Napoli, 7 luglio 2015
Rifiuti e Napoli, Napoli e rifiuti, un refrain che torna e ritorna da troppo tempo. Lontani dall’emergenza ma anche lontani da un servizio efficiente di gestione dei rifiuti con elevata percentuale di raccolta differenziata, Napoli si trova a cambiare per la terza volta in quattro anni amministratore unico di ASIA. Dopo Raphael Rossi, dopo Raffaele del Giudice, è la volta di Francesco Iacotucci.
Con le dimissioni di Sodano ed il nuovo ruolo dato a Del Giudice, De Magistris doveva scegliere il nuovo capo di ASIA fra gli oltre 50 profili giunti alla sua attenzione attraverso un avviso pubblico.
La scelta è caduta su un profilo già noto in comune, un trait d’union fra Sodano e del Giudice da una parte e fra presente e futuro di ASIA dall’altra, e probabilmente non poteva essere diversamente, perché mancano 10 mesi alle elezioni amministrative del 2016 e sul tema rifiuti e sulle % di differenziata si giocherà una parte del rinnovo di De Magistris.
Cambiare radicalmente approccio rischiava di essere un rischio enorme per il sindaco (da un punto di vista politico) e per la cittadinanza (avrebbe causato transitori lunghi proprio in corrispondenza dell’estensione del porta a porta), dare spazio ad una persona che già conosce abbastanza bene il sistema (come ex staff dell’assessorato all’ambiente) e le sue problematiche, anche burocratiche (Iacotucci è da un anno componente ANCI del comitato di verifica dell’accordo quadro ANCI – CONAI) ridurrà di molto il transitorio legato al passaggio di consegne, complice anche la presenza di Del Giudice come assessore dell’ambiente.
Il profilo del resto è di quelli positivi: non anziano -alcuni direbbero “giovane” – (41 anni), ingegnere, con un buon curriculum e esperienza di comunicazione social, come blogger, come editorialista di una rivista ambientale.
La sfida non sarà semplice…
“Napoli parte da un misero 18%, ma ora sta a De Magistris dimostrare che Napoli può arrivare a livelli simili di quelli di Salerno”
era questa l’idea del 2011, su cui si basò la campagna elettorale di De Magistris, idea condivisa dal nuovo amministratore unico di ASIA (la frase è presa da un post sul suo blog del 2011), le cose – si sa – sono andate diversamente, per tutta una serie di fattori che è inutile snocciolare.
Quel che conta è continuare con l’accelerazione sull’incremento del porta a porta iniziata in questi mesi, cercando di portare la % di RD oltre il 30%. Sarà poi importante individuare soluzioni logistiche per ottimizzare strutture e risorse umane a disposizione, affinché le strade siano più pulite ed i “delay” temporali fra un evento e la rimozione dei rifiuti a questo legati non sia esagerato.
De Magistris, da persona del tutto esterna al sistema, nel 2011 esagerò con le dichiarazioni sulla gestione rifiuti, si è scontrato con un mostro chiamato ASIA, una società composta da oltre 2000 “operai” in media ultra cinquantenni e ben pagati, ma che è in grado di mettere per strada solo un numero esiguo di operatori ecologici.
Iacotucci dovrà anche cercare di aprire ancora più canali di comunicazione, in un’operazione trasparenza che è richiesta da tanti: spiegare ancora meglio in quali quartieri si ricicla, quali le percentuali nei rioni dove è avviato il PaP, quali i trend mese per mese. Soprattutto cercare di avviare iniziative che vadano a premiare le zone in cui si superano certe percentuali di differenziata.
Insomma… è una sfida che necessita di un grande in bocca al lupo.