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Diario napoletano

~ vivere, sopravvivere, descrivere e raccontare Napoli

Diario napoletano

Archivi Mensili: dicembre 2014

A Napoli ultimo dell’anno con la neve

31 mercoledì Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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neve a Napoli, neve sul Vesuvio

Neve a Napoli e sul Vesuvio 31 dicembreLa spiaggia di via Caracciolo e la villa comunale di Napoli imbiancate, neve sui tetti e per le strade delle zone collinari (ma non solo) e tanta, tantissima neve nei paesi vesuviani: la città metropolitana di Napoli si è svegliata fra la neve, con tutta la bellezza ed i problemi del caso: tutti a scattare foto su facebook ma anche a lamentare chiusura di strade (problemi anche sulla Napoli-Salerno) e problemi idrici legati alle condutture gelate. Del resto… Napoli non è abituata a svegliarsi sotto zero e sotto un pur leggero strato di bianca neve.    Fra le foto più significative una villa comunale imbiancata e la spiaggia di via Caracciolo ricoperta di neve.   La fotografia che ho riportato di seguito è stata scattata e pubblicata su facebook da Diego… foto come questa sono rare e solo chi utilizza la bicicletta per recarsi al lavoro può apprezzare al meglio certi particolari di Napoli a prima mattina…

la spiaggia di Via Caracciolo con neve profilo facebook di Diego O’nir ‘ico

 

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Neve a Napoli!

30 martedì Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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neve sul Vesuvio

Napoli e neve sul Vesuvio di notte

Napoli e neve sul Vesuvio di notte (archivio)

Napoli, 30 dicembre 2014

Complice il freddo polare di questi giorni, questa sera è nevicato a Napoli.  Poco dopo le ore 20,00 in tanti sui social network si sono affrettati a commentare l’evento (raro ma non rarissimo) ed in alcuni casi a pubblicare i fiocchi di neve che cadevano, senza posarsi per terra, almeno al livello del mare.  Era da oltre due anni che non accadeva, l’ultima volta, nel febbraio 2012, la neve si posò imbiancando la collina dei Camaldoli.   Questa sera è nevicato in quasi tutta la Campania e probabilmente domani mattina ci sveglieremo con il Vesuvio imbiancato. La fotografia di Napoli di notte con la neve sul Vesuvio risale a qualche anno fa e fa parte del mio archivio fotografico, già pubblicata sui blog laboratorionapoletano.com e fotografiareale.com.

A Napoli bus e metro più cari per chi ha bambini rispetto a Roma, Milano e Torino

29 lunedì Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in Mobilità, Napoli

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bambini, mobilità, mobilità sostenibile, tariffe bus Campania, TIC, TPL

Napoli, 29 dicembre 2014, manca poco all’inizio del diario napoletano

Da quando i bambini cominciano a pagare su bus e metro a Napoli e dintorni?

Fino a qualche giorno fa la risposta, fra i vari servizi di gestione di autobus, metro, funicolari e linee ferrate non era immediata dato che ANM e Metro Napoli prima di fondersi avevano regolamenti differenti. Di sicuro non era vantaggioso rispetto a quanto accadeva nelle altre metropoli italiane.

Con la nuova regolamentazione del trasporto pubblico locale campano ( ideata dall’assessore Vetrella) dal primo gennaio la regolamentazione per quanto riguarda i bambini su bus, metro e treni in Campania sarà la seguente:

I minori di anni 6 che non occupino posti a sedere, se accompagnati da un adulto munito di regolare titolo di viaggio e di un documento di riconoscimento comprovante l’età, viaggiano gratuitamente sui mezzi pubblici che eserciscono servizi di TPL in Campania. Il numero di minori di anni 6 che possono viaggiare gratuitamente è fissato in uno (1) per ogni adulto.

Da una chiacchierata con la blogger Laura di Napoliperbambini.com, che un mese fa aveva pubblicato un post sul come muoversi a Napoli con bambini e da un rapido raffronto con i regolamenti del TPL di altre grandi città,  risulta che Napoli fra le grandi città Napoli è quella “più cara” per chi vuole spostarsi coi mezzi pubblici con bambini.

Ad esempio a Roma, Milano, Torino (ma anche a Bologna) la situazione è di gran lunga differente:

  • a Roma i bambini fino a dieci anni di età viaggiano gratis se accompagnati da un adulto (qui il regolamento dell’ATAC)
  • a Milano i bambini fino a cinque anni non pagano il biglietto se la persona che li accompagna è munita di biglietto (non si fa riferimento al numero di adulti). Fra i 6 e i 10 anni di età i bambini viaggiano gratis nel numero massimo di due bambini per ogni adulto pagante. Ci sono poi agevolazioni per chi ha quattro figli e più. (fonte: ATM per la famiglia)
  • a Torino  i bambini di età inferiore agli 11 anni compiuti hanno diritto alla libera circolazione sull’intera rete urbana e suburbana GTT. I minori di età compresa tra i 3 e gli 11 anni dovranno però avere la tessera personale di riconoscimento che costa 3 euro.

In altre città, più piccole di Napoli, la situazione è differente: a Genova in bus può viaggiare gratis un solo bimbo alto meno di un metro e 15 con un adulto, mentre a Palermo e Firenze il limite è sempre in altezza, ma di un metro (un bimbo di circa quattro anni).   Di gran lunga migliore, fra le città medio grandi, è la situazione di  Bologna: se è vero infatti che sui bus TPER non pagano il biglietto i bimbi di altezza inferiore a 1 metro e che sui treni TPER viaggiano gratis i bimbi fino ai 4 anni, mentre quelli fra i 4 ed i 12 anni hanno diritto ad uno sconto del 50%,  in compenso il comune invia a tutti i bambini nati dal 2004 al 2010, frequentanti la scuola primaria e dell’infanzia,  un abbonamento gratuito per l’intera durata delle lezioni.

Insomma, con il nuovo regolamento Napoli e la Campania si adegueranno alle altre città per quanto riguarda gli aspetti peggiorativi (con biglietto orario si potrà prendere una sola volta una singola linea su ferro) mentre per quanto riguarda i bambini nessun adeguamento in positivo verrà fatto a quanto accade nelle altre grandi città (Roma, Torino e Milano).

Un fiume di turisti a Spaccanapoli

28 domenica Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in Napoli

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Spaccanapoli, turismo a Napoli

folla a spaccanapoli a dicembre

Napoli, 28 dicembre 2014, ancora in attesa del diario napoletano

A fare da contraltare a quanto scritto giusto l’altro giorno, la folla che ieri mattina ha invaso Spaccanapoli è una delle più belle immagini per una Napoli che deve e può diventare una delle principali mete turistiche italiane ed europee.  Intorno a mezzogiorno di sabato 27 dicembre era oggettivamente difficile muoversi lungo il decumano inferiore a causa del fiume di persone in lento movimento, in buona parte turisti.  Napoli in passato era abituata a folle di questo tipo solo in prossimità dell’8 dicembre, quando carovane intere di persone venivano rigettate dagli autobus in prossimità di San Gregorio Armeno,  vedere tanti turisti il primo weekend dopo Natale è un segnale positivo che va colto e che deve spingere tanti a cambiare le proprie abitudini.  Non è possibile infatti sprecare l’indubbio appeal che adesso Napoli ha rispetto a qualche anno fa, bisogna urgentemente investire per il definitivo salto di qualità: sia chi ci amministra, sia i negozianti che i residenti devono cooperare affinché il turista abbia desiderio di tornare, affinché rientrato a casa possa portare con sé il ricordo degli odori, dei sapori e dei colori di Napoli e non quello di qualche sacco della spazzatura lasciato per strada o di qualche monumento bistrattato.

Il degrado di Natale (largo San Giovanni Maggiore)

27 sabato Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in inciviltà a Napoli, Napoli

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degrado a Napoli, largo San Giovanni Maggiore

San Giovanni Maggiore degrado a NataleNapoli, 27 dicembre 2014, ancora in attesa del diario napoletano

Natale 2014 ha mostrato ancora una volta quanto Napoli sia una città in bilico fra due mondi diametralmente opposti.   E’ abbastanza evidente che il numero di turisti sia aumentato, però Napoli non è ancora pronta per una accoglienza degna di tal nome. Passeggiando per il centro della città il giorno di Natale quasi tutte le saracinesche erano abbassate, anche ristoranti, pizzerie e bar (alcuni han fatto mezza giornata) ed i turisti in circolazione, un po’ spaesati, si sono imbattuti in immagini non sempre edificanti: i ragazzini pronti a lanciare il petardo al passaggio del gruppetto di stranieri, il cumulo di rifiuti rimasto per strada, l’indecente e vergognoso stato in cui si trovano (ieri come oggi) numerose piazze del centro antico.  Se infatti ho incontrato personalmente sia il giorno di Natale che il 26 operatori di ASIA in azione (anche a spazzare strade non principali),  guardare in che condizioni si trovano largo San Giovanni Maggiore e largo Santa Maria la Nova, luoghi di passaggio di turisti, è indecente.

Il giorno di Natale, a metà mattinata, ho incrociato una famigliola in vacanza: mentre i figli erano rimasti indietro, il padre si è affacciato con fare incerto in largo San Giovanni Maggiore e, guardando la piantina, cercava di capire cosa fosse il bel monumento gotico che vedeva davanti a sè… non ha avuto però il coraggio di avanzare fra cocci di bottiglia e muri invasi dai graffiti, ha raggiunto il resto della famiglia ed è passato oltre…

 

C’è poco da rallegrarsi ed è difficile trovare una soluzione: fra l’università l’Orientale ed i bar della zona qualcuno in grado di adottare le aiuole dovrebbe esserci e soprattutto sarebbe di fondamentale importanza maggiore controllo di notte da parte delle forze dell’ordine  e maggiore presenza degli operatori ecologici di giorno.  Che la piazza sia un ricettacolo di rifiuti è qualcosa di tristemente noto da anni, che la cappella dei Pappacoda sia tristemente abbandonata a sé stessa e che l’ingresso laterale della basilica paleocristiana di San Giovanni Maggiore sia pieno di graffiti pure.

Ogni volta che si prova a tinteggiare la facciata arriva qualche idiota a mettere una scritta e, come se non bastasse, nel degradatissimo vicoletto che separa la basilica dalla sede dell’Orientale, per cercare di riqualificare la stradina e trasformarla da pubblico orinatoio a luogo civile, si è scelto di riempire il muro di palazzo Giusso di (bei) murales e di lasciare, in risposta all’inciviltà, scritte affisse su carta di dubbio gusto ed utilità.   Del resto il degrado, al di là dei colori, non è cambiato ed un contenitore dei rifiuti bruciato diversi giorni fa, come fu segnalato da commercianti ed associazioni della zona, è ancora là per terra…

Forse bisognerebbe davvero chiudere le piazze del centro antico alla movida, ma sarebbe una sconfitta per tutti, perché la vita notturna (purché sanamente gestita) contribuisce a rendere animati vicoli e strade dell’antica Napoli….   possibile che non vi sia una soluzione ?

 

Da lungomare Caracciolo a parcheggio Caracciolo…

26 venerdì Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in inciviltà a Napoli, Napoli

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lungomare di Napoli

Lungomare Caracciolo ridotto a parcheggio, 26 dicembre 201426 dicembre 2014, in attesa del diario napoletano

Via Caracciolo ridotta ad un parcheggio, con decine di auto in sosta in mezzo alla strada, fra la pista ciclabile e la strada carrabile, nel punto in cui termina l’area pedonale, proprio in corrispondenza della villa comunale.

Ecco come appariva oggi pomeriggio il lungomare partenopeo all’altezza della villa comunale. Purtroppo basta poco per rovinare una bellissima immagine di Napoli al tramonto. 

Napoli, trasporto pubblico: chi ci guadagna e chi ci perde coi TIC ed il ritorno del biglietto aziendale

23 martedì Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in Mobilità, Napoli

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mobilità sostenibile, tariffe bus Campania, TIC, TPL

Tariffe trasporto pubblico NapoliNapoli, 23 dicembre 2014, in attesa di diario napoletano

Come ha scritto qualcuno dal primo gennaio 2015 ci saranno più biglietti che autobus in circolazione per Napoli.   Con il ritorno al passato e l’abbandono del sistema UNICO tanto caro a Bassolino, dal primo gennaio gli utenti del già efficiente trasporto pubblico locale campano potranno scegliere fra un biglietto integrato che fa venire un TIC e quelli aziendali.  Come sottolineato ampiamente sui media locali si tratterà per chi deve viaggiare in Campania di scegliere fra 245 biglietti aziendali e gli 85 biglietti integrati.   Per quanto riguarda i biglietti integrati il passaggio da UNICO a TIC (Ticket integrato Campania), al di là delle dichiarazioni di rito, non sarà indolore e porterà, dal punto di vista dell’utente non abbonato, numerosi peggioramenti del rapporto costo / servizio offerto in quanto:

  • Il biglietto integrato orario (90 minuti) dal 1 gennaio passerà da 1,3 a 1,5 euro
  • Si ridurrà drasticamente il numero di mezzi che potranno essere presi dato che, come si può evincere SOLO LEGGENDO il regolamento tariffario si passerà dal poter prendere nei 90 minuti QUALSIASI MEZZO su gomma e ferro al poter prendere un numero illimitato di tram,filobus e bus ma solo una volta ognuno dei mezzi su ferro.

Non sarà pertanto più possibile nell’arco dei 90 minuti prendere due volte, ad esempio, una stessa funicolare od una stessa metropolitana ma bisognerà fare un nuovo biglietto. Addio a servizi veloci in prossimità di una stazione della metro o della funicolare al costo di un solo biglietto, insomma.

Per quanto riguarda i biglietti aziendali, sfogliando il tariffario completo, si può notare che, per quanto riguarda Napoli, si avranno due tariffe differenti:

  • Corsa singola da 1 euro per chi prende i mezzi ANM (metro linea 1, funicolari, bus, filobus  e tram ANM)
  • Corsa singola da 1,2 euro per altri servizi bus o ferroviari EAV (ex-cumana, circumflegrea, circumvesuviana, etc.)  o Trenitalia (su  RFI)

Sfogliando il tariffario completo di unicocampania.it si potrà notare come l’abbonamento mensile del servizio integrato cambia di pochissimo rispetto al passato (42 euro) mentre ci sarà risparmio per chi si abbona con un singolo biglietto aziendale (costo 35 euro) e tale trend è confermato man mano che si cercano tariffe su aree sempre maggiori.  Vi saranno sconti per studenti e pensionati in base al reddito ISEE.  In aggiunta a quanto c’è sul tariffario, ANM ha previsto anche un biglietto da 1,2 euro per bus e filobus “suburbani”.

Insomma, per farla in breve, il viaggiatore occasionale dal primo gennaio rischierà di spendere anche il doppio rispetto al passato per un servizio di breve durata, mentre per gli abbonati l’aggravio è decisamente minore, in alcuni casi indolore.

Gli unici a guadagnarci qualcosa sono quegli utenti che tradizionalmente prendono un solo mezzo (ad esempio chi si sposta sulla tratta della linea 1 della metropolitana).

Di sicuro sarà un caos di biglietti fra loro differenti per tipologia, accesso ai mezzi, costo e durata ed è difficile comprendere come questo nuovo sistema possa essere visto in modo positivo dall’utenza.

Di sicuro potrebbe aumentare il numero di abbonati, dato che molti per disperazione preferiranno abbonarsi al TIC piuttosto che sprofondare sotto un mare di ticket colorati.

Di sicuro ci vuole molta fantasia nell’asserire che si tratta di un passo in avanti per il TPL campano…

PS

Non so quale fosse il regolamento in precedenza, ma dal 1 gennaio 2015 in tutta la Campania  i bambini di età maggiore di anni 6 pagheranno il biglietto e, per quelli più piccoli, per ogni adulto pagante può viaggiare un solo bimbo gratuitamente.

Il PD campano e quell’atavico autolesionismo

23 martedì Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in Napoli, politica

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elezioni regionali Campania, PD, politica

Napoli, 23 dicembre 2014, ancora in attesa del diario napoletano

Continuiamo così, facciamoci del male

Dopo i fasti del bassolinismo, dopo aver perso in rapida successione Regione Campania, provincia di Napoli e comune di Napoli, il PD campano continua a guardare in avanti e, memori della rivoluzione renziana e delle nuove generazioni in prima linea, continua a proporre sempre gli stessi nomi.

De Luca, il sindaco eterno di Salerno, è sicuramente un candidato valido ma è già stato sconfitto una volta da Caldoro, in modo peraltro netto ( 54% vs 43% con Roberto Fico che racimolò poco più dell’1%).   E’ vero che in questi anni ha ricoperto anche incarichi di governo e che la geografia politica nel frattempo è cambiata, ma pesa qualche incertezza di troppo nello scegliere fra governo e Salerno durante la breve parentesi romana.

Cozzolino ha dalla sua parte uno zoccolo duro di voti, come mostrato alle recenti europee, ma ha due grandi scheletri nell’armadio, un primo legato alle mai chiarite vicende che portarono all’annullamento delle primarie del 2011 per il comune di Napoli e che, di fatto, contribuirono alla vittoria di de Magistris, l’altro, ancora più ingombrante, legato all’ecomostro di Alimuri ed a quel patto sigillato ai tempi in cui era assessore della giunta regionale di Bassolino fra il ministro di allora Rutelli e la società della moglie, che acquistò l’ecomostro ed ottenne dal governo l’impegno (!!), in caso di abbattimento, da una parte di realizzare uno stabilmento balneare ad Alimuri, dall’altro di costruire un albergo di pari volume nel territorio di Vico Equense.

Dei giovani per il momento nessuna traccia, come se i vari Nicodemo, Picierno, Impegno (giusto per fare tre nomi di giovani esponenti di spicco del PD campano) abbiano scelto di non mescolarsi in una disfida antica dal sapore abbastanza retrò.  Qualche nome nuovo per le primarie non guasterebbe…  ma ci saranno le primarie?

L’assurdo è che, a prescindere dalla data delle elezioni (se marzo o maggio), al momento non è dato sapere se si terranno le primarie o se verrà calato dall’alto un nome, in un’incertezza che ha il sapore dell’autolesionismo, della paura di perdere e di confrontarsi…

“Continuiamo così, facciamoci del male”, appunto…

L’elettore, il semplice cittadino, quello che non frequenta laboratori né salotti politici, attende e non è detto che vada  votare né che vada a confermare il proprio voto per il PD…   Le fabbriche di de Luca e le fonderie non hanno smosso l’opinione pubblica, la  candidatura di Cozzolino non è sicuramente “di rottura” rispetto alle stagioni passate, altri nomi non escono e  Caldoro, per il momento, ringrazia…

 

Napoli e la seconda guerra di liberazione (del lungomare)

22 lunedì Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in Mobilità, politica, viabilità

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lungomare di Napoli, lungomare liberato, mobilità, pedonalizzazione, via Caracciolo, viabilità

Napoli via Caracciolo al tramonto

Napoli, 22 dicembre 2014 (primi test di diario napoletano)

Proprio quando sembrava che fosse scoppiata la pace fra il sindaco di Napoli e la maggioranza dei napoletani per quanto riguarda pedonalizzazione del lungomare e piano di viabilità dell’intera zona di Chiaia, archiviata oramai la sgangherata ztl del mare,  in questi giorni è tornata in auge la discussione su quotidiani e social network riguardante pedonalizzazioni e lungomare.

Il tutto nasce da una fuga di notizie riguardante l’ipotesi di pedonalizzazione del tratto finale di via Caracciolo fino a largo Sermoneta.

L’ipotesi che fossero in fase di attuazione progetti di pedonalizzazione di quel tratto di lungomare è stata riportata su facebook sulla pagina di Cittadinanza attiva in difesa di Napoli, gruppo ( e poi associazione) nato con lo scopo principale di riaprire il lungomare partenopeo al traffico e poi divenuto raccoglitore di segnalazioni di disservizi e più in generale di lamentele contro l’attuale amministrazione.  Dopo numerose condivisioni su facebook e la distribuzione di volantini per chiedere al comune di tornare indietro, il Roma ha rilanciato la notizia ed è ulteriormente divampata la polemica.

La notizia è stata subito smentita dall’assessore Mario Calabrese su facebook, che dal primo giorno della scoppiata  polemica ha tenuto a precisare che studi di fattibilità e progetti riguardanti quel tratto di via Caracciolo erano stati oggetto di studio di questa e precedenti amministrazioni (del resto c’è traccia anche sui quotidiani di tali studi), ma che nulla era in fase di progetto né tanto meno in fase di attuazione.    In casi come questo facebook si mostra uno strumento tanto potente (dichiarazioni immediate) quanto sbalorditivamente complesso da utilizzare (il singolo cittadino che smentisce la smentita ipotizzando quasi l’assessore di essere non a conoscenza dei fatti nella loro completezza).  Non contenti di quanto asserito da Calabrese, infatti, i protestanti han continuato a chiedere la rimozione del progetto e la questione è giunta anche alla municipalità prima ed in consiglio comunale poi, durante una cui seduta Stanislao Lanzotti, ha manifestato la preoccupazione di parte di residenti e commercianti.  La polemica è andata avanti ancora per qualche giorno fino alla dichiarazione ufficiale (18 dicembre mi pare) degli assesori Calabrese, Piscopo e Panini:

In merito alla questione del progetto di riqualificazione di largo Sermoneta, gli Assessori alle Infrastrutture e Mobilità Calabrese, all’urbanistica Piscopo e al Commercio Panini precisano che su istanza degli operatori commerciali della zona di via Caracciolo e di via Mergellina, compresa tra largo Sermoneta e via Posillipo, l’Assessore Panini, nei primi giorni del mese di dicembre, ha ricevuto una rappresentanza degli operatori commerciali per prendere conoscenza ed esaminare le esigenze di valorizzazione dell’area.
Nell’ambito di tali incontri, che hanno visto anche la partecipazione dell’assessore Piscopo, sono state espresse richieste di un intervento di riqualificazione dell’area, con coinvolgimento degli chalet e degli esercizi commerciali.
“In nessuna di queste ipotesi si è mai avanzata da questa Amministrazione la previsione di chiusura al traffico veicolare dei collegamenti tra la litoranea e l’area di Posillipo. Non si comprende, pertanto, la polemica sollevata in sede di Consiglio di Municipalità, nella quale nessun rappresentante della Giunta è stato invitato.”

E’ questa la fine della seconda guerra di liberazione del lungomare?

Probabilmente no, perché una soluzione che permetta di riqualificare quel tratto di lungomare va cercata e perché fra queste, come è ovvio che sia, quella che preveda parziali pedonalizzazioni avrà sicuramente il favore di parte della cittadinanza e troverà ferma opposizione di altra parte, in un balletto già noto.

Di sicuro una pedonalizzazione completa di quel tratto di strada comporterebbe problemi di mobilità ai residenti di POsillipo, anche perché i trasporti pubblici che servono quel quartiere non sono sicuramente efficienti.

 

 

 

Stratificazione

20 sabato Dic 2014

Posted by Fabrizio Reale in blog

≈ 4 commenti

Napoli terme romane di via Terracina, mosaicoNapoli, 19 dicembre 2014, Premessa al diario napoletano*

Non è mai facile scrivere di Napoli, ancor meno se chi pretende di accumulare parole sulla città di Partenope è nato a Napoli, ha vissuto sempre a Napoli, ha studiato a Napoli e lavora financo a Napoli.  Il rischio di cadere nel banale è dietro l’angolo: da una parte c’è il colorato baratro dell’oleografia e dall’altro quello oscuro del vittimismo; cercare di scrivere posando i piedi per terra e guardando da quello che sembra il punto di vista più corretto non è mai facile quando oggetto dei propri pensieri è Napoli.

Vivere, sopravvivere, descrivere, raccontare.

Ecco spiegato il senso di questo blog, un diario su cui scriverò pensieri e riporterò immagini stampate nella mia mente ancor prima che sulla scheda SD della mia nikon, cercando di raccontare come vivere il quotidiano, come sopravvivere ad alcune dinamiche del tutto incomprensibili e soprattutto come descrivere e raccontare quella profonda stratificazione che caratterizza Napoli, che è sociale e culturale ancor prima che geologica, artistica ed architettonica.

Stratificazione

Scrivo di e su Napoli da anni oramai e la parola che meglio racchiude l’essenza di questa incredibile città è forse proprio “stratificazione”. Napoli è l’esempio assoluto di città stratificata: nel centro antico a dieci-quindici metri di profondità vi sono resti della città greca sui quali è stata costruita quella romana e pian piano tutte le altre, in un continuo sovrapporsi, in una continua assimilazione da parte delle mura di questa città ancor prima che dell’essenza stessa dei napoletani di tutte quelle culture che venivano qui a fondersi ed a mescolarsi. Greci, romani, bizantini e poi normanni, svevi, francesi, spagnoli, austriaci, italiani.

Nelle pietre come nella lingua parlata, nei colori degli abitanti della città come nei modi di fare e comportarsi tutto lascia intendere quanto questa città di mare sia fusione di centinaia di civiltà, che qui non si sono mai del tutto sovrapposte ma hanno scelto di mescolarsi, di aggiungere ciascuno un tassello a quel che già c’era.

Fabrizio

*il diario napoletano inizierà le proprie pubblicazioni il 1 gennaio 2015, questi primi post sono poco più che un test

La fotografia del giorno

I tasselli dell’antico mosaico sono stati fotografati all’interno del complesso archeologico delle terme romane di via Terracina, a Fuorigrotta, all’angolo con via Marconi. Descrizione del sito archeologico

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