
La neve sul Vesuvio e Castel dell’Ovo – anche su fotografiareale.com
Napoli 25 marzo 2015
Allarme Vesuvio, attività vulcanica nel porto di Napoli, rischio vulcano… questi i titoli che nelle ultime 48 ore avevano accompagnato un video girato al largo del porto di Napoli da alcune persone che mostravano movimenti anomali nell’acqua, come se sotto vi fosse attività vulcanica o, come poi banalmente dimostrato, vi fosse una condotta rotta dalla quale fuoriusciva copiosamente acqua. Ovviamente, complice la beata ingenuità dell’utente medio dei social network, i siti web (anche media abbastanza frequentati) che hanno utilizzato titoli maggiormente sensazionalistici ed allarmanti son quelli che hanno racimolato il maggior numero di contatti sulla vicenda. Come sempre bisognerebbe fare in questi casi,sarebbe opportuno attendere invece il parere di un esperto, magari di un ricercatore…
Subito l’Osservatorio Vesuviano aveva smorzato il tono della vicenda, con un primo comunicato, cui è seguito il secondo, di seguito riportato, dal quale di fatto si evince che non vi è alcun collegamento fra il Vesuvio ed il video apparso su YouReporter.
Fra l’altro nel golfo di Napoli sono tante le sorgenti termali, legate ad attività vulcanica, che si possono individuare ad occhio nudo… senza che vi sia allarmismo…
Va ricordato sempre che il VEsuvio è il vulcano maggiormente conosciuto e monitorato al mondo e che, a differenza di quanto accade per i terremoti, il ritorno in piena attività di un vulcano è anticipato da fenomeni che sono rilevabili dagli strumenti dei ricercatori.
Dalla homepage del sito dell’Osservatorio Vesuviano (INGV)
Emissioni in mare di fronte al Porto di Napoli
Nella mattina del 24 marzo, il personale dell’Osservatorio Vesuviano (OV) – sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), si è imbarcato sulle motovedette della guardia costiera al fine di monitorare il fenomeno osservato in questi giorni nelle acque antistanti San Giovanni a Teduccio.
I rilievi effettuati dai ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano-INGV sono consistiti nella misura di parametri chimico-fisici lungo profili della colonna d’acqua sul punto di emissione e dal prelievo contemporaneo di campioni di acqua per successive analisi chimico-isotopiche di laboratorio. Inoltre, sono state effettuate misure areali di temperatura con telecamere a raggi infrarossi.
I parametri chimico fisici non hanno mostrato valori significativamente diversi da una tipica acqua di mare, con valori medi di pH di circa 8, e temperatura di circa 14.2 °C. Il contenuto in sale è risultato leggermente minore in superficie (di circa il 5%) indicando, possibilmente, l‘afflusso in superficie di un fluido a salinità minore (tipica di fluidi reflui provenienti dal depuratore). I rilievi termici con telecamere all’infrarosso non hanno evidenziato anomalie di temperatura diffuse in superficie. In conclusione le indagini effettuate non evidenziano la presenza di fluidi riconducibili ad attività vulcanica.
“Un ringraziamento all’Osservatorio Vesuviano-INGV e alla Guardia Costiera per la professionalità e la tempestività delle verifiche”, lo rivolge l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza, che con l’occasione precisa: “non si tratta di condotta fognaria, come risulta da qualche dichiarazione, bensì dello scarico dell’acqua dell’impianto di depurazione di Napoli Est”.