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Diario napoletano

~ vivere, sopravvivere, descrivere e raccontare Napoli

Diario napoletano

Archivi Mensili: ottobre 2015

Street Art: l’opera di Zilda in via Santa Maria dell’Aiuto quanto tempo ancora durerà?

24 sabato Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in fotografando a Napoli, street art a Napoli

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murales, Zilda a Napoli

murales Zilda Napoli si sta rovinandoNapoli 24 Ottobre 2015

Ultimamente, grazie alla proiezione tenutasi nell’ambito della rassegna “Artecinemafestival” si è tornato a parlare di Zilda a Napoli, delle opere di street art realizzate dall’artista francese (è di Rennes) su stencil ed incollate poi in diversi luoghi del centro antico di Napoli.  L’uso degli stencil è qualcosa che ho sempre apprezzato, perché non è un modo intrusivo per mescolare street art nei vicoli di Napoli. Però, chiaramente, uno stencil ha un degrado rapido.  Alcune opere di Zilda durarono poco, in alcuni casi perché presto vandalizzate  o perché collocate in luoghi “vietati, come all’interno di quel che retsa della chiesa della Scorziata.  L’opera di Zilda in via Santa Maria dell’Aiuto, invece, è ancora là.  Per poco, probabilmente, perché negli ultimi mesi lo stencil è andato degradandosi, il confronto con una foto scattata due anni e qualche mese fa è impietoso: si sta staccando (accartocciandosi) un’ala e la testa di una delle due figure angeliche, mentre l’altra ha di fatto perso entrambe le gambe.

So che il “degrado” è parte integrante di questo tipo di street art, però sarebbe un peccato perdere  questo bell’esempio di street art, opera di un artista di fama internazionale.  Si può fare qualcosa? Chissà…

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Napoli: divieto di circolazione per le auto e moto più inquinanti, tutte le deroghe e gli orari

23 venerdì Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in Mobilità, mobilità sostenibile, viabilità

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dispositivi traffico a Napoli, divieto di circolazione a Napoli, inquinamento Napoli

Aggiornamento del 31 dicembre 2015: Il provvedimento di riportato qui sotto sarà in vigore anche dal 9 gennaio 2016 al 31 marzo 2016 (o.s. 1522 del 31 dicembre 2015).  Dal 1 all’8 gennaio 2016 sarà in vigore un dispositivo sperimentale (qui tutti i dettagli).

Napoli, 23 Ottobre 2015

Come previsto, a partire da lunedì prossimo (26 ottobre 2015) torna in vigore il dispositivo di limitazione del traffico veicolare sull’intero territorio cittadino di Napoli che vieta la circolazione in determinati giorni ed orari alle automobili più vecchie ed inquinanti.

Il divieto di circolazione dei veicoli privati sarà in vigore:

  • lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30
  • Il martedì dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30 fino al 31 dicembre 2015 ( come da ordinanza del 17/11/2015)

Come sempre (il provvedimento finalizzato al tentativo di ridurre la concentrazione di PM10 in città, risale ai tempi della Iervolino) la lista delle deroghe è lunga e solo le auto e moto più inquinanti non potranno circolare.

In particolare potranno circolare:

  • Tutte le automobili almeno EURO 4
  • Tutti i ciclomotori e motoveicoli a quattro tempi
  • I motoveicoli e ciclomotori a due tempi, se almeno Euro 2
  • I veicoli elettrici ad emissione nulla
  • Gli autoveicoli alimentati a GPL o metano
  • Gli autoveicoli con a bordo almeno TRE PERSONE (car pooling) ed almeno Euro 2

La lista delle deroghe è più lunga (comprende anche i proprietari di attestato di certificazione energetica delle proprie abitazioni, i veicoli intestati E con a bordo residenti in regioni diverse dalla CAmpania, etc.) Consiglio vivamente di verificare se si possa circolare o meno consultando la disposizione dirigenziale n.84 del 30 settembre 2015.

La comunicazione apparsa sul sito del comune di Napoli:

A partire da lunedì 26 ottobre, nell’ambito delle misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico, sarà ripristinato il dispositivo di limitazione al traffico dei veicoli privati con valori di emissioni superiori ai limiti di legge, per le giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 16:30.
I blocchi alla circolazione, in ottemperanza alla delibera di Giunta n. 292 del 5 maggio 2015, resteranno in vigore fino al 31 marzo 2016. In deroga al divieto potranno circolare le auto alimentate a GPL o metano, i veicoli elettrici, gli autoveicoli euro 4 e successivi, oltre che particolari categorie di veicoli o condotte da particolari categorie di guidatori. Tutte le deroghe sono consultabili sul sito del Comune di Napoli.

Voragine a piazzale Tecchio davanti allo Stadio: si camminava sul vuoto, una vergogna di quanti anni fa?

23 venerdì Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in degrado a Napoli, Napoli

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voragine piazzale Tecchio

voragine piazzale tecchioNapoli, 23 Ottobre 2015

“Sotto Viale Augusto che ce sta?” cantava nel 1992 Joe Sarnataro, napoletanissimo alter ego di Edoardo Bennato riferendosi ai lavori per la linea tranviaria rapida.  Per Italia 90 l’intera zona di Piazzale Tecchio era stata stravolta dai lavori.  Questa canzone mi è tornata in mente quando ho visto la fotografia pubblicata in rete dal consigliere comunale Francesco Vernetti riguardante quel che c’era sotto una voragine apertasi a piazzale Tecchio, all’altezza dell’area pedonale di accesso alla stazione Mostra della Cumana.  Dai primi rilievi è emerso che quel tratto di pavimentazione, percorso ogni giorno da tantissimi studenti diretti alle sedi di via Claudio di Ingegneria, poggiava su impalcature (di quelle che si mettono in via provvisoria prima delle colate di cemento) da chissà quanti anni.  Uno spazio vuoto profondo tre metri per un’area di circa 17×7 metri, su cui avevano costruito il tratto stradale (fortunatamente pedonale) nel modo indecente come si vede in foto. Ora si tratterà di capire due cose:

  • A quando risale questa vergogna, anche se il tutto fa pensare che si tratti di una situazione legata ai lavori per Italia 90 (strano però che nessuno si sia accorto della cosa durante la ristrutturazione del piazzale all’epoca del cantiere linea 6 una decina d’anni fa)
  • Capire se vi siano altre zone di enorme pericolo a piazzale Tecchio, il che renderà necessario il monitoraggio dell’intera zona. I progetti per Italia 90 erano grandiosi e si basavano sull’uso anche degli spazi sotterranei (parcheggi, tunnel sotterranei, etc.)… si sa come andò a finire

Di sicuro sarà interessante cercare di risalire ai colpevoli.

Cart di Mario Ricci, la prima corsa dal 23 al 31 ottobre, fra macchinine e scie colorate su tela

21 mercoledì Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in eventi a Napoli

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cart Mario Ricci

cart Mario Ricci prima corsa exploitNapoli, 21 ottobre 2015

C’era un bambino che amava collezionare macchinine, di ogni tipo.  Ne aveva raccolte in 30 e più anni circa 6000, fin dagli anni ’80. Divenne poi ragazzo ed infine adulto… giunse il momento di andare a convivere, che fare della propria collezione? Buttarla? Chiuderla in una serie di scatoloni e lasciarla in soffitta?  Mario Ricci ha avuto un’idea differente.

La pista è la mia tela. La mia auto è il mio pennello.

Mario ha ribaltato le famose parole attribuite al campione di F1 Graham Hill ed ha trasformato le macchinine in parte integrante di coloratissime tele.

Ecco nata “C’art”, un mix colorato e leggero di macchinine anni ’80 (ma non solo) e dipinti su tela, con le auto che diventano parte integrante delle tele, insieme alle scie lasciate idealmente dal loro passaggio.  Ovviamente il connubio in diverse tele fra Vesuvio e macchinine non poteva che attirarmi e spingermi a fare un post sul blog per l’amico Mario.

La mostra di Mario Ricci ” Prima Corsa”, a cura di Mimma Sardella, è allestita allo “Sudio 49 Arte&Dintorni” in via Carlo de Cesare n.7, a Napoli, in prossimità di piazza Trieste e Trento.  Vernissage il 23 ottobre, la mostra sarà visibile  dal 23 al 31 ottobre, dalle ore 10,00 alle 19,00.

Maggiori informazioni sulla pagina facebook Cart – arte a quattro ruote

cart Mario Riccicart Mario Ricci skyline

E una foto a Pulcinella non la volete fare? …

16 venerdì Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in fotografando a Napoli

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Castel dell'Ovo, pulcinella, via Partenope

pulcinella e castel dell ovoNapoli, 16 ottobre 2015

Mentre scattavo alcune foto a via Partenope, mi sento chiamare:

ma siete un fotografo? Diciamo… non proprio

E pubblicate le foto su un giornale?  In verità… su un sito

E una foto a Pulcinella non la vulite fa’ ? Dicono che sono un pulcinella un po’ anomalo ma a me piace così…

la ripubblico anche su laboratorionapoletano.com

Napoli un percorso alla riscoperta della Napoli medievale e rinascimentale risalendo dall’antico porto

16 venerdì Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in fotografando a Napoli, immagini di Napoli, luoghi da fotografare a Napoli, monumenti di Napoli, Napoli, turismo a Napoli

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Conosciamo napoli e la Campania, percorsi turistici, visita guidata

Napoli, 15 Ottobre 2015

Premessa

Non è raro cercare percorsi alternativi per visitare Napoli. Gli amici di Conosciamo Napoli e la Campania del resto organizzano almeno una passeggiata al mese alla riscoperta  di luoghi più o meno conosciuti del capoluogo partenopeo. E’ quindi per me stato un piacere aiutarli ad organizzare il loro prossimo percorso, che si snoderà fra le scalinate ed i vicoli della parte bassa del centro antico di Napoli.  Avevo già proposto un itinerario simile su laboratorionapoletano.com qualche tempo fa (dall’antico porto -piazza Borsa al decumano del mare), quello però proposto insieme a Peppe Guida ed Orlando Catalano (fra le anime principali del gruppo facebook) è più completo ed interessante (qui il percorso), in quanto attraversa una parte della Napoli medievale-rinascimentale non sempre battuta dalle guide turistiche.   NB Nel post ogni link corrisponde ad una foto, ad un percorso, ad una descrizione di un palazzo, chiesa o strada, tutto tratto da laboratorionapoletano.com e pubblicato nel corso degli anni. Buona lettura.

Il percorso proposto da Conosciamo Napoli e da laboratorionapoletano.com (elaborazione di Orlando Catalano)

Il percorso proposto da Conosciamo Napoli e da laboratorionapoletano.com (elaborazione di Orlando Catalano)

La partenza: dalla spiaggia dell’antico porto (piazza Borsa) su per le scalette in centro città

cerriglio gradini di piazzettaSin dall’antichità Napoli aveva due porti, uno grande, situato in zona piazza Municipio (testimonianza dell’esatta collocazione di epoca greco-romana il ritrovamento delle navi durante gli scavi per realizzare la stazione metro di piazza Municipio) ed uno più piccolino, una sorta di porto di pescatori, noto come “mar ad Arcina“, quello che poi nei secoli sarebbe stato definito un “mandracchio“, termine utilizzato in diverse aree portuali del Mediterraneo, ma che avrebbe poi avuto nel corso dei secoli un’accezione negativa, come di luogo malfamato.  Ancora fino agli anni ’30 del XX secolo esisteva quest’ area portuale.   Tornando indietro nei secoli, va sottolineato che il livello del mare era un bel po’ più in basso, come testimonia l’antichissima chiesa di Sant’Aspreno al Porto, il cui ipogeo, che era una vera e propria cappella sulla spiaggia, è ancora oggi intatto così come appariva ai fedeli dell’ VIII-IX secolo (anche se realizzato in epoca paleocristiana su antiche costruzioni romane). Dal porto diverse stradine e scalette dovevano partire per raggiungere i palazzi a ridosso delle mura e la città vera e propria.  Una di queste, gradini di piazzetta, parte dalla zona del Cerriglio, sotto le mura dell’insula di Santa Maria la Nova, luogo che sarebbe diventato famoso nel XVII secolo come punto d’incontro di artisti e marinai (qui fu accoltellato Caravaggio).  Scommetterei che il 90% dei napoletani non ha mai percorso questi gradini, che sembrano inerpicarsi verso l’alto ma poi ritornano giù verso quello che oggi è sedile di Porto. Da qui salgono verso l’alto i gradini di pendino Santa Barbara, una scalinata che è là da almeno 700-800 anni e che è stata protagonista  (non positiva… ci vivevano le “nane”) del romanzo la Pelle di Curzio Malaparte nel secondo dopoguerra.

I banchi nuovi, palazzo Penne ed il ricordo di zi’Nennella

banchi nuovi di notteAttraversato l’ultimo arco, superato l’ultimo gradino di pendino Santa Barbara ci si ritrova catapultati nella Napoli antica. I nomi delle strade diventano plurisecolari e richiamano alla memoria fatti storici che si perdono nei secoli fino a diventare quasi leggenda. Da una parte si dirama, subito dopo largo Ecce Homo, via Donnalbina (come dimenticare i racconti delle vicende di Donn’albina Donna romita e Donna regina), dall’altra ci si ritrova fra i banchi nuovi. Ma il primo oggetto che si nota a largo Monticelli è quello che sembra uno sgangherato copri-cassonetto. In realtà celato là sotto c’è un monumento nazionale, “l’antica banca all’acqua solfurea”, come recitava la scritta sul marmo bianco, dell’acquafrescaia “Zi Nennella“.   Nella piazzetta è magnifico il portale di Palazzo Penne, da un paio d’anni restaurato (contrariamente al resto del palazzo). Si tratta di un palazzo ricco di storia (e di leggende), esempio superbo di architettura civile della Napoli del XV secolo. Di fronte è palazzo Palmarice (wiki) ed accanto la chiesa di San Demetrio e Bonifacio. Un’epigrafe posta sul palazzo descrive scene di vita del 1773 (qui il testo del Il banno dei Banchi Nuovi per sapere cosa vietava di fare). Questo banno fu proclamato ad alta voce e dopo il suono di tromba da parte dell’ “ordinario trombetta”il 24 luglio 1773 e quindi affisso sul muro del palazzo. Proseguendo per i banchi nuovi si passa accanto il palazzo dei duchi di Casamassima, costruito nel 1569 e si giunge al largo Banchi Nuovi, con la chiesa dei santi Cosma e Damiano, costruita laddove era l’antica loggia dei Banchi Nuovi, attualmente in stato di grande degrado.

Da San Giovanni Maggiore al Nilo

corpo di napoli statua del nilo restaurato  Lasciandosi sulla sinistra via Santa Chiara, si arriva a via Candelora e quindi a largo San Giovanni Maggiore.  Oltre a palazzo Giusso, sede storica dell’Orientale, ci si trova dinanzi la splendida cappella dei Pappacoda e soprattutto l’ingresso laterale della basilica di San Giovanni Maggiore.  Si tratta di uno dei monumenti più interessanti di Napoli, ogni parola in più è superflua.  Risalendo san Giovanni Maggiore Pignatelli, sulla destra vi è una seconda epigrafe. Risale al 1651 ed è un divieto di edificazione su quei suoli. Costeggiando il pallonetto di Santa Chiara, continuando per stradine e vicoli, si riesce a by-passare  Spaccanapoli, il decumano inferiore (al link il percorso da Piazza del Gesù a San Domenico Maggiore) e ci si ritrova direttamente su via Mezzocannone e poco dopo in piazzetta Nilo. Il Nilo, il Corpo di Napoli, è forse uno dei simboli più famosi della città.  Nel largo è anche la chiesa di Sant’Angelo al Nilo, al cui interno vi è il sepolcro del cardinale Brancaccio (wiki), uno dei monumenti più importanti di Napoli, realizzato da Donatello e Michelozzo fra il 1426 e 1428.

Dal corpo di Napoli alla sirena Partenope

fontana spina corona restaurataIl percorso prosegue per via Paladino. L’antica strada è piena di tracce di epoche storiche differenti: si può scorgere un’antica colonna romana ma anche la targa arrugginita della facoltà di Ingegneria, che qui aveva sede negli anni ’30 del XX secolo (un po’ di storia per chi vuole leggere). Di lato è la chiesa di Donnaromita, con la bella cupola maiolicata e poco più in là l’epigrafe su cui  è riportato il banno del 1600 che vietava di giocare in strada, pena il carcere.  La strada continua, costeggiando l’università e raggiungendo il Gesù Vecchio (XVI secolo – wiki).  Riprendendo il percorso indicato un bel po’ di parole più su, ci si avvia verso San Marcellino e Festo, con il bel chiostro che ospita sia sedi universitarie che il museo di paleontologia.  Di fronte è la chiesa dei santi Severino e Sossio, una delle chiese più belle e dense di storia di Napoli. Scendendo per le rampe di San Marcellino, si arriva nella zona di piazzetta Portanova. Degno di nota è il portale di palazzo Bonifacio , della stessa epoca di palazzo Penne.  Chiude il percorso la splendida fontana di Spina Corona, meglio nota come la “fontana delle zizze“. Vale la pena approfondire un po’ la descrizione di questa storica fontana, di cui c’è traccia storica sin dal XV secolo, ricca di simbologia e dal significato e storia parzialmente oscuri: la sirena Partenope (nella versione “originale”, greca, metà donna e metà uccello) spegne le fiamme del Vesuvio con l’acqua che sgorga dai propri seni.

 

Due note a margine:

I banni e le epigrafi sui muri dei palazzi di Napoli

Banni ed epigrafi sui muri dei palazzi di NapoliDurante il percorso vi sono diverse lapidi del 1700 su cui sono riportati banni ed editti destinati alla popolazione. La lettura di queste preziose tracce del passato di Napoli permette di immaginare scene di vita quotidiana nella Napoli a cavallo fra il XVIII e l’inizio del XIX secolo.   – Il banno dei Banchi Nuovi L’epigrafe del Cerriglio ed altre

La vera street art

murales zilda napoli santa maria dell aiutoDurante il percorso sarà possibile ammirare alcuni murales e diverse opere di street art (quella vera, non i graffiti vandalici). In particolare sarà possibile ammirare l’opera di Zilda che è in via Santa Maria dell’Aiuto.

 

Maltempo a Napoli: danni in villa comunale (statua e palma)

15 giovedì Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in maltempo a Napoli

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villa comunale di Napoli

maltempo a napoli danni villa comunaleNapoli, 15 ottobre 2015

Il forte temporale che si è abbattuto nella tarda serata di ieri 14 ottobre ha causato la caduta di diversi alberi.  In piazza Vittoria una delle palme si è letteralmente spezzata in due, portando con sè, a quanto pare, anche una delle statue d’ingresso della villa comunale, dal lato della riviera di Chiaia. Il confronto fotografico fra l’immagine raccolta da street view di google a settembre 2015 e quella odierna è chiaro:  la palma, cadendo, ha “abbattuto” anche la scultura in stile neoclassico.

elaborazione grafica da foto di Massimo Perretti e da Street View

Centinaia in fila davanti alla biblioteca dei Girolamini per l’apertura straordinaria di oggi

11 domenica Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in eventi a Napoli, monumenti di Napoli, Musei di Napoli

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biblioteca dei girolamini

fila biblioteca girolamini ottobre 2015Napoli, 11 ottobre 2015

Domenica 11 ottobre, via Duomo: una fila di centinaia di persone in attesa di entrare per ammirare la biblioteca dei Girolamini.  Un’apertura straordinaria, quella della  Biblioteca Statale Oratoriana dei Girolamini, chiusa oramai da tempo a causa delle note e tristi vicende, che ha attirato tantissime persone, indice di quanto Napoli possa rilanciarsi attraverso la riscoperta del proprio patrimonio artistico e culturale.  C’è fame di cultura a Napoli….

Fotografia scattata alle 12,50 circa

Quartieri Spagnoli alla ricerca dei murales di Cyop&Kaf

06 martedì Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in fotografando a Napoli, immagini di Napoli, luoghi da fotografare a Napoli, Napoli, street art a Napoli

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Cyop&Kaf, murales, murales di Cyop&Kaf, Quore Spinato Quartieri Spagnoli

quartieri spagnoli murales e vicoliNapoli, 5 Ottobre 2015

Domenica mattina, inizi ad arrampicarti per i quartieri spagnoli alla ricerca di uno scatto fotografico, di qualcosa che racchiuda l’essenza di uno dei luoghi più noti e meno conosciuti di Napoli. Inutile prendersi in giro, la maggior parte dei napoletani percorre i  quartieri spagnoli  quasi di corsa, una scorciatoia, nulla più.  Risalire invece lentamente, a piedi, con la reflex a portata di scatto in mano, da Toledo fin quasi al Corso Vittorio Emanuele è un continuo sovrapporsi e mescolarsi di emozioni, non solo negative, non solo positive.  Rabbia e stupore forse son quelle che ritornano più spesso.  Non c’è tempo però per soffermarsi sulla stratificazione, sulla complessità del tessuto sociale, architettonico e culturale dei quartieri spagnoli, sulle voci che escono dai bassi e che provengono da due, tre continenti differenti, che la reflex non punta più i vicoli, i simboli oleografici di una Napoli che è sempre identica a se stessa, ma si sofferma sempre di più su quelle macchie di colore che appaiono dal nulla, nascoste o palesi, su un muro o dietro una finestra.

In passato non ho mai apprezzato le opere di Cyop&Kaf, anzi… per anni mi son rifiutato quasi di fotografarle, di soffermarmi a guardarle mentre si degradavano come tutti gli altri graffiti. Erano troppo per me ed il trovarmele puntualmente dove sarebbe stato meglio trovare un muro pulito mi ha forse fuorviato.  Eppure Cyop&Kaf sono oramai parte integrante dei Quartieri Spagnoli, non saprei immaginare i muri diroccati o ripuliti dei vicoli e delle strade senza le loro opere, piccole e grandi, in piena vista o seminascoste.  QS, quartieri spagnoli, anzi… Quore Spinato è un progetto artistico che va ammirato, scoperto e riscoperto in continuazione, un progetto fluido perché si rinnova di continuo fra opere “morte” ed altre realizzate più di recente.  Finché non vuoi farci caso, non ti accorgi che nel dedalo di strade disposte a scacchiera che originariamente doveva ospitare le truppe spagnole ci sono oltre 200 murales, graffiti realizzati dal duo partenopeo ovunque, anche in luoghi difficilmente raggiungibili. La storia è tutta sul loro sito, soprattutto quel che è da vedere è la mappa di QS realizzata qualche tempo fa, con foto e nomi di tutti i murales realizzati nei quartieri spagnoli da Cyop&Kaf.

Da un paio di settimane sto dedicando un’ora di domenica a cercare  -senza mappa- le loro opere d’arte… ecco qualche scatto alla rinfusa… in alcuni casi c’è anche il nome dell’opera…

murales cyop&kaf quartieri spagnoli murales quartieri spagnoli cyop&kaf cantina quattro cantoni murales quartieri spagnoli circolo vizioso quartieri spagnoli con murales murales quartieri spagnoli cyop &kaf Murales Quartieri Spagnoli Cyop&kaf murales quartieri spagnoli DSC_8386 DSC_8384 DSC_8382

La giostra dei sedili a Napoli: le foto della manifestazione in costume fra dame e cavalieri, sbandieratori e tamburini

03 sabato Ott 2015

Posted by Fabrizio Reale in eventi a Napoli, fotografando a Napoli

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giostra dei sedili di Napoli, manifestazioni in costume

giostra dei sedili napoli 3 ottobre 3-001Napoli 3 ottobre 2015

A Napoli è il weekend della “giostra dei sedili“. Questo pomeriggio, a partire dalle 16,00 decine e decine di figuranti in costume sono usciti in corteo dal Maschio Angioino per sfilare per le strade di Napoli: cavalieri a cavallo, nobili dame, sbandieratori e trombettieri.  Al rientro, dopo la sfilata, li attende la benedizione dei gonfaloni.  Domani, a partire dalle ore 12,00 sarà la volta della giostra vera e propria, con esibizione dei cavalieri all’Ippodromo d’Agnano (ingresso gratuito). Di sicuro una bella iniziativa che attirerà tanti curiosi ed appassionati di rievocazioni storiche.

Segue una carrellata di fotografie scattate questo pomeriggio all’interno di Castel Nuovo.

giostra dei sedili napoli 3 ottobre 3-001

la madrina della giostra dei sedili: Ilenia Incoglia

giostra dei sedili castel nuovo 1-001 giostra dei sedili sfilata-001 giostra dei sedili napoli cavalieri insieme-001 giostra dei sedili cavalieri-001 giostra dei sedili cavalieri 1-001 giostra dei sedili napoli 6-001 giostra dei sedili cavalieri-001 giostra dei sedili napoli sbandieratori 3-001 giostra dei sedili napoli sbandieratori 2-001 giostra dei sedili napoli sbandieratori 1-001 giostra dei sedili napoli sbandieratore-001 giostra dei sedili napoli 4-001 giostra dei sedili napoli 3-001 giostra dei sedili napoli 3 ottobre 2-001 giostra dei sedili napoli 3 ottobre 1-001

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