Napoli, 12 agosto 2015
Tutto è partito da un topo morto alla vigilia di San Lorenzo proprio davanti ad un’attività commerciale storica partenopea, la libreria Colonnese, in pieno centro antico. Ed in questo strano agosto che alterna ondate di calore a tempeste di fulmini è bastato poco per far scatenare una polemica tanto complessa quanto inutile che ha chiamato in causa ASL, ASIA, sindaco, PD ed associazioni varie, con toni ed uscite di poco gusto che fanno presagire che il clima elettorale sarà rovente sin dal prossimo autunno. Al di là del fatto in sè, sul quale già si è scritto tanto (bastava chiamare l’ufficio ASL competente per chiedere la rimozione… ), il vero problema è che sembra che la tattica di troppi sia quella di screditare Napoli per colpire il suo attuale amministratore pro tempore, mettere in cattiva luce la città per criticare De Magistris. Non entrerò nel merito di una valutazione sul De Magistris sindaco, non è questo il momento. Voglio però sottolineare che chiunque – singolo, partito, movimento od associazione di cittadini – abbia come obiettivo nei prossimi mesi gettar fango su Napoli pur di far perdere consensi a De Magistris, rischierà di ottenere l’effetto contrario.
Una cosa è denunciare giustamente i tanti problemi che attanagliano una città complessa e difficile come Napoli, altro è montare ad arte casi, come nel caso del topo di libreria, con Colonnese che è stato strumentalizzato ed utilizzato da più di un detrattore del sindaco per attaccare il proprio “avversario”, laddove invece lui si era soffermato sull’incapacità da parte di un singolo netturbino di dare risposte sul come gestire il prelievo di un topo morto dalla strada (almeno… questo mi pare fosse il senso del suo sfogo su facebook).