La mia domenica mattina era iniziata bene: avevo incontrato due operatori ecologici lungo la strada (un mezzo miracolo per Napoli). All’arrivo in piazza Monteoliveto però, come troppo spesso accade, le sensazioni positive sono andate letteralmente a farsi benedire ed è subentrata la solita incazzatura. Un unico operatore ecologico doveva fronteggiare da solo alla devastazione lasciata dai nuovi barbari: i ragazzi che il sabato sera si affollano intorno alla fontana di Monteoliveto.
Lo spettacolo era triste, degradante, offensivo nei confronti di chi vive a Napoli: cartacce e bottiglie di vetro ovunque, per terra, sulla fontana, dentro la fontana. Negli ultimi mesi le scritte vandaliche sono ricomparse e la fontana è nuovamente in condizioni pietose, perché non basta l’opera di pochi cittadini attivi, servirebbe prendere questa parte di generazione di ragazzi napoletani e buttarla altrove, lontano, il più lontano possibile dalla città. Parimenti a causa di quest’orda barbarica servirebbe che ASIA destinasse una squadra di uomini ogni domenica mattina per ripulire i “resti” di questi incivili.