
palazzo d’Afflitto in via Nilo dai percorsi visivi su Napoli di laboratorionapoletano.com
Napoli, 24 aprile 2015
“Vibrant, chaotic and gloriously dilapidated
E’ da giorni che l’incipit del bell’articolo su Napoli pubblicato dal Telegraph mi ritorna continuamente in mente. Gloriously dilapidated, gloriosamente cadente, decadente, fatiscente.
Come non pensare ai tanti palazzi di Napoli che son nati per ospitare nobiltà di antichi regni e poi nel corso dei secoli son decaduti insieme ai loro proprietari, fino a diventare persino luoghi degradati e quasi dimenticati. Non c’è portone nel centro antico della città che non nasconda qualcosa di bello, retaggio di antichi fasti.
Mi vengono in mente i palazzi di via Nilo, antichissimo cardo della Napoli greco-romana, ancora nel corso del Cinquecento e fino al Settecento luogo pieno di palazzi di una bellezza travolgente, attualmente nobili decaduti, come palazzo d’Afflitto (via Nilo 30a) o quello al civico 20. Non solo… ci sono palazzo Mastelloni a piazza Carità e tantissimi altri un po’ ovunque sparsi per il centro antico (alcuni presenti nella raccolta “Palazzi di Napoli” che sto lentamente realizzando su laboratorionapoletano.com) . Di sicuro il più bello e noto fra i palazzi di Napoli in estremo degrado è palazzo Sanfelice alla Sanità, dimora del grande architetto, autore di riferimento del barocco napoletano, Fernando Sanfelice. A fine post le ultime due foto riguardano proprio le due scale di questo capolavoro del barocco napoletano.

Palazzo Amedola in vico Melofioccolo al sedile di Porto – da laboratorionapoletano.com
da architetto napoletano amante,studioso e turista di queste magnificenze quasi tutti i giorni sono costretto ad assistere a questi scempi…
mi piange il cuore, purtroppo noto con devastante rammarico che questa decadenza è causata da 2 fattori:
1) fondamentalmente questi edifici sono abitati da una classe sociale che non ha molte disponibilità finanziare a stento riescono a sopravvivere ogni giorno ed ammetto che il restauro di un edificio costa centinaia di migliaia di euro!
2) per ovviare a questo inconveniente ci furono dei fondi europei per il restauro del centro storico di napoli (vecchio progetto sirena cui noi professionisti e a cascata anche tutto il resto delle categorie appartenenti all’edilizia) attendevamo per poter lavorare un po….ma questi fondi non sono mai usciti dalle mani dei vecchi governatori….
ci toccherà continuare ad essere disoccupati e a vivere in una città eternamente
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