – sul profilo facebook di Francesco Iacotucci, ingegnere poco più che quarantenne, amministratore unico di ASIA da qualche mese.
Ed a lui ho provato a chiedere un parere sia sulla sfida del porta a porta nel centro antico, sia una prima valutazione da parte sua sulla prima settimana. La mia domanda in particolare era “ti aspettavi che le cose sarebbero andate da subito nel verso giusto?” La sua risposta mostra quanto lui stesso abbia puntato sull’avvio del porta a porta nel centro antico, su quanto ciò possa significare per la città e sul fatto che il transitorio sarà ancora lungo e necessiterà di non pochi aggiustamenti:
Mi sentivo come prima di un esame. Avevamo studiato tantissimo e verificato tanti elementi, ma come ogni esame, non puoi mai essere certo di come vada. Ti posso dire che ero il più ottimista dell’azienda ma forse tra i più emozionati. Non solo un semplice sogno che si realizza ma anche delle convinzioni sulla raccolta differenziata nella nostra città che cercavano risposte.
Ho ripetuto per anni che la rd si poteva fare ovunque e che si tratta solo di trovare le giuste modalità e comunicare bene.
Ovviamente stiamo lavorando per migliorare alcuni aspetti partendo da nuovi cestini fino ai cassonetti con chiave (Francesco Iacotucci )
Del resto Iacotucci è stato chiaro anche per quanto riguarda gli irriducibili dell’indiffernziato:
Nei prossimi giorni inizieranno controlli più serrati sui riottosi/”amanti del sacchetto indifferenziato lasciato dove ti pare” (dal profilo facebook)
Il porta a porta nel centro antico é una sfida che forse non farà smuovere la % di RD ma renderà più vivibili cardi e decumani. Una sfida non solo di ASIA, dell’amministrazione attuale ma SOPRATTUTTO di noi cittadini.