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Diario napoletano

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Diario napoletano

Archivi Mensili: febbraio 2015

Primarie PD Regione Campania: i numeri

27 venerdì Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, politica

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elezioni regionali Campania, PD, primarie PD

Napoli, 27 febbraio 2015 #26

Primarie PD Campania: atto finale (forse)

A meno di a questo punto improbabili cancellazioni dell’ultima ora, domenica andranno in scena le primarie PD in Campania per individuare il candidato che dovrà sfidare alle prossime elezioni regionali l’uscente Caldoro.

Si è trattato di un percorso lungo, travagliato e gestito maldestramente che ha portato ad una certa disaffezione e scetticismo nei confronti del principale partito italiano, che, va ricordato, a Napoli ed in Campania è uscito negli ultimi anni sconfitto e con le ossa rotte in quasi tutte le competizioni amministrative di rilievo (regione, provincia di Napoli, comune di Napoli).

Che parte del partito non voglia le primarie si è capito da tempo, che una parte stia discutendo con il centro destra, è altra cosa acclarata, il che contribuisce a creare ancora maggiore confusione. Quel che conta, però, è che adesso sia dato spazio agli elettori, in modo tale che siano loro a scegliere quale sarà il prossimo candidato del PD.

Dopo un periodo in cui diversi dirigenti del PD hanno dato i numeri (al lotto), ecco qualche numero ufficiale della competizione pre-elettorale che si terrà domenica 1 marzo 2015 (si vota dalle ore 8,00 alle 21,00).

DUE EURO sarà il contributo minimo per votare per  chi non è iscritto al PD, come previsto dal regolamento delle primarie.

TRE al momento sono i candidati, dato che Migliore e di Nardo si son ritirati dalla sfida all’ultimo, comicamente proprio dopo forum e dibattiti televisivi in cui continuavano ad affermare le proprie idee ed i propri programmi.

CINQUE  erano fino all’altro giorno i candidati alle primarie: De Luca, Cozzolino, Migliore, di Nardo (Idv) e di Lello (socialisti).

MENO DI 60 sono gli extracomunitari ed i minorenni che si sono pre-registrati per poter votare domenica: sarà difficile che qualcuno possa gridare allo scandalo “cinesi” in questa tornata di primarie…

OLTRE SEICENTO sono i seggi, soprattutto a Napoli e tante sono le polemiche innescate dalla scelte di questi (anche in chiesa, in un ex macello, al bar, in sale di varia natura e genere, oltre che nelle sedi di partito e di associazioni culturali). Ecco ubicazione ed elenco ufficiale:

  • 187 in provincia di Napoli
  • 115 in provincia di Caserta
  • 79 in provincia di Benevento
  • 163 in provincia di Salerno
  • 83 in provincia di Avellino

Oltre 1800 i volontari impegnati nel garantire il funzionamento delle primarie

Dopo quel che è successo in Liguria, memori del caos legato alle primarie 2011 per la scelta del candidato sindaco di Napoli, sarà di fondamentale importanza cercare di garantire trasparenza e correttezza nello svolgimento delle operazioni di voto.

Se poi davvero il candidato che uscirà vincitore dalle primarie sarà il candidato del Pd alle prossime elezioni regionali, sarà dato saperlo solo fra qualche giorno…

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Nuove scritte vandaliche sulla fontana di Monteoliveto appena ripulita

25 mercoledì Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in centro antico di Napoli, inciviltà a Napoli

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atti vandalici sui monumenti, degrado a Napoli, fontana di Monteoliveto, graffiti vandalici, vandali a Napoli

vandali fontana di monteoliveto-001Napoli, 25 febbraio 2015

Nemmeno un mese è passato da quando i volontari di Sii Turista della tua città avevano ripulito la fontana di Monteoliveto. Nemmeno il tempo che fosse scemato l’eco delle polemiche (più o meno motivate) legate non tanto al gesto in sè ma alle modalità con cui era stata ripulita la fontana, che le scritte son pian piano riapparse. Scritte  senza senso, vuote, come vuoti sono i loro autori, privi di senso civico e di intelletto.  Domenica scorsa la fontana appariva come in foto: qualche bottiglia lasciata a galleggiare ed una serie di scritte con pennarello nero o rosso.  Dichiarazioni di recenti amori, qualche sigla strana, nulla di nuovo purtroppo per la fontana, solo la rabbia legata al fatto che gli autori degli atti vandalici resteranno ancora una volta impuniti.

Eppure a Piedimonte Matese pochi giorni fa un graffitaro è stato identificato proprio da una telecamera installata a protezione di una fontana pubblica.  Installare alcune telecamere in modo tale da sorvegliare e proteggere la fontana di Monteoliveto non guasterebbe.  Nell’attesa che venga presa una decisione sul ripristino di una recinzione (come a inizio secolo) a tutela della fontana di Monteoliveto.

Graffiti vandalici dentro Santa Chiara su antiche tombe… accade da decenni…

21 sabato Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in inciviltà a Napoli

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atti vandalici sui monumenti, degrado a Napoli, graffiti vandalici, Santa Chiara a Napoli

graffiti su tombe basilica di Santa ChiaraNapoli, 21 febbraio 2015  #22

Che la basilica di Santa Chiara a Napoli sia fra le chiese più vandalizzate dai graffitari a Napoli è cosa nota: basta guardare l’esterno della chiesa.

Che da oltre QUARANT’ANNI una cappella medievale della chiesa sia stata presa d’assalto da vandali con firme e date, è qualcosa che era ignoto ai più, fino ad oggi.

Aggiornamento:  Guardando e riguardando quei graffiti, sembra che ci sia qualche antica tradizione folkloristica in base alla quale si chiede qualcosa: quasi tutte le frasi iniziano con “fammi, facci, fa’”, quasi come se fosse una preghiera o una richiesta a un’anima pezzentella, a un santo, a qualcuno in cielo.  C’è un “fammi sposare presto”,messaggi di amore ed anche un “facci fare la rivoluzione”, datato.

Con il tempo poi si è perso forse il senso di questa usanza e sono iniziate scritte più semplici.

Ieri infatti, mentre si discuteva su facebook dei nuovi danni subiti dalla fontana di Monteoliveto, una cittadina ha fatto presente al consigliere municipale Pino de Stasio (delega al patrimonio UNESCO) che alcune tombe interne alla basilica di Santa Chiara erano piene di graffiti.  Prontamente Pino de Stasio ha scattato qualche foto e dato il giusto risalto alla vicenda, che è venuta a galla e che oggi è apparsa anche su Il Mattino.

Nel primo pomeriggio son passato per santa Chiara ed ho potuto notare che, nella seconda cappella entrando sulla sinistra, in genere poco illuminata, i graffiti non erano né pochi né tutti recenti: se guardate le foto noterete che vi sono graffiti vandalici fatti sui monumenti sepolcrali che risalgono al 1968, agli anni ’70, agli anni ’90, oltre ad alcuni decisamente più recenti.  Probabilmente in passato qualcun altro se ne sarà accorto, ma nulla è stato fatto per ripulire questi antichissimi monumenti sepolcrali.

graffiti vandalici a santa chiara napoli graffiti vandalici a santa chiara napoli 1 Cappella basilica di Santa Chiara

Adozione fioriere piazza Carità: dai forum virtuali a gesti reali di cittadinanza attiva

21 sabato Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in cittadinanza attiva

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Il cielo di Napoli, Luigi de Magistris, verde pubblico

adozione fioriere Napoli alla presenza del sindacoNapoli, 21 febbraio 2015, #22

Il cielo di Napoli è un forum di discussione su Napoli on line da anni, utilissimo per raccogliere ottime ed aggiornate informazioni su quanto accade in città, con particolari focus sulle infrastrutture, sulla mobilità (più o meno sostenibile), oltre che su edifici e monumenti storici.  Negli ultimi tempi, i ragazzi di CDN hanno scelto di sbarcare dal web nel mondo reale, mettendo a disposizione della città le competenze acquisite da anni di discussioni (più o meno proficue) e soprattutto la grande voglia di fare qualcosa (di buono) per la città.

Oggi è stata la volta dell’adozione delle otto fioriere di piazza Carità, che sono state riempite di colorate piantine: un piccolo gesto simbolico di grande importanza.  Nonostante non fosse previsto, all’appuntamento per la piantumazione si è presentato anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha aiutato quanti avevano aderito all’adozione delle fioriere piantando direttamente qualche pianta ed intrattenendosi per diversi minuti a colloquiare delle problematiche cittadine (si è parlato non solo di adozioni del verde pubblico ma anche di tempistiche dei lavori della metropolitana e di altro).

 

Il mare non bagna Bagnoli

20 venerdì Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in Bagnoli, il mare di Napoli, Napoli, Riqualificazione di Bagnoli

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arenile di Bagnoli, colmata di Bagnoli, inquinamento Bagnoli, report inquinamento Bagnoli, spiaggia di Bagnoli

collettore bagnoli la pietraNapoli, 20 febbraio 2015 #22

E’ difficile scattare una brutta fotografia del mare davanti Bagnoli, da qualunque punto di vista, se da Coroglio, dal pontile di Bagnoli, dall’istmo di terra che collega Nisida o dalla via che conduce a Pozzuoli.  E’ difficile poi rendersi conto che il mare in realtà non bagna Bagnoli da tanto tempo, che quella che appare in foto è solo un’illusione, un effetto ottico legato all’obiettivo fotografico.

Non è questione politica, né riguarda le problematiche relative a Bagnoli futura, a città della Scienza o alla destinazione finale dell’intera, enorme, ex-area industriale.  Il problema vero è capire come far sì che il mare possa bagnare nuovamente Bagnoli, dato che arenile e fondale sono “compromessi”.

Ogni volta che qualcuno torna a discutere di balneazione a Bagnoli, del fatto che la qualità delle acque di balneazione sia probabilmente eccellente, dell’originario e primigenio anelito di uno dei luoghi più belli al mondo verso un destino di turismo e ricchezza, ripenso a cosa c’è sotto la sabbia e sotto il fondale, a quell’enorme bomba ecologica che non vogliamo ricordare, a cui si aggiunge, seppur in misura di gran lunga minore, quanto viene scaricato dai collettori che raccolgono le acque degli antichi alvei sotterrati (oltre che dalle acque piovane). A Bagnoli sfociano infatti i collettori che raccolgono l’emissario di Via Cinthia, l’arena S.Antonio, l’emissario di Coroglio, le acque piovane della zona dove c’era il lago di Agnano, quel che resta infine delle antiche sorgenti termali della zona, in un mix che meriterebbe maggiori controlli.

Per quanto riguarda i danni legati all’ex-area industriale di Bagnoli, i risultati dei campionamenti effettuati dall’ICRAM nel 2005, pubblicati sul sito del comune di Napoli in versione integrale, non lasciano spazio a fantasie sul futuro di Bagnoli.   O si bonifica, o si seppellisce tutto sotto una spessa coltre di cemento, si spera solo metaforicamente parlando.

Il rapporto dell’ Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare (ICRAM), poi confluito all’interno dell’ISPRA, è probabilmente lo studio più completo ed esaustivo che riguarda l’inquinamento della zona di Bagnoli.  Risale a dieci anni fa circa. Le parole di sintesi sono sconfortanti: contaminazione e compromissione degli arenili e dei fondali davanti all’ex Italsider, mentre le immagini riportate nel rapporto mostrano che l’area interessata è più ampia di quel che si possa immaginare.

stato di elevata contaminazione, e per alcune aree addirittura di compromissione, sia degli arenili che dei fondali prospicienti l’ex area industriale di Bagnoli.

Sull’arenile di Bagnoli e sul fondale sono presenti in quantità preoccupanti idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli collegati all’attività siderurgica quali piombo, zinco, cadmio, rame, mercurio. L’area interessata è “tutta l’area di fondale antistante l’ex impianto industriale, fino al largo, con zone adiacenti (il settore a nord dell’area e la baia di Nisida) ancora interessate, con concentrazioni più elevate nell’area a ridosso della colmata”, estende

Le concentrazioni più elevate, quelle per cui è necessario procedere all’attuazione di interventi immediati, sono state riscontrate nell’area immediatamente a ridosso della colmata, sia frontalmente che lateralmente, estendendosi oltre gli arenili a nord della colmata. Per tutti i contaminanti più significativi si osserva lo stesso andamento delle concentrazioni in funzione della profondità: a 2 m di profondità, infatti, si riscontrano concentrazioni elevate solo in prossimità dei due pontili della colmata.

Cosa venne fatto dopo la pubblicazione di questi dati?

Il divieto di balneazione è in vigore dal 2006, venne interdetto l’accesso l’arenile di Bagnoli “a sud della colmata”, chi aveva attività in altre zone dell’arenile fra Coroglio e Bagnoli, per continuare ad operare, dovette provvedere a “piazzare qualcosa” sulla sabbia, che fosse erba sintetica, camminamenti in legno o altro, per ridurre al minimo il rischio per i clienti. Gli stabilimenti balneare infatti sono attrezzati solo per elioterapia.   Pare che vi sia stata anche una parziale aggiunta di sabbia durante le più recenti operazioni di messa in sicurezza, per quanto riguarda una parte di spiaggia… ma si tratta di pezze che non risolvono il problema.

Non è possibile pensare di eliminare il divieto di balneazione se prima non verranno rimosse le cause del divieto, sostanze altamente cancerogene (Bagnoli, al di là dell’ interesse mediatico sulla terra dei fuochi, è l’area con maggiore incidenza di tumori di tutta Napoli e dintorni, ben al di sopra della media nazionale… ).

Non è possibile pensare ad una spiaggia pubblica o privata che sia,  se prima non verrà bonificata realmente l’area (cosa complicatissima fra l’altro, a causa della tipologia di sostanze presenti).

Chiunque abbia tempo e voglia di approfondire la cosa può scaricare i dati completi riguardanti tutti i campionamenti effettuati sull’arenile, sulla colmata, sui fondali, con le differenze fra gli arenili a nord (presenza massiccia di IPA) e quelli a sud (contaminazione legata a metalli come piombo, zinco, rame e negli strati più profondi a IPA).

Per quanto riguarda quanto c’è in mare, sul fondo vi sono

“scoriacei di colore grigio acciaio, granuli nerastri informi di aspetto vetroso o submetallico, carbone”,

fino a -50 metri, con livelli di contaminante ancora molto elevati (dati sempre 2005) e con concentrazioni elevate di IPA e piombo emerse dalle analisi effettuate sulle cozze presenti nella zona.

Son passati dieci anni, poco è stato fatto ed in tanti (penso a chi si bagna nelle acque davanti l’ex-Italsider) hanno dimenticato già perché il mare non bagna Bagnoli….

 

Si blocca la metropolitana di Napoli: tutti a piedi per 500 metri nel tunnel per raggiungere la stazione

18 mercoledì Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in Mobilità, trasporti a Napoli

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crisi trasporti Napoli, metropolitana di Napoli

Blocco metropolitana di NapoliNapoli, 18 febbraio 2015

Di male in peggio: nemmeno il tempo di gioire per il ritorno in esercizio di alcuni treni appena revisionati, che la metropolitana di Napoli tocca il fondo, in una giornata che in molti non dimenticheranno: prima un guasto elettrico che ha costretto centinaia di persone ad attendere il treno illuminati dalle sole luci di emergenza (fin qui….), poi tantissimi passeggeri (le stesse che avevano atteso il treno durante il black-out) costretti a percorrere a piedi buona parte della tratta che da Università porta alla stazione Toledo, perché il treno su cui viaggiavano aveva avuto un guasto e, dopo decine e decine di minuti in attesa di ripartire, nonostante le rassicurazioni iniziali, è rimasto là, fermo, rotto.

In centinaia sono stati costretti a percorrere il tunnel a piedi, quasi al buio, oltre 500 metri, in fila indiana, senza alcuna guida.

Più di ogni tentativo di spiegare quel che è successo da parte mia, è da leggere il post che una mia amica ha postato su facebook (autrice anche delle fotografie) poco dopo il fattaccio:

E’ uno schifo totale: ore 18 arrivo alla ‪#‎metro‬ di ‪#‎piazzagaribaldi‬ , ore 18 15 si accendono le luci di emergenza per mancanza di elettricitá, passano pochi minuti e la corrente ritorna…ore 18 20 passa un treno in transito..ore 18 30 finalmente il nostro treno che ovviamente si riempie per la folla che aspettava da ub po’…fermata di universitá, sale altra gente, dopo poco che siamo ripartiti si ferma il treno ..dopo 5 minuti ci viene annunciato che per problemi tecnici la metro si era fermata e che saremmo ripartiti a breve , RACCOMANDANDOCI DI NON SCENDERE DAL TRENO!!!(cn le porte chiuse come avremmo fatto a scendere dal treno..forse si pensava che saremmo scesi dai finestrini?!)…passano 20 minuti ci annunciano che causa guasto elettrico il treno non sarebbe ripartito e che ci avrebbero aperto le porte per farci raggiungere a piedi, e al buio, la fermata di ‪#‎toledo‬..”non vi preoccupate sono 500 m piu’ o meno’ ci rassicura il conducente. Così in fila indiana al buio, senza essere guidati da nessuno, dopo aver camminato per più di 500 m, siamo arrivati a destinazione!! Volevo andare a vedere il tunnel borbonico, ecco mi hanno accontentato!!!!è uno schifo, la metro non doveva proprio partire, se qualcuno si sentiva male cosa sarebbe successo?! E sopratutto mi chiedo quel ragazzo in carrozzella che era cn noi in metro come ha fatto?!‪ metropolitana‬ ‪Napoli‬ Piazzagaribaldi Toledo

Aggiornamento. Il 20 febbraio pomeriggio ANM ha diramato, a firma della responsabile della comunicazione dott.ssa Gilda Donadio, il seguente comunicato stampa di scuse e rassicurazioni.

COMUNICATO STAMPA

Stop Linea 1 metrò di martedì 18 febbraio: ultimata verifica sulle cause. L’Anm chiede scusa e rassicura l’utenza

Napoli 20 febbraio 2015 – Lo stop improvviso della Linea 1 metropolitana di mercoledì 18 febbraio, è un evento raro ma possibile nella statistica dei casi. Un evento che l’Azienda Napoletana Mobilità è preparata ad affrontare.
Alle ore 18.15 di mercoledì scorso, si è verificato un corto circuito sulla linea di distribuzione elettrica principale che alimenta sia la linea aerea di contatto per la trazione dei treni, sia gli impianti di stazione, generando il blocco di interruttori di protezione. Proprio come può accadere per un impianto elettrico domestico, a garanzia della sicurezza antincendio e dell’incolumità delle persone.
I controlli e le successive operazioni di riconfigurazione della complessa linea di sottostazioni elettriche ramificata sull’intera rete, in questi casi devono essere eseguiti con tempi tecnici lunghi ma necessari a garantire la sicurezza di passeggeri e addetti ai lavori. Tutti i protocolli richiesti infatti, sono stati seguiti scrupolosamente senza alcun infortunio o danno materiale a persone e cose.
Superati i 20 minuti di attesa dal momento in cui si è verificato il problema, per un unico treno fermo in galleria tra le stazioni Toledo e Municipio, si è resa necessaria l’evacuazione dei passeggeri lungo la banchina di emergenza dotata di sistemi di illuminazione e di comunicazione sonora che, come si può rilevare da documenti video e foto, hanno funzionato in piena regola.
I viaggiatori che hanno dovuto percorrere a piedi la banchina laterale d’emergenza in galleria, sono stati assistiti dal macchinista e da agenti sia presenti a bordo treno sia provenienti dalla stazione Toledo che li hanno scortati fino all’uscita. Pur nel disagio procurato dalle circostanze, le procedure di deflusso sono state eseguite senza reazioni di panico e con la massima attenzione da parte del personale ANM.
Non è previsto in nessuna metropolitana del mondo, vista l’enorme potenza assorbita dai treni, che gli stessi possano essere alimentati da sistemi sostitutivi. Proprio per questo la procedura di evacuazione si rende necessaria per fronteggiare tali evenienze. Per gli impianti di sollevamento e per l’illuminazione dei luoghi di transito (stazioni, gallerie), sono invece presenti più livelli sostitutivi di alimentazione proprio per fronteggiare la mancanza di elettricità: una prima con gruppo di continuità, una seconda di riserva con gruppo elettrogeno e uno di estrema emergenza solo per l’illuminazione per i treni e gli ambienti di transito.
Nelle stazioni l’attivazione dei gruppi elettrogeni di emergenza che alimentano gli impianti di sollevamento, ha consentito ai viaggiatori di risalire con le scale mobili. Gli ascensori invece sono stati volutamente disalimentati in via precauzionale.
L’azienda si scusa per il disservizio e rassicura allo stesso tempo l’utenza che le professionalità e i mezzi a sua disposizione consentono come sempre di gestire in piena regola e con la massima sicurezza

Annullata la domenica ecologica, restano i divieti sul percorso della maratona

14 sabato Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in mobilità sostenibile, sport a Napoli

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domenica a piedi, domenica ecologica, maratona di Napoli

maratona di NApoli in mezzo alle autoNapoli, 14 febbraio 2015 #20

La domenica ecologica prevista per domani 15 febbraio 2015 è stata annullata oggi, come comunicato sul sito del comune di Napoli e sulla pagina facebook ufficiale dell’Ufficio Stampa (post delle ore 16,30 circa…).

A prescindere dalle motivazioni (che non si capisce come incidano su una domenica in cui tutte le auto non possono circolare eccezion fatta quelle elettriche e poche altre), ancora una volta colpisce l’incapacità da parte del comune di Napoli di gestire tali ordinanze, che troppo spesso vengono pubblicate a poche ore dall’entrata in vigore.

Fra l’altro, domani è prevista la maratona di Napoli ed il divieto di circolazione resterà valido solo per le strade interessate dal percorso.

Il rischio figuraccia, con gli atleti obbligati a correre con accanto decine di auto nel traffico, come già accaduto nel recente passato, è enorme.

Un’occasione persa, in tanti gioiranno in quanto non tutti riescono a capire l’importanza di chiudere la città alle auto per un giorno al mese, nel tentativo di riappropriarsi di spazi solitamente inutilizzabili, dando libero sfogo ai desideri dei bambini di conquistare anche per poche ore la città.

 

Metropolitana di Napoli: entrano in servizio i treni revisionati

13 venerdì Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in Mobilità, mobilità sostenibile, trasporti a Napoli

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crisi trasporti Napoli, metropolitana di Napoli, trasporti a Napoli

metropolitana di Napoli: treno revisionatoNapoli, 13 febbraio 2015 #19

Pian piano sembra che l’emergenza legata alla carenza di treni per la linea 1 della metropolitana di Napoli stia passando, dato che, come annunciato,  stanno rientrando in servizio alcuni dei treni fermi in attesa di parere favorevole  post-revisione da parte dell’USTIF. Sul gruppo facebook Ufficio Stampa del Consiglio comunale di Napoli è stata pubblicata una fotografia relativa all’elettromotrice M1.009, costituita dalle unità di trazione 5 e 6.  L’Udt 5 è fra quelle rientrate in funzione negli ultimi giorni: chiunque potrà accorgersi della cosa, in quanto ancora non sono state aggiornate su quella unità di trazione le tabelle relative alle stazioni della metropolitana.  Quella locomotrice era ferma infatti da tempo e non era stata aggiornata la grafica relativa alle stazioni della metropolitana inaugurate negli ultimi tempi.

La 5 faceva parte del primo gruppo di elettromotrici entrate in funzione sulla prima tratta della metropolitana, allora nota come “collinare”, nel 1993.   Gli utenti della metropolitana di Napoli avranno anche notato che, finalmente, iniziano a funzionare i tabelloni informativi che riportano la frequenza dei treni.  Un altro piccolo passo verso una vera metropolitana…  il prossimo? treni sempre più frequenti… (speriamo…)

fonte delle informazioni: forum Il Cielo di Napoli

La neve sul Vesuvio, ancora una fotografia

09 lunedì Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in fotografando a Napoli

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neve sul Vesuvio

neve sul Vesuvio di notteNapoli, 9 febbraio 2015 #18

Oggi è nevicato a Napoli, in pieno giorno. In tanti si sono fermati ad ammirare quello che è un evento raro. Anche se la neve non si è posata in città, al contrario di quanto accaduto fra il 30 ed il 31 dicembre dello scorso anno, si è trattato comunque di uno spettacolo per grandi e bambini, pari a quello offerto dal Vesuvio, meravigliosamente imbiancato.

Fermandomi in via Nazario Sauro, ho potuto scattare l’ennesima fotografia del Vesuvio imbiancato della mia personale collezione di immagini della neve sul Vesuvio. (alcune di queste immagini sono state “rubate” talmente tante volte da apparire nei motori di ricerca senza alcun riferimento all’autore… )

Metro linea 1, ritardi e disservizi negli ultimi mesi: la spiegazione

04 mercoledì Feb 2015

Posted by Fabrizio Reale in Mobilità, mobilità sostenibile, trasporti a Napoli

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crisi trasporti Napoli, metropolitana di Napoli, trasporti a Napoli

metro stazione garibaldiNapoli, 4 febbraio 2015, #17

+++METRO LINEA 1 limita temporaneamente da Piscinola a Dante. Il servizio riprenderà il prima possibile+++
Istituita navetta 602 sulla tratta Dante-Garibaldi.

Quante volte è apparso questo messaggio nelle ultime settimane sui canali ufficiali dell’ANM? Troppe, decisamente troppe. Ad ogni problema su un singolo treno, la metropolitana di Napoli linea 1 ha subito ritardi o nette riduzioni del percorso, non essendo la società attualmente in grado di garantire la circolazione dei treni con le frequenze previste.

Perché ?

Chi segue discussioni e gruppi sui social network (io consiglio il forum CDN (il Cielo Di Napoli) sa che l’emergenza metropolitana di Napoli è legata al numero di elettromotrici attualmente in circolazione.

La linea 1 è dotata di 90 elettromotrici, ovvero 45 unità di trazione (UDT), costruite poco più di venti anni fa (fonte wikipedia)*.  Ogni treno che vedete circolare è composto da due UdT.  Buona parte delle UdT necessita di manutenzione e conseguente revisione obbligatoria. Sette UdT sono ritornate dalla revisione con importanti modifiche, ma al momento non è ancora terminato il controllo da parte dell’ Ufficio speciale trasporti a impianti fissi (Ustif), che deve rilasciare il nulla osta per il ritorno in servizio delle unità di trazione.   Attualmente sono in esercizio solo 16 UdT (ovvero otto treni), il che fa sì che al primo guasto il numero minimo di treni in esercizio sia tale da NON garantire il rispetto degli orari previsti e che l’ANM, per motivi anche di ordine pubblico, preferisce limitare il servizio alla stazione Dante ed istituire una linea sostitutiva, la 602, da Dante a Garibaldi.

Per sperare che il servizio possa tornare “decente” o quanto meno “sufficiente” come prima (frequenze in orari di punta nominalmente ogni 8 minuti, non male rispetto ad altre linee su ferro partenopee ma nulla a che vedere con le frequenze delle altre metropolitane d’Italia ed Europa), bisognerà probabilmente attendere ancora.  Pare che entro fine mese di febbraio le cose miglioreranno.

Se infatti passata la verifica all’Ustif, ANM avrà a disposizione 23 unità di trazione (11 treni e mezzo nella configurazione normalmente utilizzata), bisogna capire quanti delle 16 unità di trazione in circolazione dovrà poi essere fermata per manutenzione e quante delle 22 rimanenti attualmente ferme potranno essere revisionate, modificate e rimesse in esercizio.

Per raggiungere frequenze di 6-7 minuti sarà necessario che i treni normalmente in circolazione siano quanto meno 11-13 (cui vanno aggiunti treni funzionanti ed utilizzabili in deposito).  Bisogna quindi sperare di recuperare quanto più “materiale rotabile” possibile delle 90 elettromotrici originarie ed attendere che vengano acquistati i nuovi treni, come annunciato dal sindaco di Napoli de Magistris.  E’ chiaro che i treni nuovi non entreranno in servizio prima di qualche anno e che sarà davvero difficile vederli in funzione nel 2015, come erroneamente apparso sui principali canali di comunicazione locali.  Solo allora sarà possibile iniziare ad immaginare frequenze della metropolitana di Napoli ogni 4-5 minuti…

fotografia pubblicata su laboratorionapoletano.com

*Augusto Cracco, appassionato ed esperto conoscitore del mondo dei trasporti pubblici, mi ha aggiornato su quali siano le UdT più anziane e quali le più recenti:

Precisiamo che solo dieci UdT sono entrate in servizio all’apertura della linea (1993): sono quelle da 1 a 7, e da 24 a 26. Altre sei nel 1995 (8, 9 e da 27 a 30); poi altre sette nel 1998 (da 10 a 13, 23, 31 e 32); quattro nel 2000 (14, 15, 33 e 34); quattro nel 2001 (da 16 a 18 e la 35); quattro nel 2003 (19, da 36 a 38) quattro nel 2004 (20, da 41 a 43); la 21 e la 44 nel 2005; 40 e 45 nel 2007 e 22 e 39 addirittura nel 2008.

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