Napoli, 23 dicembre 2014, in attesa di diario napoletano
Come ha scritto qualcuno dal primo gennaio 2015 ci saranno più biglietti che autobus in circolazione per Napoli. Con il ritorno al passato e l’abbandono del sistema UNICO tanto caro a Bassolino, dal primo gennaio gli utenti del già efficiente trasporto pubblico locale campano potranno scegliere fra un biglietto integrato che fa venire un TIC e quelli aziendali. Come sottolineato ampiamente sui media locali si tratterà per chi deve viaggiare in Campania di scegliere fra 245 biglietti aziendali e gli 85 biglietti integrati. Per quanto riguarda i biglietti integrati il passaggio da UNICO a TIC (Ticket integrato Campania), al di là delle dichiarazioni di rito, non sarà indolore e porterà, dal punto di vista dell’utente non abbonato, numerosi peggioramenti del rapporto costo / servizio offerto in quanto:
- Il biglietto integrato orario (90 minuti) dal 1 gennaio passerà da 1,3 a 1,5 euro
- Si ridurrà drasticamente il numero di mezzi che potranno essere presi dato che, come si può evincere SOLO LEGGENDO il regolamento tariffario si passerà dal poter prendere nei 90 minuti QUALSIASI MEZZO su gomma e ferro al poter prendere un numero illimitato di tram,filobus e bus ma solo una volta ognuno dei mezzi su ferro.
Non sarà pertanto più possibile nell’arco dei 90 minuti prendere due volte, ad esempio, una stessa funicolare od una stessa metropolitana ma bisognerà fare un nuovo biglietto. Addio a servizi veloci in prossimità di una stazione della metro o della funicolare al costo di un solo biglietto, insomma.
Per quanto riguarda i biglietti aziendali, sfogliando il tariffario completo, si può notare che, per quanto riguarda Napoli, si avranno due tariffe differenti:
- Corsa singola da 1 euro per chi prende i mezzi ANM (metro linea 1, funicolari, bus, filobus e tram ANM)
- Corsa singola da 1,2 euro per altri servizi bus o ferroviari EAV (ex-cumana, circumflegrea, circumvesuviana, etc.) o Trenitalia (su RFI)
Sfogliando il tariffario completo di unicocampania.it si potrà notare come l’abbonamento mensile del servizio integrato cambia di pochissimo rispetto al passato (42 euro) mentre ci sarà risparmio per chi si abbona con un singolo biglietto aziendale (costo 35 euro) e tale trend è confermato man mano che si cercano tariffe su aree sempre maggiori. Vi saranno sconti per studenti e pensionati in base al reddito ISEE. In aggiunta a quanto c’è sul tariffario, ANM ha previsto anche un biglietto da 1,2 euro per bus e filobus “suburbani”.
Insomma, per farla in breve, il viaggiatore occasionale dal primo gennaio rischierà di spendere anche il doppio rispetto al passato per un servizio di breve durata, mentre per gli abbonati l’aggravio è decisamente minore, in alcuni casi indolore.
Gli unici a guadagnarci qualcosa sono quegli utenti che tradizionalmente prendono un solo mezzo (ad esempio chi si sposta sulla tratta della linea 1 della metropolitana).
Di sicuro sarà un caos di biglietti fra loro differenti per tipologia, accesso ai mezzi, costo e durata ed è difficile comprendere come questo nuovo sistema possa essere visto in modo positivo dall’utenza.
Di sicuro potrebbe aumentare il numero di abbonati, dato che molti per disperazione preferiranno abbonarsi al TIC piuttosto che sprofondare sotto un mare di ticket colorati.
Di sicuro ci vuole molta fantasia nell’asserire che si tratta di un passo in avanti per il TPL campano…
PS
Non so quale fosse il regolamento in precedenza, ma dal 1 gennaio 2015 in tutta la Campania i bambini di età maggiore di anni 6 pagheranno il biglietto e, per quelli più piccoli, per ogni adulto pagante può viaggiare un solo bimbo gratuitamente.
Vincenzo S. (@vincenzoznecniv) ha detto:
Ci sono altre novità che forse vi sono sfuggite:
1) Trattandosi di tariffa chilometrica, con il TIC molti Comuni sono stati spostati di fascia: località confinanti con Napoli, quali Marano, Pozzuoli. Volla, ora sono in fascia 2
2) Tutti i titoli extraurbani, compresi gli annuali, saranno Origine/Destinazione. Potranno essere utilizzati non più entro un’intera zona, come Unico, ma solo tra i due Comuni scelti.
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flapane ha detto:
“Di sicuro potrebbe aumentare il numero di abbonati, dato che molti per disperazione preferiranno abbonarsi al TIC piuttosto che sprofondare sotto un mare di ticket colorati.”
A naso, fatta la tara della frequenza dei controlli e del livello dell’utenza in certe zone periferiche e nei Comuni della prima corona, quello che è sicuro è che aumenterà l’evasione.
Faccio presente un interessante grafico che si può estrapolare dal sito dell’ISTAT: variazione % del numero di viaggi/anno per residente. L’evoluzione di Napoli, nell’ultimo decennio, è abbastanza chiara, anche se mancano ancora i dati di 2013 e 2014 (che saranno sicuramente peggiori): http://i.imgur.com/XAPd4DE.png
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Laura ha detto:
il regolamento precedente era questo
> Sui bus ANM viaggiava gratis 1 solo bimbo (0-6 anni) per ogni adulto pagante: chi accompagna più di un bambino deve acquistare un biglietto ogni due bambini.
> Sulle metro e sulle funicolari non c’era una regolamentazione precisa ma solo una “prassi consolidata”: i bambini non pagano fino ad un metro di altezza, ciò vuol dire, secondo le altezze medie dei bambini: fino ai 3-4 anni circa.
Info http://napoliperbambini.com/2013/11/04/come-muoversi/
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road77 ha detto:
Per chi deve andare in un’altro capoluogo di provincia (ad es. Salerno o Avellino) con biglietto integrato (es. metro+bus Air/sita) c’è solo un “piccolo” aumento del 20%, da 4,10€ a 5€ !!!
Vetrella sta distruggendo il sistema di trasporti in Campania, una delle poche eredità buone del bassolinismo. Fermatelo.
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Marco ha detto:
ci sono dei rincari,senza dubbio,e la situazione si è complicata,con tutti questi biglietti……però su molte cose si sono adeguati un pò agli standard nazionali e internazionali. Ci manca solo una cosa,che adeguino il servizio a questi standard 😉
Io però ,nonostante debba ammettere che rispetto agli anni 2000,quando i trasporti erano diventati un fiore all’occhiello della regione (ad esempio la circum era impressionante,spaccava il minuto ed era cadenzata,gli autobus erano molto frequenti con il sistema R,all’inizio) la situazione sia decaduta di brutto,noto quantomeno un leggero miglioramento rispetto a 1-2 anni fa,quando si era toccato davvero il fondo. Gli autobus erano quasi inesistenti,la metro aveva ancora la navetta fino a università. Ora un pò meglio,specialmente grazie all’apertura della stazione Garibaldi.
E comunque con questi biglietti qualcuno ci è andato a guadagnare,almeno quello. L’abbonamento ANM ad esempio per chi si sposta in città con bus metro 1 e funicolari è diventato più economico,così come la corsa singola
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Fabrizio Reale ha detto:
Gli abbonati o sono andati in sostanziale pareggio o ci sono andati a guadagnare. Il vero danneggiato è l’utente non abbonato che utilizzava la metropolitana per fare servizi brevi, entro l’ora e mezza… è in assoluto chi ci ha perso di più insieme all’utente non abbonato che deve prendere più mezzi.
Sul miglioramento complessivo dei trasporti negli ultimi anni, ci son situazioni fortemente constrastanti: da una parte il peggioramento dei mezzi EAV (cumana /circumvesuviana), dall’altra l’aumento, seppur non sufficiente, dei bus ANM. L’apertura di Garibaldi è stata una svolta, anche se questo inizio 2015 è segnato da assurde carenze di materiale rotabile… ma spero di questo ne parlerò a breve sul blog.
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