Napoli,
27 24 luglio 2015 (anzi… qualche giorno prima ancora…)
Con l’avvicinarsi della sera e con il caldo che concede una minima tregua, passeggiare per Spaccanapoli può essere una valida distrazione. Si possono incrociare volti e situazioni che in orari più affollati passerebbero forse inosservati. C’è l’artista di strada di bianco vestita che scalza suona l’arpa, ci sono i turisti, c’è chi si ferma a leggere le scritte gotiche poste sul basamento del campanile di Santa Chiara, ci sono gli studenti universitari, i mendicanti, i clochard che dormono già davanti ad un portone. Ci sono i ragazzini che si incontrano sotto le scuole chiuse, le coppie che camminano mano nella mano, a prescindere se siano composte da persone dello stesso sesso o meno, qualche napoletano che si ferma in piazza per l’aperitivo, un bambino che gioca con il padre con la palla… intorno c’è Napoli e non fai tempo ad appoggiarti ad un muro per scoprire che è intriso di storia, che c’è una colonna che da almeno 2000 anni cerca di restare intatta in barba ai graffiti di quanti nemmeno hanno idea di cosa abbia rappresentato in passato, di quale tempio o palazzo abbia adornato. Ed alla fine non ce la fai, devi cacciare dallo zaino la reflex e scattare qualche foto, fa nulla se quel punto l’hai fotografato decine di volte… cerchi di catturare un momento, un’emozione, un piccolo granello di storia della tua città…
non basta mai 🙂
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